Concetti Chiave
- Dopo la seconda guerra mondiale, molti ebrei si stabilirono in Palestina, considerata la loro terra santa, generando tensioni con la popolazione araba locale.
- L'ONU, fondata nel 1945, cercò di mediare i conflitti mondiali e nel 1947 propose di dividere la Palestina in due stati, uno arabo e uno israeliano.
- Nel 1948, la proclamazione dello Stato di Israele da parte di Ben Gurion, includendo territori palestinesi, scatenò conflitti con le nazioni arabe.
- Il conflitto arabo-israeliano ha avuto ripercussioni globali, come lo shock petrolifero del 1973, causato dall'aumento dei prezzi del petrolio da parte degli arabi.
- Le continue tensioni tra arabi e israeliani hanno influenzato le dinamiche geopolitiche mondiali, con l'Occidente tradizionalmente alleato di Israele.
Impatto della seconda guerra mondiale
Dopo la seconda guerra mondiale, è chiaro che la popolazione più colpita fu sicuramente la comunità ebraica, si conta infatti che i campi di concentramento e i campi di sterminio organizzati dai regimi estremisti di Adolf Hitler in Germania e di Benito Mussolini in Italia, portarono alla morte dalle quattro ai sei milioni di persone.
Inoltre, negli anni tra le due guerre mondiali, diversi ebrei si stanziarono in Palestina, considerata da loro la terra santa che percepirono come una sorta di rifugio e riparo all’esplicito antisemitismo che stavano subendo in Europa, e non solo. Tuttavia, la comunità ebraica continuò a crescere in questa zona e questo portò alla sempre più evidente ostilità della popolazione araba che viveva nella zona circostante e questo provocò un intervento da parte dell’Onu. L’Onu era l’organizzazione delle nazioni unite, ovvero un organismo sovranazionale fondato nel 1945 con l’obiettivo di mediare in maniera pacifica tra tutti i conflitti che ancora dilaniavano il mondo, ovviamente la meta ultima era quella di evitare che questi conflitti degenerassero in un’ulteriore guerra mondiale.Divisione della Palestina
Così, nel 1947, l’Onu stabilì che la Palestina sarebbe stata divisa in due territori, uno arabo e uno israeliano, la soluzione non venne accolta con particolare entusiasmo da nessuna delle due fazioni, entrambi volevano infatti guadagnarsi tutto il territorio: gli arabi in quanto ritenevano fosse il loro, abitavano lì da più tempo, gli ebrei in quanto la ritenevano la propria terra santa e sentivano il diritto di avere un proprio territorio, in particolare alla luce degli eventi disastrosi della seconda guerra mondiale.
Conflitto arabo-israeliano
Nel 1948, leader del sionismo (gruppo nato nell’ottocento per fondare uno stato ebraico) Ben Gurion proclamò la nascita dello stato d’Israele, includendo anche diversi territori assegnati dall’ONU ai palestinesi, questo provocò una reazione araba, i quali infatti attaccarono il territorio Israele dando vita ad un conflitto che ancora oggi permane. Le tensioni in questi territori ovviamente hanno avuto conseguenze in tutto il mondo, basti pensare al 1973, quando in seguito ad una delle tante guerre, ovvero la guerra del Kippur, gli arabi decisero di aumentare esponenzialmente i prezzi del petrolio, di cui erano e sono grandi produttori, questo provocò quello che viene definito come “lo shock petrolifero” che vide una crisi di questo materiale in tutto l’occidente, da sempre alleato di Israele.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo dell'ONU nel conflitto arabo-israeliano dopo la Seconda Guerra Mondiale?
- Quali furono le conseguenze della proclamazione dello stato di Israele nel 1948?
- Come ha influenzato il conflitto arabo-israeliano l'economia globale negli anni '70?
L'ONU ha cercato di mediare il conflitto dividendo la Palestina in due territori, uno arabo e uno israeliano, nel 1947, ma la soluzione non è stata accolta con entusiasmo da nessuna delle due fazioni.
La proclamazione dello stato di Israele da parte di Ben Gurion, che includeva territori assegnati ai palestinesi, provocò una reazione araba e l'inizio di un conflitto che persiste ancora oggi.
Nel 1973, durante la guerra del Kippur, gli arabi aumentarono i prezzi del petrolio, causando lo "shock petrolifero" e una crisi energetica in Occidente, alleato di Israele.