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Concetti Chiave

  • Le offensive italiane sul fronte orientale, tra il 1915 e il 1917, portarono a conquiste territoriali minime rispetto al sacrificio di vite umane, culminando nella disfatta di Caporetto.
  • La gestione autoritaria e rigida del generale Luigi Cadorna si rivelò inadeguata per la guerra di posizione, portando a tensioni interne e diserzioni tra le truppe.
  • L'intervento degli Stati Uniti nel 1917, provocato dalla guerra sottomarina tedesca, cambiò l'equilibrio della guerra, portando a una controffensiva decisiva degli Alleati.
  • I trattati di pace ridefinirono l'Europa post-bellica, con la creazione di nuovi stati e la punizione severa della Germania, alimentando tensioni future.
  • L'enorme costo umano ed economico della guerra portò a un nuovo sistema economico internazionale, con gli Stati Uniti emergenti come principali creditori dell'Europa.

Offensive a est:

Indice

  1. Offensive italiane e austriache
  2. Luigi Cadorna e la disfatta
  3. Reazione istituzionale e resistenza
  4. Proteste e anno decisivo
  5. Intervento degli Stati Uniti
  6. Crollo di Germania e Austria
  7. Trattati di pace e bilancio
  8. Conferenza di pace e trattati

Offensive italiane e austriache

La guerra austro-ungarica si svolse tra il Friuli e il Trentino: dal maggio 1915 al settembre 1917, le truppe italiane (offensive dell’Isonzo e del Carso) tentarono l’avanzata a est per ottenere Gorizia e Trieste.

MA non vi furono veri e propri avanzamenti territoriali: i guadagni territoriali furono assolutamente sproporzionati rispetto al numero di soldati sacrificati.

Nel maggio 1916 = Strafexpedition (spedizione punitiva) = gli austriaci, per punire il tradimento dell’Italia che era entrata i guerra con l’Intesa, tentarono un attacco a sorpresa attaccando il Trentino ma furono fermati sull’Altopiano di Asiago e respinta. In agosto 1916 gli italiani raggiunsero Gorizia.

Luigi Cadorna:

Luigi Cadorna e la disfatta

Le truppe erano guidate dal generale Luigi Cadorna (1850-1928), il quale si era formato alla vecchia scuola della strategia militare di movimento ottocentesca, motivo per cui si rivelò essere impreparato a questa nuova guerra di posizione. Era un comandante duro ed esigente, cercava di risolvere la situazione semplicemente inviando a fronte il maggior quantità possibile di uomini e materiali. Egli esercitava un comando autoritario e imponeva una disciplina inflessibile. Si muoveva con grande autonomia rispetto al governo, accusando di disfattismo (di deprimere lo spirito patriottico) e di tradimento “il fronte interno”, in particolare la propaganda pacifista e neutralista.

24 ottobre 1917=Disfatta di Caporetto; gli Austriaci, sostenuti da 7 divisioni tedesche (che avevano già chiuso il fronte orientale) sfondarono il fronte dell’Isonzo all’altezza di Caporetto e si spinsero in profondità. I soldati italiani, logorati dagli attacchi condotti nei mesi precedenti in Slovenia, furono colti alla sprovvista; cosi gli austriaci penetrarono nel territorio italiano per circa 140 km.

Gli ordini contraddittori degli Stati maggiori italiani di resistere all’offensiva piuttosto che ritirarsi, aggravarono la situazione e vi fu una fuga precipitosa dei soldati. Nel bollettino del 28 ottobre 1917, Cadorna scaricò la responsabilità dell’accaduto a uno “sciopero generale” delle truppe in prima linea. Per limitare le diserzioni e i cedimenti al fronte, Cadorna rifiutò agli italiani prigionieri qualsiasi forma di assistenza prevista dai trattati internazionali e dai Paesi coinvolti.

La ritirata di Caporetto si trasformò in una rotta (già 40.000 morti/feriti + 400.000 uomini che invadevano le retrovie), con conseguente avanzata impetuosa di austriaci e tedeschi verso la Pianura Padana. Inoltre gli Austriaci disponevano di un’ enorme quantità di armamenti e materiale bellico.

