Concetti Chiave
- Il 25 luglio il fascismo crolla in Italia e si forma il governo Badoglio, che tratta segretamente con gli anglo-americani mentre i tedeschi pianificano l'invasione.
- L'8 settembre Eisenhower annuncia l'armistizio senza preavviso a Badoglio, causando il caos nell'esercito italiano e portando alla cattura di molti soldati da parte dei tedeschi.
- La Repubblica Sociale Italiana, guidata da Mussolini, viene istituita a Nord sotto il controllo tedesco, mentre l'Italia è divisa in varie zone di controllo e conflitto.
- Nel 1944, dopo lo sbarco in Normandia e l'avanzata alleata, l'Italia è teatro di violenti combattimenti, con un avanzamento alleato rallentato dalla resistenza tedesca.
- Nel 1945, la caduta di Berlino e la morte di Hitler segnano la fine del conflitto in Europa, con la liberazione delle città italiane grazie all'insurrezione partigiana.
Indice
Il crollo del fascismo
Il 25 luglio crolla il fascismo e si istituisce il governo Badoglio, un governo militare di tipo dittatoriale, non democratico, nonostante riemergano i partiti. Badoglio continua sostenere che la guerra è a fianco dei tedeschi, ma dall'altra parte tratta con le forze anglo-americani. I tedeschi, accorgendosene, organizzano un piano per invadere l'Italia. Badoglio vorrebbe una resa condizionata, garanzie dal punto di vista militare e dal punto di vista della neutralità italiana ma gli anglo-americani vogliono una resa incondizionata.
L'armistizio e le sue conseguenze
Il 3 settembre, vicino a Siracusa, una delegazione del governo Badoglio firma l'armistizio di resa incondizionata. Si chiede di tenerlo riservato per organizzare le truppe, ma l'8 settembre, senza concordarlo con Badoglio, Eisenhower proclama l'avvenuto armistizio. Appena dopo, i tedeschi iniziano la fase operativa del piano. Il re, Badoglio e gli alti comandi si allontanano dalla capitale, raggiungendo Brindisi, nel quale rimane un'autorità formale italiana, nonostante la presenza degli alleati.
L'esercito si ritrova abbandonato a se stesso, nel caos, con i generali senza nessun punto di riferimento. Anziché dichiarare esplicitamente che bisogna difendersi dall'attacco tedesco, il governo rimane generico. Più di 1 milione di italiani viene disarmato. Una parte continua a combattere con i tedeschi, una parte si allontana e 610 mila vengono catturati dai tedeschi e condotti in Germania. Il capo di Stato maggiore tedesco, a causa del tradimento, non dichiara gli italiani come prigionieri di guerra ma "internati militari italiani", ovvero veri e propri schiavi, esclusi dalla convenzione di Ginevra.
La cobelligeranza italiana
Il 13 ottobre, dopo un lungo armistizio firmato a Malta, il regno d'Italia dichiara guerra alla Germania: si entra nella fase della cobelligeranza (gli alleati non riconoscono l'Italia come un vero e proprio alleato, in quanto era appena stata sconfitta). Alcuni reparti, però, iniziano a cobelligerare molto prima, schierandosi contro i tedeschi (Grecia, Jugoslavia, Corsica).
La Repubblica Sociale Italiana
Nel mentre, Mussolini viene liberato dalla sua prigionia sul Gran Sasso e si rifugia a Monaco, dove si sono rifugiati altri gerarchi. Incontra Hitler e accetta di costituire uno stato fascista collaborazionista a Nord (vorrebbe come capitale Milano ma gli concedono il Garda). Nasce la Repubblica Sociale italiana, iper-fascista.
Il nuovo ordine Hitleriano prevedeva la Grande Germania, lo sfruttamento dei territori occupati (a livello agricolo e industriale), una colonizzazione dell'est europeo (russi come razza inferiore), lo sterminio degli ebrei, paesi satelliti (paesi che subiscono un servaggio). E' un vero e proprio impero di stampo medievale.
La divisione dell'Italia
L'Italia, ora, è divisa in sei parti, non necessariamente tutte separate geograficamente.
