Concetti Chiave
- La spedizione dei Mille, guidata da Garibaldi, iniziò nel maggio 1860 con l'obiettivo di unificare l'Italia, partendo dalla Sicilia per poi proseguire verso Napoli.
- Garibaldi assunse il titolo di "Dittatore" in nome di Vittorio Emanuele II, riuscendo a conquistare rapidamente la Sicilia grazie anche al supporto delle popolazioni locali.
- Il governo piemontese era preoccupato per le implicazioni politiche e sociali dell'avanzata di Garibaldi, temendo una possibile perturbazione dell'ordine costituito.
- I plebisciti furono fondamentali per ottenere il consenso per l'annessione delle regioni al Regno di Sardegna, culminando nella proclamazione di Vittorio Emanuele II come re d'Italia.
- La morte di Cavour nel 1861 segnò la fine di un'era politica, lasciando l'Italia unita senza la guida del suo principale architetto politico.
Indice
Inizio della spedizione di Garibaldi
Opposizione di Cavour, partenza dal regno di Sardegna. Garibaldi godeva del l'appoggio del te. Il moto parti da Genova, ci fu una sosta a talamo e per sviare, poi rifornimento delle armi ad Orbetello per presenza di navi da carico inglesi, per marciare direttamente su roma.
Conquista della Sicilia
La spedizione raggiunse per mare la Sicilia, Palermo insurrezione, Crispi convinse Garibaldi che era il momento.
Garibaldini sbarcano a Marsala.
Vittoria a Calatafimini contro le truppe borboniche.
Garibaldi assume il titolo di "Dittatore" nel nome di Vittorio Emanuele re d'Italia.
Occupazione dell'isola procedette spedita, grazie anche al concorso delle popolazioni locali (i picciotti).
Fine maggio/primi di giugno: Palermo viene conquistata.
20.7.1860 Sucilia libera ultimo scontro a Milazzo.
Popolazioni locali speravano di strappare ai proprietari quelle terre ne ritenevano usurpate.
Occupazione e concessioni di Garibaldi
Garibaldi cercò di venire incontro con concessioni: abolendo la tassa sul macinato, cioè sulla quantità di farine che si otteneva portando il grano ai mulino per la macina. Più quella che decretava la divisione delle terre comunali tra i contadini. Ma vi era del malcontento, pericolo per aperta lotta di classe contro proprietari.
Ci furono delle repressioni: processi, esecuzione so,mafie, la più importante quella di bronte (Catania) soluzione politica moderata, di tipo csvouriano. Per i proprietari terrieri difesa dell'ordine sociale.
Sbarco a Reggio e avanzata verso Napoli
18.6.1860 Garibaldi sbarca a Reggio:
E dalla Calabria iniziava l'occupazione del regno.
Francesco II si rifugia della fortezza di Gaeta.
7 settembre - Garibaldi entrava a Napoli da trionfatore
Reazioni del governo piemontese
Per il governo piemontese vi erano diversi sentimenti contrastanti: eccitazione, preoccupazione (Napoli diveniva un centro di occupazione democratica con Mazzini e Cattaneo), timore (che non si trattasse solo dell'annessione del mezzogiorno ma che venisse rimessa in discussione la forma istituzionale della Nuova Italia), paura (che l'esercito garibaldino prendesse la via per roma, complicazioni internazionali)
Il Papa difatti faceva appello ai partiti cattolici d'Europa contrapponendo ai garibaldini un proprio corpo di volontari
Occupazione del territorio pontificio
Cavour decide l'occupazione del territorio pontificio:
Per riprendere controllo della situazione
Per fronteggiare i democratici
Ottenuto il consenso di Napoleone
Per permettere alle truppe piemontesi di raggiungere il mezzogiorno
11.9 invasione delle Marche con generale Fanti e Cialdini
18.9 truppe pontificie battute a Castelfidardi
1.2 ottobre battaglia del Volturno definitiva sconfitta dei borbonici.
Plebisciti e unificazione italiana
I plebisciti nel Regno delle due Sicilie
Umbria e Marche: approvata l annessione al regno di Sardegna
22.10 sia per il regno delle due Sicilie
4.11 sia per l'Umbria e le Marche.
Vittorio Emanuele re d'Italia:
26.10 a Teano Garibaldi incontrava Vittorio Emanuele salutandolo come re d'Italia.
7.11 il re entrava a Napoli ricevuto da Garibaldi che gli consegnava i poteri ponendo fine al governo dittatoriale.
Conclusione del Risorgimento
Con il processo di unificazione politica del territorio italiano, l'impresa di Garibaldi, il Risorgimento, era giunto alla conclusione. Ma ancora erano aperte le questioni di Venezia e Roma.
27.1.1861 si tennero le prime elezioni per la formazione del primo parlamento nazionale, le forze moderate favorevoli a Cavour riportarono una larga maggioranza.
17.3.1861 veniva approvato l'atto costitutivo del Regno d'Italia che proclamava re Vittorio Emanuele che continuò a chiamarsi II perché intendeva sottolineare le origini non rivoluzionarie del nuovo stato che era la continuazione dell'antica regno sabaudo.
6.6.1861 morte di Cavour, manco la mano sicura del ministro al momento della partenza del nuovo cammino intrapreso dall'Italia Unita.
Importanza dei plebisciti:
Per Verr il tacito consenso delle altre nazioni europee ecco perché no alle azioni di violenza.
Miravano a mettere fuori gioco non tanto i nostalgici dei Borboni qua i i mazziniani fieri oppositori di ogni rafforzamento ed espansione della monarchia sabauda.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo di Garibaldi nella spedizione dei Mille?
- Come ha reagito il governo piemontese alle azioni di Garibaldi?
- Quali furono le conseguenze sociali delle azioni di Garibaldi in Sicilia?
- Qual è stata l'importanza dei plebisciti nel processo di unificazione italiana?
- Quali furono gli sviluppi politici dopo la morte di Cavour?
Garibaldi ha guidato la spedizione dei Mille, sbarcando a Marsala e conquistando rapidamente la Sicilia, assumendo il titolo di "Dittatore" in nome di Vittorio Emanuele re d'Italia.
Il governo piemontese ha avuto sentimenti contrastanti, tra eccitazione e preoccupazione, temendo complicazioni internazionali e una possibile revisione della forma istituzionale della Nuova Italia.
Le azioni di Garibaldi portarono a speranze di riforma agraria tra le popolazioni locali, ma anche a malcontento e pericolo di lotta di classe, con conseguenti repressioni e processi.
I plebisciti furono cruciali per ottenere il consenso tacito delle nazioni europee e per mettere fuori gioco i nostalgici dei Borboni e i mazziniani, opponendosi all'espansione della monarchia sabauda.
Dopo la morte di Cavour, l'Italia Unita ha affrontato la mancanza della sua guida sicura, ma ha continuato il processo di unificazione con l'approvazione dell'atto costitutivo del Regno d'Italia e le prime elezioni nazionali.