Reazione istituzionale e resistenza

immediata reazione istituzionale alla gravissima situazione:

-Il Governo fu affidato al liberale Vittorio Emanuele Orlando

-Cadorna fu sostituito dal generale Armando Diaz ,più sensibile alle esigenze delle truppe

-Ondata di patriottismo e unità nazionale per sostenere le truppe in guerra: persino i socialisti di Turati concessero il proprio voto all’esecutivo.

-Sul terreno di guerra l’esercito fu riorganizzato; in più furono promessi ai soldati riforme sociali e concessioni di terre

Le truppe riuscirono a resistere e a fermare l’avanzata austriaca sul Piave e sul Monte Grappa, dove si stabilizzò la nuova linea difensiva e dove i due eserciti si fronteggiarono per tutto l’inverno 1917-1918

Proteste e anno decisivo

La crescente protesta contro la guerra

1917→ anno decisivo della guerra, in cui le manifestazioni di protesta raggiunsero l’apice:

-aprile 1917, Berlino = 200.000 operai scioperarono chiedendo l’apertura della trattativa di pace.

-maggio 1917, Fronte francese = 40.000 soldati si ammutinarono

-segni di stanchezza = la guerra era una carneficina che impose sacrifici e disagi alla popolazione

-agosto 1917, Torino = scioperi degli operai + ammutinamenti al fronte

-1 agosto 1917 = appello del papa Benedetto XV a porre fine alla guerra

1917: Anno decisivo

Eventi del 1917:

24 ottobre = Disfatta di Caporetto

Novembre = Esercito italiano ferma gli Austriaci sulla linea del Piave

25 dicembre = Armistizio da parte della Russia rivoluzionaria (bolscevichi) → fine impero zarista, che permise a Germania e Austria-Ungheria di concentrarsi sugli altri fronti (=chiusura fronte orientale)

6 aprile = Entrata in guerra degli Stati Uniti a fianco di Francia e Regno Unito

L'intervento statunitense

Intervento degli Stati Uniti

L’intervento degli USA fu provocato dalla ripresa della guerra sottomarina da parte della Germania, la quale colpiva navi neutrali (tra cui alcune americane) per impedire il rifornimento bellico agli inglesi.

All’inizio gli Usa reagirono con la rottura delle relazioni diplomatiche ma ben presto il presidente democratico Wilson vinse le correnti isolazioniste e il 6 aprile dichiarò guerra alla Germania [isolazionismo= movimenti favorevoli al disimpegno degli Usa nelle questioni europee perché dovevano concentrarsi solo sul proprio sviluppo].

Gli Stati Uniti entrarono in guerra con un’autonoma posizione politica e visione delle relazioni internazionali: questi erano ben esposti nei Quattordici Punti (linee programmate per l’intervento), che il presidente illustrò al Congresso Americano l’8 gennaio 1918.

quattordici punti:

3 principi ispiratori:

Rifiuto autoritarismo degli Imperi centrali (+imperialismo e colonialismo delle democrazie liberali)

Principio di autodeterminazione dei popoli

Creazione di una cooperazione internazionale per risolvere tensioni senza guerra

Punti principali

Abolizione della diplomazia segreta, cioè della pratica di concludere patti internazionali all’insaputa dell’opinione pubblica (es. Patto di Londra)

Libertà di navigazione sui mari e dei commerci, con abbandono del protezionismo

Riduzione degli armamenti (disarmo)

Risoluzione delle questioni coloniali, tenendo conto della rivendicazione dei popoli africani e asiatici

Ridisegno dell’assetto europeo dopo la fine della guerra (restaurazione sovranità del Belgio + restituzione Alsazia e Lorena alla Francia)

Rettifica frontiere italiane secondo il principio di nazionalità

Sviluppo autonomo dei popoli austro-ungarici

Riconoscimento dei diritti di Serbia, Montenegro e Romania

Riconoscimento autonomia alle zone non turche dell’Impero Ottomano (finito)

Creazione di uno Stato Polacco indipendente

Creazione Società delle Nazioni (SDN), un’assemblea generale degli Stati incaricata di discutere in futuro le controversie internazionali perché venissero risolte pacificamente [organismo sovranazionale]

Queste tesi ebbero vasta risonanza in tutto il mondo e Wilson fu apprezzato per questo.

