Concetti Chiave
- Le proteste studentesche del 1968 in Italia furono accompagnate da lotte sindacali, culminando nell'"autunno caldo" del 1969, con richieste di migliori condizioni lavorative e sociali.
- Nel 1970, lo Statuto dei lavoratori fu introdotto per migliorare i diritti dei lavoratori, riducendo comportamenti antidemocratici degli imprenditori e stabilendo la "giusta causa" per i licenziamenti.
- La "strategia della tensione" coinvolse gruppi neofascisti e parte dei servizi segreti in atti terroristici, tra cui la strage di Piazza Fontana nel 1969 e altre esplosioni fino al 1980.
- Il terrorismo nero era costituito da gruppi di estrema destra, mentre il terrorismo rosso comprendeva organizzazioni di estrema sinistra come le Brigate Rosse, che commisero vari omicidi tra il 1976 e il 1982.
- Le Brigate Rosse, il gruppo terroristico di estrema sinistra più attivo, provocarono oltre 160 vittime attraverso atti dimostrativi e omicidi nel loro tentativo di distruggere lo stato capitalista.
Indice
Le contestazioni del maggio '68
Le contestazione che caratterizzarono il mese di maggio del ’68 arrivarono anche in Italia. Le contestazioni degli studenti occuparono le università e le scuole di molte città come forma di protesta contro metodi e contenuti ritenuti ormai obsoleti e comunque senza rapporti con il tessuto sociale con la vita reale.
Le lotte sindacali e le riforme
Nello stesso momento ripresero le lotte sindacali che culminarono nel cosiddetto “autunno caldo” del 1969. Le motivazioni delle tensioni sociali erano varie: il ritmo di lavoro divenuto più serrato, i salari troppo bassi,la mancanza di strutture sanitarie efficienti e soprattutto di abitazioni popolari ancor più necessarie per il fatto che in quegli anni c’era stato un massiccio afflusso di operai dal sud verso le fabbriche del nord Italia. Fortunatamente, i sindacati riuscirono a contenere la tensione e nell’ottobre 1969 riuscirono a firmare con imprenditori i contratti nazionali che garantivano la settimana lavorativa di 40 ore e riconoscevano i consigli di azienda e le assemblee di fabbrica. Nel 1970, a completamento delle riforme sociali, fu emanato lo Statuto dei lavoratori che riduceva eventuali comportamenti antidemocratici da parte degli imprenditori e per effettuare un licenziamento si richiedeva l’esistenza della “giusta causa”.
La strategia della tensione
Nello stesso anno, il Parlamento approva la legge sul divorzio, nonostante il voto contrario della DC, introduce le Regioni e misure a favore della maternità Purtroppo nello stesso periodo si fece avanti la “strategia della tensione” che creò preoccupazione nei cittadini.
Si trattava di forze reazionarie che seminavano panico nella popolazione con lo scopo di preparare una svolta autoritaria. Il progetto, attuato da forze di ispirazione neofascista e da una parte dei servizi segreti si concretizzò con la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 dove fu fatta esplodere un ordigni all’interno della Banca nazionale per l’agricoltura. Altre stragi furono compiute, facendo esplodere una bomba in piazza della Loggia a Brescia, sul treno Italicus nel 1974 e nella sala d’aspetto della stazione di Bologna, nel 1980. Inizialmente la Digos individuò i responsabili negli anarchici anche da alcuni indizi era chiaro che si trattava di terrorismo nero, cioè voluto dall’estrema destra.
Il terrorismo nero e le Brigate rosse
Il clima di insicurezza che derivò da tutti questi fatti, portarono ad un “terrorismo nero”, cioè a piccoli gruppi di estrema sinistra che pensavo che fosse giunto il momento di distruggere la società e lo stato capitalista. Fra queste organizzazioni terroristiche la più attiva fu quella delle Brigate rosse. Dopo una serie di atti dimostrativi come attentati incendiari ad aziende industriali o sequestri di magistrati o di dirigenti, passarono a compiere vari omicidi. Fra il 1976 e il 1982, le Brigate rosse provocarono più di 160 vittime.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali delle tensioni sociali in Italia tra il 1968 e il 1982?
- Quali furono le principali riforme sociali introdotte in Italia durante questo periodo?
- Che cos'è la "strategia della tensione" e quali eventi ne furono parte?
- Quali furono le azioni delle Brigate Rosse tra il 1976 e il 1982?
Le tensioni sociali furono causate da ritmi di lavoro serrati, salari bassi, mancanza di strutture sanitarie e abitazioni popolari, aggravate dall'afflusso di operai dal sud verso il nord Italia.
Le riforme sociali includevano la firma dei contratti nazionali per una settimana lavorativa di 40 ore, lo Statuto dei lavoratori, la legge sul divorzio, l'introduzione delle Regioni e misure a favore della maternità.
La "strategia della tensione" era un progetto di forze reazionarie per seminare panico e preparare una svolta autoritaria, con eventi come la strage di Piazza Fontana, la bomba in piazza della Loggia, l'attentato sul treno Italicus e l'esplosione alla stazione di Bologna.
Le Brigate Rosse furono responsabili di atti dimostrativi come attentati incendiari e sequestri, e tra il 1976 e il 1982 provocarono più di 160 vittime attraverso vari omicidi.