A nord c'è l'Italia occupata dai tedeschi, l'Italia delle rappresaglie, delle stragi, delle decimazioni, in cui si scatena una delle violenze più atroci contro i traditori italiani (fosse ardeatine). C'è sfruttamento del territorio, la stessa repubblica di Salò deve pagare una tassa ai tedeschi, le fabbriche vengono sequestrate
C'è l'RSI, Repubblica sociale italiana, a sovranità limitata dal punto di vista amministrativo e territoriale. E' a sovranità territoriale limitata in quanto una parte dell'Italia è sottratta da parte dei tedeschi (Trentino e Friuli), e anche politico poiché comandano il capo della polizia e delle SS e l'ambasciatore tedesco (Mussolini è solo un fantoccio di Hitler).
C'è un'Italia zona di guerra e bombardata, in cui gli anglo-americani continuano a bombardare.
C'è l'Italia occupata dagli alleati, l'Italia del regno del sud, da Badoglio a Bonomi, governo espressione dell'antifascismo. Infine c'è l'Italia delle Resistenze, che combattono a nord tedeschi e fascisti al fianco degli alleati.
La resistenza e la liberazione
Il fronte italiano, però, è lento, l'avanzata anglo-americana procede molto a rilento perché i tedeschi oppongono un'inaspettata strenua difesa. Stalin chiede l'apertura di un fronte, e il 6 giugno del 1944 avviene lo sbarco in Normandia, la battaglia tra le più violente, con un'altra strenua difesa da parte dei tedeschi. Il 28 agosto Parigi viene liberata dalle truppe di De Gaulle mentre i sovietici occupano la Polonia , la Romania, la Bulgaria e i Paesi baltici.
Tito riesce da solo, ad ottobre, a liberare Belgrado, come anche la Grecia.
La fine della guerra
Nel 1944 si tenta in Germania un putsch contro Hitler, dopo il quale la Germania diventa iper nazista, ancora più violento contro i traditori. I tedeschi tentano un'offensiva finale sulle Ardenne nell'inverno del 1944. Nel marzo del 45 inizia l'invasione della Germania, gli americani valicano il Reno. Dall'altra parte MacArthur fa il primo attacco al Giappone, sbarcando a Okinawa (inferno sulla terra).
Il 12 aprile 1945 muore Roosvelt e diventa presidente Truman, campione dell'anticomunismo. Ad aprile gli alleati sfondano le resistenze nazifasciste a nord, il 25 si assiste un'insurrezione partigiana nelle principali città del nord (Mussolini viene catturato e ucciso).
Cade Berlino dopo un assedio sanguinoso, Hitler si suicida il 30 aprile del 45.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze immediate del crollo del fascismo in Italia il 25 luglio?
- Cosa accadde dopo la firma dell'armistizio di resa incondizionata il 3 settembre?
- Come reagirono i tedeschi al tradimento italiano dopo l'armistizio?
- Quali furono le divisioni territoriali in Italia durante la guerra?
- Quali eventi segnarono la fine della guerra in Europa nel 1945?
Il crollo del fascismo portò all'istituzione del governo Badoglio, un governo militare dittatoriale. Nonostante la riemersione dei partiti, Badoglio continuò a sostenere la guerra a fianco dei tedeschi mentre trattava con le forze anglo-americane.
Dopo la firma dell'armistizio, Eisenhower proclamò l'avvenuto armistizio l'8 settembre senza concordarlo con Badoglio, scatenando l'inizio dell'invasione tedesca e lasciando l'esercito italiano nel caos.
I tedeschi non dichiararono gli italiani come prigionieri di guerra ma come "internati militari italiani", trattandoli come schiavi e escludendoli dalla convenzione di Ginevra.
L'Italia fu divisa in sei parti: l'Italia occupata dai tedeschi, la Repubblica Sociale Italiana, l'Italia zona di guerra, l'Italia occupata dagli alleati, l'Italia del regno del sud e l'Italia delle Resistenze.
Nel 1945, gli alleati sfondarono le resistenze nazifasciste a nord, ci fu un'insurrezione partigiana il 25 aprile, Mussolini fu catturato e ucciso, Berlino cadde dopo un assedio sanguinoso e Hitler si suicidò il 30 aprile.