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Seconda Rivoluzione Industriale - Ultimi decenni del XIX secolo scaricato 0 volte

Concetti Chiave

  • La Seconda Rivoluzione Industriale segna l'adozione di nuove fonti energetiche come l'elettricità e il petrolio, con innovazioni come la lampadina di Edison e la dinamo di Siemens.
  • L'industria chimica e metallurgica si espande, con la produzione di acciaio, coloranti sintetici e l'invenzione della dinamite da parte di Nobel.
  • La produzione di massa e la catena di montaggio diventano standard, con paesi come Stati Uniti e Germania emergenti come potenze industriali.
  • Il nuovo sistema finanziario include la cooperazione tra banche e industrie, l'adozione del gold standard e l'ascesa delle società per azioni e delle borse valori.
  • Fenomeni come cartelli e trusts limitano la libera concorrenza, ma gli USA introducono leggi anti-trust, come lo Sherman Act, per mantenere la competizione nel mercato.

Indice

  1. Seconda rivoluzione industriale (ultimi decenni del XIX secolo)
  2. Il nuovo sistema finanziario

Seconda rivoluzione industriale (ultimi decenni del XIX secolo)

Nuove fonti energetiche: elettricità -> Edison mette a punto la lampadina a incandescenza. L’illuminazione a gas viene sostituita con quella elettrica. Nascono le reti elettriche grazie a Edison e Westinghouse. I due entrano in conflitto tra loro quando Edison privilegia, per la diffusione dell’energia elettrica, il metodo della corrente continua, mentre Westinghouse privilegia quello a corrente alternata che ha, difatti, la meglio per la distribuzione dell’energia elettrica (anche oggi). Il tedesco inventore e imprenditore Bernard Von Siemens inventa la dinamo (1860) che trasforma l’energia meccanica in energia elettrica. Durante la Seconda Rivoluzione Industriale collaborano la ricerca scientifica e le industrie. Vengono scoperte le onde elettromagnetiche che portano all’invenzione di Guglielmo Marconi della radio, del telegrafo senza fili -> trasmissione di informazioni attraverso le onde elettromagnetiche. Marconi era un autodidatta e vinse il premio Nobel per la fisica nel 1909. Nasce il cinematografo grazie ai fratelli Lumière. Pierre e Marie Curie studiano la radioattività, Pasteur è padre della microbiologia, Koch, Mendel, ecc...
Seconda fonte energetica, il petrolio. Nasce la Standard Oil Company, un gruppo industriale fondato dal newyorkese George Rockefeller che si occupa della estrazione,raffinazione e vendita del petrolio, del kerosene e della benzina. Si diffondono le automobili dapprima in Germania, poi aprono gli stabilimenti di Henry Ford a Detroit. Si sviluppa l’industria chimica e metallurgica. La prima produce fertilizzanti di sintesi, coloranti di sintesi, gomme sintetiche, esplosivi e Alfred Nobel scopre la dinamite e i farmaci. Famosa l’industria tedesca Bayer delle aspirine (Germania forte nell’industria farmaceutica). Settore metallurgico, produzione dell’acciaio la fa da padrona e vengono scoperte le proprietà dell’alluminio, zinco, nichel, cromo. L’acciaio è una lega di ferro e carbonio, resistente, duttile rispetto alla ghisa. Nasce il Convertitore Bessemer di Henry Bessemer, macchina che produce l’acciaio direttamente dalla fusione della ghisa (acciaio impiegato nell’industria bellica e per le reti ferroviarie). Poi il forno Martin-Siemens che migliora il metodo di produzione del Convertitore Bessemer abbassando i costi di produzione dell’acciaio mescolando ferro e ghisa a partire da rottami ferrosi e combustibili a bassa resa.

