Concetti Chiave
- Nel 1862, Garibaldi tentò di marciare su Roma ma fu fermato dall'esercito italiano sull'Aspromonte per evitare un conflitto con la Francia.
- La Convenzione di settembre del 1864 tra Italia e Francia stabilì che l'Italia non avrebbe invaso Roma, in cambio del ritiro delle truppe francesi.
- Nel 1867, Garibaldi fece un altro tentativo di conquistare Roma, ma fu sconfitto dai francesi nella battaglia di Mentana.
- Il 20 settembre 1870, con la breccia di Porta Pia, Roma fu annessa al Regno d'Italia e divenne capitale nel 1871.
- Il conflitto tra Stato italiano e Chiesa continuò fino ai Patti Lateranensi del 1929, nonostante la legge delle Guarentigie del 1871.
Indice
Il problema territoriale italiano
Importante era il problema territoriale perché all’Italia mancavano territori importanti come Roma e il Veneto. In questo ambito il governo italiano fu molto cauto, mentre Garibaldi invitava al fermento e all’azione.
Garibaldi e la questione romana
Nel 1862 Garibaldi radunò in Calabria i suoi fedelissimi e puntò verso Roma, ma sull’Aspromonte venne bloccato dall’esercito italiano che fermò questa iniziativa. Garibaldi venne ferito in quest’occasione.
La convenzione di settembre
Il governo italiano aveva fermato questa azione perché Roma era presidiata da truppe francesi e l’Italia non aveva le risorse per poter affrontare una guerra contro la Francia. Il governo dunque decise di fare nel 1864 la Convenzione di settembre, cioè un accordo con la Francia. Secondo la Convenzione l’Italia si sarebbe impegnata a non invadere Roma e il Lazio e la capitale del regno venne spostata a Firenze; in cambio i francesi ritirarono le proprie truppe da Roma.
Il fallimento di Mentana
Nel 1867 ci fu un nuovo tentativo da parte di Garibaldi che passò il confine tra Umbria e Lazio puntando verso Roma. Questa volta l’esercito italiano non fece nulla per impedire questa iniziativa poiché non esisteva più la minaccia francese. La spedizione fu inizialmente positiva, ma poi i francesi intervennero. Erano comparsi i primi fucili a retrocarica, che erano molto più efficienti e rapidi di quelli precedenti. I francesi, dotati di fucili a retrocarica, sbarcarono a Roma e sbaragliarono i garibaldini nella battaglia di Mentana. Il tentativo di Garibaldi fu quindi nuovamente fallimentare e il problema di Roma rimase aperto. Dal 1867 i francesi rimasero a Roma. Nel 1870 però era scoppiata la guerra franco-prussiana e le truppe francesi a Roma erano state ritirate. Il governo italiano allora, mentre la Francia doveva far fronte a tutti i suoi problemi, decise di invadere il Lazio e Roma.
La breccia di Porta Pia
Il 20 settembre del 1870 avvenne il celebre episodio della breccia di Porta Pia in cui i bersaglieri riuscirono a entrare a Roma e a conquistarla. Con un referendum fu unita al Regno d’Italia e nel 1871 divenne capitale.
Il problema del papa
Sorse però il problema del papa. Infatti Pio IX si era proclamato “prigioniero dell’entità straniera” e si creò una situazione di guerra permanente tra pontefice e stato italiano. Nel 1874 il papa emise il Non expedit che vietava ai cittadini italiani di partecipare alla politica del Regno d’Italia.
La legge delle Guarentigie
Nel 1871 venne fatta dal governo italiano la legge delle Guarentigie in base alla quale venne riconosciuto al papa il controllo del Vaticano e di alcuni palazzi romani limitrofi. Venne poi garantita al papa una rendita annua come indennizzo della perdita del Lazio e la libertà di avere rapporti con tutti gli altri stati. Il papa non riconobbe questa legge, ma poi spesso si avvalse delle facoltà che gli venivano riconosciute da questo documento.
Il Sillabo e i Patti Lateranensi
Pio IX redasse il Sillabo nel quale denunciò tutti gli errori del secolo e introdusse il dogma dell’infallibilità del papa. Questa situazione di non-riconoscimento tra Vaticano e stato permase fino ai Patti Lateranensi nel 1929.
Domande da interrogazione
- Qual era il problema territoriale principale per l'Italia nel periodo della conquista di Roma e del Lazio?
- Cosa accadde durante il tentativo di Garibaldi di conquistare Roma nel 1862?
- Quali furono le conseguenze della Convenzione di settembre del 1864 tra Italia e Francia?
- Come si risolse il problema del papa dopo la conquista di Roma nel 1870?
L'Italia mancava di territori importanti come Roma e il Veneto, e il governo italiano era cauto nel risolvere questo problema, mentre Garibaldi spingeva per l'azione.
Garibaldi radunò i suoi fedelissimi in Calabria e puntò verso Roma, ma fu bloccato dall'esercito italiano sull'Aspromonte e ferito, poiché il governo temeva un conflitto con la Francia.
L'Italia si impegnò a non invadere Roma e il Lazio, spostando la capitale a Firenze, mentre la Francia ritirò le sue truppe da Roma.
Il governo italiano emanò la legge delle Guarentigie nel 1871, riconoscendo al papa il controllo del Vaticano e garantendo una rendita annua, ma il papa non riconobbe la legge, creando una situazione di tensione fino ai Patti Lateranensi del 1929.