Concetti Chiave
- L'operazione "Leone marino" del 1940 vide la Germania bombardare l'Inghilterra per distruggere l'industria e demoralizzare la popolazione.
- Nonostante i bombardamenti, la RAF resistette grazie all'uso dei radar, portando Hitler a rinunciare all'invasione dell'Inghilterra.
- L'Italia subì sconfitte militari nel Mediterraneo e in Africa, dimostrando la sua incapacità di azioni autonome senza il supporto tedesco.
- Nel 1940, l'Italia attaccò la Grecia ma fu respinta, evidenziando l'inadeguatezza delle forze italiane senza l'aiuto tedesco.
- Nel 1941, la Germania invase con successo la Iugoslavia e la Grecia, sfruttando le risorse locali per sostenere lo sforzo bellico tedesco.
L'operazione leone marino
L'Inghilterra si venne così a trovare da sola contro la forza tedesca. Hitler aveva già progettato uno sbarco sull'isola che sarebbe però avvenuta in seguito alla distruzione della RAF (Royal Air Force), l'aviazione inglese. Ha così inizio l'operazione “Leone marino” (1940) attraverso cui si cominciò a bombardare il territorio inglese con l'obiettivo di distruggere l'apparato industriale e militare (porti, aeroporti, industrie) e terrorizzare la popolazione (città come la stessa Londra). Nonostante i numerosi bombardamenti, la RAF continuava a resistere grazie ai radar, invenzione recente ignota ai tedeschi. Hitler decise allora di rinunciare al suo piano di conquista inglese. Nel frattempo l'Italia, per isolare maggiormente la Gran Bretagna, attaccò le numerose basi inglesi nel Mediterraneo subendo diverse sconfitte, come quella nei pressi di Malta e dell'Egitto (impreparazione militare).
L'Italia e le sue sconfitte
Nel Settembre del 1940 anche il Giappone si unì a Germania e Italia. In ottobre l'Italia sferra un'offensiva verso la Grecia credendo di ottenere una facile vittoria. Mussolini però si sbagliava, le forze italiana infatti furono costrette a retrocedere sotto gli attacchi difensivi greci, con l'aiuto anche degli inglesi. Il prestigio del Duce fu messo in dubbio ed inoltre ciò dimostrò come l'Italia non potesse svolgere alcuna iniziativa militare senza l'aiuto tedesco. Anche sul fronte africano l'Italia, stanziata in Libia ed Etiopia, fallì clamorosamente. Dopo qualche iniziale successo contro le forze britanniche, l'esercito italiano subì solamente sconfitte, di cui la più significativa è quella di Amba Alagi che costò la perdita dell'intero Corno d'Africa. La Germania fu nuovamente costretta ad intervenire per evitare che la Gran Bretagna ampliasse il suo controllo in Africa. Inviò così un corpo di spedizione (Afrika Korps) che portarono ad una serie di vittorie contro gli inglesi.
La Germania in Iugoslavia e Grecia
Nel 1941 la Wehrmacht, forze armate tedesche, invasero la Iugoslavia e la Grecia uscendone vittoriosa. Ai territori conquistati vennero poi fatti pesare i costi della guerra militarizzando la loro economia, mettendo tutte le risorse naturali al servizio della Germania e trasformando tutti i cittadini stranieri in lavoratori.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale dell'operazione "Leone marino"?
- Quali furono le conseguenze delle offensive italiane in Grecia e in Africa?
- Come reagì la Germania alle difficoltà militari dell'Italia?
L'obiettivo principale dell'operazione "Leone marino" era distruggere la RAF e l'apparato industriale e militare inglese per facilitare un'invasione tedesca dell'Inghilterra.
Le offensive italiane in Grecia e in Africa furono fallimentari, dimostrando l'incapacità dell'Italia di condurre operazioni militari senza l'aiuto tedesco e portando a significative sconfitte come quella di Amba Alagi.
La Germania intervenne inviando l'Afrika Korps per sostenere l'Italia in Africa e successivamente invase con successo la Iugoslavia e la Grecia, militarizzando le economie dei territori conquistati.