Concetti Chiave
- Il fallimento delle trattative di Versailles ha diviso l'opinione pubblica italiana, con una maggioranza che si sentiva defraudata.
- Gabriele D'Annunzio ha guidato l'occupazione di Fiume, introducendo metodi di controllo delle folle che saranno poi utilizzati da Mussolini.
- D'Annunzio, sebbene poeta e non politico, era sostenuto sia dalla destra che dalla sinistra, ma si distingueva per il suo carisma e bisogno di attenzione.
- Il primo dopoguerra in Italia è caratterizzato da tensioni sociali e il "biennio rosso", con conflitti tra marxisti e borghesia che non diminuiscono dopo il 1920.
- Nelle regioni settentrionali, le leghe bracciantili hanno avuto successo nel rivendicare diritti per i lavoratori agricoli anche durante le stagioni meno produttive.
Fascismo
Divisioni post-Versailles
Dopo il fallimento delle trattative di Versailles, l'opinione pubblica italiana si divise: la minoranza era contenta che l'Italia avesse raggiunto i suoi confini naturali, mentre la maggioranza riteneva che l'Italia fosse stata defraudata.
D'Annunzio e l'occupazione di Fiume
Sulla scia di questo sentimento, Gabriele D'Annunzio che aveva affondato navi austriache durante la guerra e aveva sorvolato Vienna cercando di convincere i viennesi che bisognava smettere di combattere, si mette alla testa di un esercito e occupa Fiume fino al novembre del 1920. A Fiume incominciano con D'Annunzio le modalità di controllo delle folle, celebrazioni di massa, coreografia di un'unica persona, carisma che gestisce quantità di altre persone che
saranno risperimentate da Mussolini. Mussolini guardò l'impresa di D'Annunzio con simpatia e tramite il Popolo d'Italia lanciò una campagna per raccogliere fondi per quelli che protestavano a Fiume siccome il governo aveva imposto un embargo di viveri.
D'Annunzio
• Grande poeta ma anche immerso nella politica e nella società.
• Idea di superuomo di Nietzsche. Rispetto al Superuomo di Nietzsche, è opposto perché è schiavo di sé stesso e delle sue passioni. È sempre nella necessità di soddisfare questo.
Nietzsche dice di lasciar alle spalle la società e di guardare oltre ai valori della società.
• Non è un politico. È un poeta.
• Era appoggiato dalla destra ma si tiene vicina anche la sinistra.
• Mussolini era di minore importanza rispetto a D'Annunzio in questo periodo.
• Viene colpito il palazzo del governo in cui si trovava D'Annunzio
• Mussolini è più pragmatico e concreto. Lascia fare a D'Annunzio. Fiume è molto fumo e niente arrosto. D'Annunzio ha bisogno di stare al centro dell'attenzione, come si è visto nelle radiose .
giornate di maggio. Mussolini è un politico e sta a guardare. Politicamente, D'Annunzio è destinato a tramontare mentre Mussolini no.
Primo dopoguerra
• Periodo molto difficile.
• Problema di reduci da reinserire nella società.
• I costi umani suscitano varie proteste e alimentano tensioni sociali che vengono chiamati il biennio rosso. Il Biennio rosso (1919-1920) è la diffusione di sommovimenti sociali in tutta Europa in virtù dell'eco che ha avuto la rivoluzione bolscevica. Si inasprisce il conflitto sociale tra marxisti e borghesia, borghesia capitalistica, grandi proprietari terrieri, e operai di fabbriche, contadini. Come reazione agli scioperi operai, i proprietari chiudono le fabbriche.
Operai ottengono aumento salario richiesto. Tuttavia, la conclusione del biennio rosso non fa diminuire la tensione sociale.
• Nord: le leghe bracciantili (un bracciante è qualcuno che lavora la terra con le braccia; un contadino) fanno valere certe rivendicazioni: impongono al datore di lavoro di impiegare dei lavoratori anche nelle stagioni morte quando l'agricoltura non è fiorente.
Domande da interrogazione
- Qual era la reazione dell'opinione pubblica italiana dopo le trattative di Versailles?
- Qual è stato il ruolo di Gabriele D'Annunzio a Fiume?
- Come si differenziavano D'Annunzio e Mussolini nel contesto politico dell'epoca?
- Quali furono le conseguenze sociali del primo dopoguerra in Italia?
L'opinione pubblica italiana si divise: una minoranza era soddisfatta dei confini raggiunti, mentre la maggioranza riteneva che l'Italia fosse stata defraudata.
Gabriele D'Annunzio guidò un esercito e occupò Fiume, introducendo modalità di controllo delle folle e celebrazioni di massa, influenzando successivamente Mussolini.
D'Annunzio era un poeta con tendenze politiche, appoggiato da destra e sinistra, mentre Mussolini era più pragmatico e concreto, osservando le azioni di D'Annunzio.
Il primo dopoguerra fu un periodo difficile con tensioni sociali, proteste dei reduci, e il biennio rosso, caratterizzato da conflitti tra marxisti e borghesia, e scioperi operai.