Le industrie avviano una produzione di massa standardizzata: si producono merci per una vasta platea di acquirenti, merci tutte simili prodotte attraverso procedimenti simili da rispettare rigorosamente. Nasce la catena di montaggio. Ogni operaio si occupa di un’operazione ben precisa nel totale rispetto della procedura da seguire. Il prodotto finale deve raggiungere quanti più consumatori possibili.
Emergono nuove potenze industriali: Stati Uniti e Germania (primato industria chimica la Germania). Ma questi anni di grande sviluppo sono anche gli anni della Grande Depressione (1873-1896) un crollo dell’economia dovuto a due fattori.
Il primo la sovrapproduzione industriale, l’industria, cioè, produce più merci rispetto alla loro richiesta, l’offerta supera la domanda -> molte merci restano invendute, -> i prezzi crollano, le industrie falliscono. La crisi colpisce anche il settore agricolo perché in EU c’è una massiccia importazione di cereali da USA e Russia -> sovrapproduzione agricola -> il prezzo dei cereali crolla e fallisce anche il settore agricolo. I paesi occidentali adottano ovunque delle misure protezionistiche: i vari paesi si chiudono all’afflusso di merci dall’estero, cercando così di sostenere la produzione nazionale, evitando la concorrenza con le merci provenienti dall’estero perché soprattutto in campo agricolo ha portato al crollo dei prezzi dei grani. Inoltre c’è l’imperialismo, cioè la conquista militare di nuovi mercati esteri, per far affluire lì le merci prodotte dalla madrepatria. Così si tenta di annullare la disoccupazione interna.

Il nuovo sistema finanziario

Stretta cooperazione tra mondo dell’industria e mondo delle banche. Tutti i paesi del mondo occidentali adottano il gold standard o sistema aureo che consiste nella convertibilità di tutte le valute in oro. L’oro diventa il punto di riferimento per stabilire il valore delle monete nazionali. Il valore di ogni moneta è stabilito dalla quantità di oro con cui tale moneta può essere convertita. Così è possibile stabilire il valore di tutte le monete in circolazione e ciò favorisce il commercio internazionale. La moneta più forte è la sterlina, che diventa quella di riferimento del mercato mondiale. Il Regno Unito è il paese economicamente più forte.
Nascono le banche d’affari, cioè banche che prestano denaro a coloro che vogliono avviare un’attività imprenditoriale. Le banche finanziano la nascita delle nuove imprese, sono importantissime. In cambio le banche fanno introdurre i loro rappresentanti nei consigli d’amministrazione delle aziende.
Nascono le casse di risparmio, che raccolgono i risparmi del ceto medio costituiti da piccoli depositi (= forma di investimento in quanto vengono versati i propri risparmi e si riceve un interesse a titolo di remunerazione (ricompensa)) che garantiscono un modesto, ma sicuro, rendimento. Erogano anche mutui (=contratto mediante il quale una parte consegna all'altra tramite prestito una somma di denaro che l'altra parte si obbliga a restituire alla scadenza con interessi).
Si diffondono ovunque le società per azioni. Tutti i grandi gruppi industriali sono società per azioni. Le azioni sono titoli di proprietà, quote di partecipazione al capitale di un’azienda. Chi possiede azioni di un’azienda ne è in parte il proprietario. Più azioni si possiedono più si ha voce in capitolo nell'amministrazione dell’azienda. Il rendimento è variabile perché l’azienda può andare bene ma anche male.
Nascono le borse valori, la più famosa anche oggi quella di Wall Street, sono luoghi in cui si comprano e vendono quei titoli finanziari (che sono le azioni e le obbligazioni) e le valute.
È introdotta la cartamoneta a causa della scarsità dei metalli preziosi di cui sono composte le monete. La cartamoneta funge da assegno bancario: chiunque la possiede va in banca e la banca dà l’equivalente, in base al principio di convertibilità, in oro.
Le banche centrali nascono ed emettono cartamoneta, non stampando più del necessario altrimenti si genera inflazione.
L’economia del tempo si basa sulla libera concorrenza, la competizione del mercato libero, vinta dalle aziende che offrono la miglior merce al prezzo più basso. Si verifica in questi anni il fenomeno dei cartelli, ovvero le aziende anziché entrare in competizione tra loro, si mettono d’accordo tra loro per mantenere alto il prezzo delle merci per guadagnarci di più. Questi accordi si chiamano cartelli e sono causa di distorsione dei meccanismi economici, perché chi ci rimette sono gli acquirenti in quanto se non c’è più competizione, i prezzi rimangono alti. Per ovviare alla competizione reciproca quindi si formano i cartelli.
Altro fenomeno che introduce una grave distorsione è quello dei trusts. Sono delle fusioni tra aziende che operano all’interno del medesimo settore, le aziende più forti e più sane inglobano quelle più deboli e ottengono così una posizione di monopolio (=primato) all’interno del mercato. Quando i trusts riguardano aziende che operano nello stesso settore sono trusts orizzontali, sono trusts verticali quando la fusione riguarda l’intera filiera produttiva, dall’estrazione della materia prima, alla sua lavorazione, alla sua commercializzazione. E’ il caso della Standard Oil Company di Rockfeller (industria di petrolio). Il senato dell’epoca è dominato dagli interessi dei grandi trust in America e i consumatori non hanno potere decisivo. Oltre ai cartelli e ai trusts, collaborano alla limitazione della libera concorrenza anche gli oligopoli (=sistemi che permettono solo ad alcune aziende di regolare i prezzi delle merci, spartendosi le quote di mercato) e gli holdings (=gruppi di società con partecipazioni azionarie incrociate controllate da una società finanziaria principale (holding) al fine di controllare diverse imprese).

