Concetti Chiave
- I popoli germanici si insediarono all'interno dei confini dell'Impero romano come federati, alleati sotto patti di non aggressione e reciproco aiuto.
- Dal III al IV secolo, l'influenza barbarica aumentò, con alcuni che ricevettero importanti incarichi pubblici, sostenuti da imperatori come Costantino e Teodosio.
- Nel V secolo, le migrazioni germaniche divennero più violente, con popolazioni come Alamanni, Burgundi e Franchi occupando territori occidentali.
- In Britannia, Angli, Sassoni e Juti fondarono regni, mentre Svevi e Vandali si stabilirono in Spagna, spostandosi poi in Africa a causa dei Visigoti.
- I regni romano-barbarici combinavano istituzioni romane con il controllo militare barbarico, creando un mosaico culturale in Europa occidentale e nord Africa.
Indice
L'integrazione dei barbari nell'impero
Fin dal I secolo d.C. folti gruppi di barbari avevano ottenuto terre al di qua della linea di confine dell'Impero (il limes) in qualità di federati, cioè di alleati costretti a osservare rigorosi patti di non aggressione e di aiuto reciproco. Fra il III e il IV secolo questo fenomeno si accentuò e ai barbari furono spesso conferite anche importanti cariche pubbliche. Imperatori come Costantino e Teodosio ricorsero a questi alleati nella speranza di limitare in tal modo la loro aggressività e di sfruttarne la potenza militare per la difesa dell'Impero contro gli attacchi esterni.
Le migrazioni e le invasioni barbariche
Le migrazioni dei popoli germanici, che da secoli filtravano abbastanza pacificamente attraverso i varchi del limes, all'inizio del V secolo divennero urgenti e violente, tanto che alcune popolazioni barbariche sfondarono la barriera difensiva dell'Impero lungo il Reno e il Danubio e si insediarono stabilmente nelle province occidentali. Le zone dell'Europa centrale lungo il fiume Reno furono occupate dagli Alamanni. La Gallia fu invece invasa da Burgundi e Franchi. Questi ultimi consolidarono poi a tal punto il loro potere che col tempo l'antica provincia romana cambiò il vecchio nome in quello di Francia. Angli, Sassoni e Juti, provenienti 0 dalla penisola dello Jutland, invasero la Britannia (l'odierna Gran Bretagna), vi fondarono i loro regni e dettero in seguito alle loro nuove terre il nome di England («terra degli Angli»). La Spagna infine fu la meta di Svevi e Vandali: questi ultimi però furono spinti a trasferirsi in Africa dai Visigoti, che sopraggiunsero nella penisola iberica dopo aver compiuto terribili scorrerie in Italia e in Gallia.
La nascita dei regni romano-barbarici
Nel V secolo l'Europa occidentale e le province nordafricane erano di ventate un vero e proprio mosaico di Stati governati da popoli barbari: questi, divenuti la classe dominante, si erano sostituiti ovunque al potere imperiale, nonostante fossero solo poche decine di migliaia di persone. Nacquero in questo modo i cosiddetti regni romano-barbarici, così chiamati perché al loro interno vi erano elementi appartenenti sia al mondo romano che al mondo germanico. Essi erano:
• "romani" perché conservavano l'organizzazione statale e le istituzioni sociali e amministrative create dai Romani;
• "barbarici" perché, dal punto di vista militare, erano proprio gli invasori a controllare il territorio e a difenderlo.
Nell'amministrazione della giustizia antiche consuetudini germaniche coesistevano a fianco delle leggi romane.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo dei popoli germanici federati nell'Impero Romano?
- Come si sono evoluti i movimenti migratori dei popoli germanici nel V secolo?
- Quali furono le conseguenze dell'insediamento dei popoli germanici in Europa occidentale?
- In che modo i regni romano-barbarici combinavano elementi romani e germanici?
I popoli germanici federati erano alleati dell'Impero Romano, obbligati a rispettare patti di non aggressione e di aiuto reciproco, e spesso ricoprivano importanti cariche pubbliche per contribuire alla difesa dell'Impero.
All'inizio del V secolo, le migrazioni dei popoli germanici divennero urgenti e violente, portando all'invasione e all'insediamento stabile di popolazioni barbariche nelle province occidentali dell'Impero Romano.
L'insediamento dei popoli germanici portò alla formazione di regni romano-barbarici, dove elementi romani e germanici coesistevano, con i barbari che controllavano militarmente i territori.
I regni romano-barbarici mantenevano l'organizzazione statale e le istituzioni romane, mentre i barbari controllavano militarmente i territori e le consuetudini germaniche coesistevano con le leggi romane nell'amministrazione della giustizia.