L’intervento degli Usa entusiasmò i Paesi dell’Intesa ma allo stesso tempo condizionò la strategia della Germania e dell’Austria-Ungheria: quest’ultimi dovevano intervenire contro la Resistenza sfruttando la guerra-lampo, prima che gli Stati Uniti schierassero il loro esercito (in caso contrario guerra persa).

Crollo di Germania e Austria

Crollo della Germania e Austria:

marzo 1918: ultimo attacco tedesco prima dell’arrivo delle truppe statunitensi in Europa nel punto in cui la linea francese si saldava alla linea inglese. I tedeschi arrivarono alla Marna ma in giugno si fermarono per mancanza di uomini e materiali.

A luglio iniziò la controffensiva alleata (rafforzata dai soldati statunitensi) quindi le truppe tedesche furono costrette a retrocedere lasciando la Francia e il Belgio occidentale dopo 4 anni.

Battaglia di Amiens (8-11 agosto 1918): crollo esercito tedesco

A novembre, il fronte correva da ovest di Bruxelles e Strasburgo e i tedeschi speravano di ottenere una pace onorevole perché non avevo subito nessuna sconfitta decisiva e in più nessuno straniero aveva violato il territorio tedesco.

Il 3 novembre 1918 la marina si ammutinò nella base di Kiel, crollò il fronte interno (la cui resistenza era allo stremo e vi fu una rivoluzione sociale in tutte le fabbriche e città del Paese.

-Guglielmo II fuggì in Olanda e il 9 novembre 1918 fu proclamata la Repubblica guidata dal presidente socialdemocratico Ebert.

- 11 novembre 1918= Armistizio di Rethondes (resa incondizionata)

-mito della “pugnalata alle spalle” = secondo la parte più conservatrice dell’opinione pubblica tedesca, la guerra fu persa per colpa dei politici e non dei militari (non essendo stati definitivamente sconfitti in una battaglia decisiva)

Austria-Ungheria sferrò a giugno un attacco decisivo sulla linea del Piave

Il 24 ottobre 1918, nell’anniversario della disfatta di Caporetto, i soldati guidati da Diaz lanciarono una grande offensiva e sconfissero gli austriaci a Vittorio Veneto

3 novembre 1918: Armistizio a Villa Giusti (Padova) → gli italiani occuparono Trento e Trieste (con la marina)

Dissoluzione dell’Impero Asburgico = indipendenza di ungheresi, cechi e slavi.

12 novembre 1918= Carlo I abdicò e fuggi

Austria diventò una repubblica

Resa Bulgaria= fine settembre (armistizio con alleati)

Resa Impero Ottomano = fine ottobre

Ultimo anno di guerra (riepilogo)

8 gennaio

Quattordici punti di Wilson

3 marzo

Trattato di Brest-Litovsk

24 ottobre

Vittoria italiana a Vittorio Veneto

3 novembre

Resa Austria-Ungheria

11 novembre

Resa della Germania

Bilancio economico-sociale

Tutti i Paesi europei presero parte allo scontro

Mobilitate le risorse coloniali + violenti scontri nelle colonie stesse (Germania perde possedimenti asiatici e africani tranne Africa Occidentale)

Anno

Intesa + alleati

Imperi centrali + alleati

1914

Russia, Francia, Regno Unito (+ dominions), Giappone

Impero austro-ungarico, Germania, Impero Ottomano

1915

Italia

Bulgaria

1916

Portogallo, Romania

1917

Usa, Grecia, Cina

Dominions = marocchini e algerini si batterono per la Francia/ indiani, neozelandesi, australiani per il Regno Unito

Intesa = 41 mln di uomini

Alleanza = 25 mln di uomini

Totale vittime = 8,5 mln di morti e 21,2 mln di feriti

Es. ragazzi del ’99 = primavera 1918 furono mandati sulla linea del Piave

Milioni di profughi

Influenza di scienza e tecnica = il trionfo della Belle Époque diventò causa di morte = evoluzione tecnica: mitragliatrici, sottomarini, gas asfissianti, dinamite, aeroplano e carro armato, motore a scoppio (spostamenti truppe e armi più rapido), telefono ( comunicazioni al fronte più veloci)

Controllo produzione industriale = fu necessario porre sotto controllo statale le materie prime e reimpostare l’apparato di fabbrica per rifornire al meglio le truppe

Dirigismo economico = lo Stato è il principale soggetto economico e tutto era finalizzato alla vittoria finale → orientarono l’agricoltura all’esigenze delle truppe (abitanti : razionamento dei generi alimentari)

Nuovo sistema economico internazionale = i Paesi europei erano allo stremo + impoverimento di larghi strati della popolazione ≠ Stati Uniti e Giappone che avevano finanziato i Paesi europei diventandone creditori

bilancio politico:

importante elemento= controllo dei governi sull’opinione pubblica

-Nei paesi liberali (democratici), si crearono governi di unità nazionale, dove l’opposizione si schierò a fianco dell’esecutivo per sostenere le truppe.

