Concetti Chiave
- Le Cortes generales y extraordinarias si riuniscono a Cadice nel 1810, con sessioni iniziate all'Isla de Leon fino al febbraio 1811.
- I deputati presenti erano 305, principalmente borghesi, con una composizione sociale dominata da professionisti e funzionari statali.
- Il primo decreto riconosce Ferdinando VII come unico re di Spagna, rifiutando l'autorità di Giuseppe Bonaparte.
- Nonostante le tensioni rivoluzionarie, le Cortes lavorano su una costituzione monarchica fedele al re assente.
- Il rapporto con il Consiglio di Reggenza è complesso, poiché doveva mantenere il ruolo esecutivo fino alla sua sostituzione da parte delle Cortes.
Indice
Convocazione delle Cortes
La convocazione arriva finalmente il 24 settembre 1810, e le provincie mandano i propri “rappresentati della nazione” a Cadice. Le sessioni si aprono all’Isla de Leon e dureranno fino al febbraio 1811.
Composizione delle Cortes
Il numero di deputati è difficilmente individuabile, i presenti sono 305, convocati secondo il criterio dei tre ceti. Ma è possibile che le convocazioni di nobili e clero non partirono mai, boicottate, perché le Cortes generales y extraordinarias hanno composizione sociale quasi interamente con esponenti della borghesia, professionisti, funzionari statali, avvocati, professori, militari. Soltanto otto aristocratici, ma liberal borghesi, novantaquattro membri del clero.
Fedeltà al re Ferdinando VII
Il primo decreto sarà di riconoscere il Re Ferdinando VII come unico e legittimo re di Spagna, non riconoscendo l’autorità di Giuseppe Bonaparte, e considerando la rinuncia nulla. Le Cortes quindi lavorano in fedeltà al principio monarchico e la persona del Re, nella convinzione che egli sia trattenuto a forza e che non sia stata sua intenzione abdicare e abbandonare volontariamente il regno. Non a caso produrranno una costituzione monarchica, nonostante la situazione rivoluzionarie e l’assenza stessa del Re, che però non sarà per nulla in sintonia con il loro operato.
Relazioni con il Consiglio di Reggenza
Problematico è relazionarsi con il Consiglio di Reggenza, che aveva convocato le Cortesa ma doveva continuare a essere organo dell’esecutivo, fino a quando le Cortes stesse non sarebbero state in grado di sostituirlo con degli individui da loro nominati. La diffidenza è viva, anche considerando il tempo che ci era voluto per la convocazione e la suddivisione in ceti mantenuta.