Concetti Chiave
- La Grande Depressione del 1929 influenzò il contesto storico della seconda guerra mondiale, rafforzando potenze come il Giappone e aggravando la situazione economica in Germania, favorendo l'ascesa di Hitler.
- Il trattato di Versailles del 1919 impose punizioni severe alla Germania, contribuendo alle tensioni che portarono allo scoppio della seconda guerra mondiale.
- Nel 1939, il "patto di non aggressione" tra Germania e Unione Sovietica permise a Hitler di attaccare la Polonia, scatenando l'inizio della guerra.
- L'Operazione Barbarossa del 1941 vide la Germania invadere la Russia, ma il rigido inverno e la resistenza sovietica causarono gravi perdite tedesche.
- L'entrata degli Stati Uniti nel conflitto nel 1941, dopo l'attacco a Pearl Harbour, fu un punto di svolta che portò alla fine della guerra nel 1945 con la sconfitta dell'Asse.

Indice
Il contesto storico della seconda guerra mondiale
Nel 1929 avvenne la prima grande crisi economica e finanziaria del secolo (e non solo): la caduta della borsa di Wall Street.
Ciò portò, infatti, alla Grande Depressione perché da lì in avanti Giappone e America cambiarono le loro dinamiche, oltre al fatto che tutto il mondo, legato alla potenza americana (economica e finanziaria) si vide controllare insieme ad esse.
Il Giappone, quindi, vide la su affermazione come impero e come grande potenza, con la disposizione della terza più grande flotta da battaglia del mondo. Proprio per la caduta della borsa americana, il Giappone, inoltre, cambiò il suo interesse per gli scambi commerciali: ora il preferito era il mercato asiatico, non più quello con gli Stati Uniti d'America.
Cambiando area geografica, il 1919 con il trattato di Versailles, aveva imposto punizioni, specie alla Germania, oggi considerate troppo punitive e forse causa dello scoppio, tra le altre, della seconda guerra mondiale. Ad aggiungersi c'era stata la sopra citata crisi economica americana, che aveva intaccato anche, ovviamente, la Repubblica di Weimar, già piuttosto impoverita dalla prima guerra mondiale. Ciò portò al rafforzarsi delle forze nazionaliste, in particolare quelle del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori di Adolf Hitler: nel 1933 Hitler diventa cancelliere e un anno dopo il Fuhrer.
In Italia intanto il regime fascista di Benito Mussolini, dal 1922, iniziava a trovare diversi punti in comune con il regime hitleriano e quest'ultimo iniziò, infatti, a donare aiuti nell'ambito della invasione dell'Etiopia, ideale punto di forza dell'Italia, isolata dagli ex alleati della prima guerra mondiale: inglesi e francesi.
Questi ultimi avevano davvero poca voglia di iniziare una nuova guerra, e ciò portò, forse, a valutare troppo superficialmente l'entrata in politica di Hitler e i suoi piani espansionistici per la Germania. Essi contavano sull'appoggio dell'Unione Sovietica come impedimento per il regime tedesco di conquistare la tanto voluta Polonia, tornando al "corridoio polacco" prima del 1919: una scorciatoia e un insieme di alleati che avrebbero difeso e allo stesso tempo permesso l'azione politica hitleriana.
Lo scoppio della seconda guerra mondiale
Così nel 1939 Molotov (ministro sovietico) e Ribbentrop (tedesco) firmarono il "patto di non aggressione", durato dieci anni. Quale migliore scusa per Hitler di attaccare e lanciare la sua offensiva senza dover temere i due fronti, ormai uniti. Nel 1939 alle 4 del mattino le truppe tedesche affrontarono la frontiera polacca e due giorni dopo Francia e Regno Unito furono costrette a dichiarare l'inizio della seconda guerra mondiale (date 1939-1945).
La Polonia cercò di difendersi con le risorse che aveva in tutti i modi, ma fu inutile perché di fronte ai panzer tedeschi non riuscirono a impedire l'accerchiamento e la sconfitta.
Hitler iniziò a bombardare Varsavia, chiaro segnale alla Francia, voleva infatti impedire che quest'ultima accelerasse il passo verso ovest.
Il 17 settembre, seguendo il patto di non aggressione, l'Unione Sovietica invase la Polonia da est, non incontrando una grande resistenza.
I territori polacchi erano ormai divisi tra i due poli: Germania e Unione Sovietica.