Francia: coalizione socialista Briand e radicale Clemenceau

Italia: governo conservatore Boselli → dopo Caporetto, Vittorio Emanuele Orlando

Regno Unito: coalizione guidata dal liberale Lloyd George

-Nei paesi autoritari illiberali, vi furono difficoltà nella gestione delle opinioni pubbliche

→ inadeguatezza causò dissoluzione degli imperi

Austria: fronteggiarono le proteste di ungheresi, cechi e slovacchi

Germania e Russia: dura repressione del dissenso interno

-Controllo opinione pubblica attraverso:

Condizionamento stampa sottoposta a censura preventiva

Propaganda di guerra

Campagne per reclutamento di volontari e per la sottoscrizione di titoli del debito pubblico (= lo Stato chiede ai cittadini di acquistare parte del debito pubblico per cercare di coprire le spese fronteggiate)

Lotta al pacifismo e punizione al disfattismo (= accusati di connivenza con il nemico e di tradimento); tentativo dei socialisti di ripristinare l’internazionalismo pacifista

A Zimmerwald (1915) e a Kienthal (1916): 2 conferenze di minoranze socialiste, che fecero un appello alla cessazione alle ostilità e alla rinuncia a tutte le annessioni territoriali

-Diminuì il peso politico del Parlamento/ aumentò quello del Governo: gli esecutivi presero il sopravvento sui Parlamenti = autonomia decisionale

- Alti comandi militari furono i veri depositari della strategia dei rispettivi Paesi, determinandone la vittoria o sconfitta.

Trattati di pace e bilancio

I Trattati di pace

Conferenza di pace e trattati

Gennaio 1919: Conferenza di Pace a Parigi = presenza di 32 Nazioni e assenza degli sconfitti, chiamati a presenziare solo per firmare i trattati imposti loro.

Effettiva voce in capitolo di Italia (liberale Vittorio E. Orlandi), Francia (radicale Clemenceau), Regno Unito (liberale Lloyd George) e Stati Uniti (democratico Wilson)

Questioni affrontate alla conferenza di pace:

Fine 4 grandi imperi (austroungarico/russo/ottomano/tedesco)

Ridisegnare carta dell’Europa centro-orientale

Conciliare le ambizioni territoriali delle democrazie liberali vincitrici con il principio di autodeterminazione dei popoli

Creazione Società delle Nazione (Sdn), sede a Ginevra

Francia voleva l’umiliazione e annientamento della Germania (“pace cartaginese”)

Francia e Regno Unito volevano spartirsi i domini ottomani

Italia= ambizioni coloniali

Furono necessari 5 trattati di pace per conciliare tutti i punti precedenti.

Trattato di Versailles (28 giugno 1919)→ futuro della Germania

-condizioni di pace particolarmente dure

-considerato dai tedeschi un Diktat (perché imposto)

-la Germania perse 6 mln di abitanti e 70.000 km quadrati di territori

Alsazia e Lorena tornarono alla Francia

Schlewig-Holstein diventò parte della Danimarca

Il Belgio ottenne i distretti di Eupen e Malmédy

Rinacque la Polonia: la Germania gli cedette l’Alta Slesia, la Posnania e il corridoio di Danzica + città di Danzica (sbocco sul mare)

Regione dei Sudeti fu ceduta alla Repubblica cecoslovacca

Rinunciò a tutti i territori acquisiti dalla Russia dopo la pace del 1918→ creazione quattro nuove Repubbliche = Estonia, Lettonia, Lituania e Finlandia

Perse tutte le colonie extra-europee, che furono assegnati come mandati e protettorati alla Francia e al Regno Unito (affidamento temporale simile al protettorato che però fu un vero e proprio dominio coloniale)