Gli USA sono il primo paese al mondo a introdurre una legislazione anti-trusts con lo Sherman Act (1890). Anti concentrazioni monopolistiche dunque. Il capitalismo, l’economia basata sul libero mercato, continua a prosperare solo se questa competizione è reale. Solo così i prezzi restano bassi e i consumatori sono avvantaggiati.
Sviluppo demografico ed emigrazione
La popolazione cresce nei paesi occidentali per effetto di un alto tasso di natalità e basso tasso di mortalità dovuta a una minore incidenza delle carestie, miglioramento delle condizioni di vita ed igieniche, i progressi della medicina. Con l’aumento demografico si ha anche una maggior urbanizzazione, le città vedono aumentare i loro abitanti, soprattutto lavoratori che vi si trasferiscono per trovare lavoro nelle fabbriche che sorgono sempre presso i centri abitati. Con la crisi economica il lavoro manca, bisogna cercarlo altrove. Dove? Emigrando all’estero tra fine Ottocento e inizio Novecento. La prima grande emigrazione è quella tra il 1840 e il 1880 e qui a lasciare il vecchio continente sono i britannici, gli irlandesi e i tedeschi. La seconda ancora più massiccia emigrazione è quella tra 1890 e 1914 da parte degli europei meridionali e orientali. Dal sud Italia verso l’America del Nord, l’America del Sud ma anche l’Australia e il Canada.
La questione sociale: borghesia, proletariato e chiesa cattolica
L’Ottocento è il secolo della borghesia che però non forma una classe sociale monolitica, infatti si parla di alta, media e piccola (o bassa) borghesia. L’alta borghesia formata dai grandi industriali, grandi banchieri, che gestiscono immense ricchezze; la media borghesia o classe media è costituita dagli imprenditori piccoli e medi, professionisti liberi e impiegati, coloro che lavorano nel settore terziario e dei servizi; la bassa borghesia formata dai piccoli commercianti e dagli artigiani.
Si ha una grande affermazione della scienza nel settore tecnico e industriale. Le industrie finanziano importanti settori di ricerca anche dentro le università per beneficiare delle nuove scoperte, l’Ottocento è il secolo del Positivismo, corrente secondo cui tutti i problemi dell’umanità sarebbero stati presto risolti dalla scienza e dalle sue applicazioni tecniche, era una sorta di religione della scienza e della tecnica, corrente studiata da Comte. Altra classe sociale, il proletariato, i lavoratori salariati delle fabbriche, che vivevano in modo non invidiabile. Nel 1864 i proletari si uniscono nella Prima Internazionale, il cui atto costitutivo è scritto da Karl Marx. Marx ne è il primo protagonista e ad essa si uniscono anche i mazziniani e Bakunin. Marx deve scontrarsi con persone che la pensano diversamente da lui ma riesce a prevalere.
Per Marx la rivoluzione proletaria deve portare alla nascita della dittatura del proletariato che presuppone il controllo dello Stato da parte dei proletari (tramite la lotta di classe=conflitto tra borghesia e proletariato). In questo modo la classe operaia deve conquistare il potere politico, abbattendo la società borghese e il capitalismo.
La corrente mazziniana presto esce dalla Prima Internazionale in quanto essa ha idee completamente opposte a quelle marxiste, in quanto si oppone alla lotta di classe e sostiene la solidarietà nazionale.