Francia e Regno Unito, intanto, rimanevano nella fase difensiva, e l'unica guerra che avvenne con la Germania fino al 1940 fu via cielo e mare. Per questo il primo periodo della seconda guerra mondiale venne chiamato "guerra strana", ma il motivo risiedeva semplicemente nella non volontà, da parte della maggior parte degli stati che avevano partecipato alla prima guerra mondiale, di iniziare un secondo conflitto mondiale.
Nel 1940 Hitler attaccò l'Occidente e il periodo della "strana guerra" si concluse con la Germania che occupò la Danimarca, che capitolò nel giro di poche ore, nonostante Francia e Regno Unito arrivarono in suo soccorso. Ecco che iniziò la vera seconda guerra mondiale. Da lì in avanti molti furono i tentativi dell'esercito anglo-francese di fermare l'avanzata dei tedeschi in Belgio e nella Manica, ma tutti furono quasi inutili: 600.000 uomini anglo-francesi furono accerchiati e intrappolati in mare dal potere hitleriano.
In tutto ciò, l'Italia entrò in guerra solo nel 1940 ma ebbe un ruolo quasi insignificante: Etiopia e Spagna non si dimostrarono ancora pronte per l'attacco. Di ciò, Mussolini non tenne conto perché sentiva la vittoria imminente del suo alleato tedesco e, soprattutto per prestigio personale, iniziò comunque l'avanzata, che produsse pochi guadagni territoriali.
Nel 1941 avvenne l'Operazione Barbarossa: la Germania invase la Russia, ma quest'ultima, nonostante i 4,3 milioni di soldati (e uomini civili), non crollò neanche sotto l'attacco dei tedeschi, producendo davvero brutti ricordi per la Germania che si trovava in un territorio ostile, nuovo, poco conosciuto e soprattutto durante un inverno rigidissimo e incalcolato.
La fine della seconda guerra mondiale
Fino al 42 Italia, Germania e Giappone continuarono a vincere. Ma nel dicembre del 41 a Pearl Harbour gli Stati Uniti subentrarono e dimostrarono le loro capacità, nonostante persero circa 76.000 soldati sotto vessazioni e marce forzate da parte dei giapponesi in questo attacco alle Hawaii del tutto a sorpresa. Questa azione portò l'America ad allontanarsi definitivamente dal suo isolazionismo e ad apportare il risultato significativo di questa seconda guerra mondiale.
Intanto che i russi fermavano i tedeschi a Stalingrado e gli americani sconfiggevano i giapponesi, in Italia nel 43 cadde il fascismo. Questo per una serie di motivazioni, la principale era sicuramente l'ammontare di numerosissimi insuccessi bellici che portarono a un clamoroso malcontento popolare.
Così nel 1943 gli americani sbarcarono in Sicilia e l'Italia si divise in due: alleati (americani) in sud e la Repubblica dei Salò (di un Mussolini ormai agli ultimi giorni di libertà) in Lombardia. L'Italia verrà liberata solo nel 1945, grazie agli alleati americani. Hitler si uccise nel suo bunker pochi mesi prima e l'unico a resistere per altri tre mesi rimarrà il Giappone finché con due bombe atomiche si definì concluso il secondo conflitto più tragico della storia mondiale.
Per ulteriori approfondimenti sulla seconda guerra mondiale vedi anche qui
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali dello scoppio della seconda guerra mondiale?
- Come iniziò ufficialmente la seconda guerra mondiale?
- Quali furono le principali azioni militari della Germania all'inizio della guerra?
- Quale fu il ruolo dell'Italia durante la seconda guerra mondiale?
- Come si concluse la seconda guerra mondiale?
Le cause principali includono la crisi economica del 1929, le punizioni del trattato di Versailles, e l'ascesa del nazionalismo in Germania con Hitler al potere.
La guerra iniziò ufficialmente nel 1939 quando le truppe tedesche invasero la Polonia, portando Francia e Regno Unito a dichiarare guerra alla Germania.
La Germania invase la Polonia, bombardò Varsavia, e successivamente attaccò l'Occidente, occupando la Danimarca e avanzando in Belgio e nella Manica.
L'Italia entrò in guerra nel 1940, ma il suo ruolo fu quasi insignificante, con pochi guadagni territoriali e numerosi insuccessi bellici.
La guerra si concluse nel 1945 con la liberazione dell'Italia, il suicidio di Hitler, e la resa del Giappone dopo il lancio di due bombe atomiche.