Debito di guerra di 132 miliardi di marchi (impossibile da saldare)

Riduzione forze armate (non più di 100.000 effettivi) + vietata costruzione armi pesanti

Controllo militare della riva sx del Reno per 15 anni (poi smilitarizzata)

Sfruttamento temporaneo delle miniere della Saar (poi plebiscito se restare con i francesi o meno)

Trattato di Saint Germain en Laye (10 settembre 1919) e di Trianon(4 giugno 1920)→ futuro Austria-Ungheria

Vietarono all’Austria di unirsi con la Germania (pur essendosi ridotta territorialmente)

Ungheria divenne una Repubblica e perse Croazia, Slovacchia, Transilvania e la città di Fiume (=sbocco sul mare)

1929: Regno di Jugoslavia (slavi del Sud) = Croazia, Serbia, Slovenia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina

Polonia ottenne la Galizia

Cecoslovacchia divenne una Repubblica = Boemia, Moravia e Slovacchia, regione dei Sudeti

Trattato di Neuilly (27 NOVEMBRE 1919)→ futuro della Bulgaria

Bulgaria cedette parte dei suoi territori a Grecia, Jugoslavia e Romania

Trattato di Sevres (10 agosto 1920)→ futuro dell’Impero Ottomano

Si concluse la “Questione d’Oriente

Del vecchio Impero rimase la Turchia, ridotta a Istanbul e all’Anatolia

Stretti del Bosforo e dei Dardanelli sotto il controllo internazionale

Dodecaneso rimase all’Italia

Siria e Libano diventarono protettorati francesi

Iraq e Palestina diventarono protettorati inglesi

Palestina= ministro degli Esteri Balfour promise di costruire una “national home” (patria nazionale) per il popolo ebraico ma il nuovo stato turco non accettò mai le durissime condizioni del trattato

I trattati furono frutto di negoziazione tra le diverse ambizioni delle potenze vincitrici ma non sempre fu possibile applicare il principio di autodeterminazione dei popoli. Per questo la soluzione di vecchi problemi etnici generò nuove tensioni.

Dalla creazione della Jugoslavia nacquero discussioni con l’Italia perché già esclusa dalla spartizione delle colonie tedesche.

All’Italia fu concesso il Trentino e l’Alto Adige e Istria con Trieste mentre la Dalmazia e Fiume passarono al governo di Belgrado, violando il Patto di Londra.

Per protesta, Vittorio Emanuele Orlando abbandonò per breve tempo di tavolo della Conferenza a Parigi e nacque il mito della “vittoria mutilata” = il sacrificio dei soldati italiani non fu giustamente riconosciuto e ricompensato.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali offensive italiane sul fronte orientale durante la Prima Guerra Mondiale?
  2. Le principali offensive italiane furono quelle dell'Isonzo e del Carso, con l'obiettivo di avanzare verso Gorizia e Trieste, ma senza significativi guadagni territoriali rispetto ai sacrifici umani.

  3. Chi era Luigi Cadorna e quale fu il suo approccio alla guerra?
  4. Luigi Cadorna era il generale che guidava le truppe italiane, noto per il suo comando autoritario e la strategia di inviare il maggior numero possibile di uomini e materiali al fronte, risultando impreparato alla guerra di posizione.

  5. Cosa accadde durante la disfatta di Caporetto e quali furono le conseguenze immediate?
  6. Durante la disfatta di Caporetto, gli Austriaci, supportati da divisioni tedesche, sfondarono il fronte italiano, causando una ritirata disordinata e una crisi istituzionale che portò alla sostituzione di Cadorna con Armando Diaz.

  7. Quali furono i Quattordici Punti di Wilson e quale impatto ebbero?
  8. I Quattordici Punti di Wilson erano un programma per la pace che includeva l'autodeterminazione dei popoli e la creazione della Società delle Nazioni, influenzando le strategie di Germania e Austria-Ungheria e guadagnando apprezzamento internazionale.

  9. Quali furono le principali conseguenze dei trattati di pace post-bellici per la Germania e l'Austria-Ungheria?
  10. La Germania subì dure condizioni di pace con il Trattato di Versailles, perdendo territori e colonie, mentre l'Austria-Ungheria fu smembrata, portando all'indipendenza di vari stati e alla creazione di nuove repubbliche.

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