Per Bakunin , che sostiene il pensiero anarchico, il nemico è lo Stato, non la borghesia, perciò la società aspirata dall’anarchismo è una società senza più Stato, formata da libere comunità che gestiscono la produzione al loro interno. Per Marx la classe rivoluzionaria è il proletariato di fabbrica, per Bakunin la è anche il sottoproletariato, i contadini disoccupati, i contadini poveri, i disoccupati, gli sfruttati. Alla fine la spuntò Marx, dalla Prima Internazionale è cacciato Bakunin grazie al Congresso dell’Aia (1872) con cui nascono i partiti operai, detti socialdemocratici.
Nasce la Seconda Internazionale che si riunisce a Parigi nel 1889 che si occupa di coordinare e dirigere i vari partiti operai e al cui interno il pensiero di Marx è sottoposto a una revisione e infatti si parla di revisionismo che vede come protagonista Edward Bernstein. Nella Seconda Internazionale ci sono due correnti di pensiero: i revisionisti (o riformisti) e i massimalisti. I revisionisti sostengono il “programma minimo”, ossia l'attuazione di riforme graduali (assicurazioni, aumenti salariali, diritto di sciopero,suffragio universale). I massimalisti sostengono il “programma massimo” cioè vogliono la rivoluzione sociale, con le armi e la violenza.
Il pacifismo della Seconda Internazionale viene soffocato dalla Prima Guerra Mondiale quando gli operai appoggiano i governi che approvano l’entrata in guerra dei propri paesi.
Nel 1864 Pio IX scrive un’enciclica con una sezione nota come Sillabo in cui egli critica tutto il mondo moderno: la democrazia, liberalismo, socialismo (perché ateo e irreligioso). Ciò perché secondo lui la ragione scientifica sta sempre più prendendo il posto della fede, quindi lui auspica una società di stampo medievale, di ritorno al passato. Soprattutto nei paesi tedeschi nascono varie associazioni cattoliche a tutela delle classi povere, molti vescovi tedeschi si rivolgono al potere politico affinché intervenga per migliorare le condizioni di vita dei ceti meno abbienti. In Italia nascono società di mutuo soccorso, casse di risparmio di ispirazione cattolica. Anche in Austria e Italia (Piemonte, Veneto e Lombardia, zone più ricche con operai). Papa Leone XIII scrive l’enciclica Rerum Novarum che afferma che la proprietà è un diritto naturale, però occorre anche che ai lavoratori sia data la giusta retribuzione e non siano sfruttati dai datori di lavoro. Il Papa fa un appello agli Stati perché intervengano a favore dei ceti più poveri e sfruttati. Lo scopo è quello di giungere a una società corporativa, cioè che veda la collaborazione tra lavoratori e imprenditori o datori di lavoro, non la lotta di classe come vogliono i socialisti e Marx. Dopo questa enciclica nascono i primi sindacati cattolici, le prime società operaie di associazione cattolica, grazie a Romolo Murri e nasce il Modernismo in Francia. Il principale modernista era Loisy in Francia, in Italia Ernesto Buonaiuti. Secondo questa corrente la Chiesa deve fare proprie tutte le istanze del mondo moderno e non rifiutare acriticamente il progresso scientifico e tecnologico. Si afferma l'importanza della libertà di pensiero, ricerca, del dialogo tra scienza e religione. Leone XIII ha delle perplessità anche se non condanna il Modernismo, come fa il suo successore Papa Pio X che definisce eretica questa corrente.

Domande da interrogazione

  1. Chi ha inventato la lampadina a incandescenza?
  2. Edison ha inventato la lampadina a incandescenza.

  3. Quali sono le due fonti energetiche principali durante la Seconda Rivoluzione Industriale?
  4. Le due fonti energetiche principali sono l'elettricità e il petrolio.

  5. Chi ha inventato la radio e il telegrafo senza fili?
  6. Guglielmo Marconi ha inventato la radio e il telegrafo senza fili.

  7. Quali sono le principali industrie che si sviluppano durante la Seconda Rivoluzione Industriale?
  8. Le principali industrie che si sviluppano sono l'industria chimica, l'industria metallurgica e l'industria farmaceutica.

  9. Cosa sono i cartelli e i trusts?
  10. I cartelli sono accordi tra aziende per mantenere alti i prezzi delle merci, mentre i trusts sono fusioni tra aziende che creano un monopolio nel mercato.

Domande e risposte

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