Concetti Chiave
- L'alleanza tra Francia e Piemonte fu cruciale nella Seconda Guerra d'Indipendenza, con l'impegno francese a supportare il Piemonte contro l'Austria.
- L'Austria invase il Piemonte attraverso il Ticino il 29 aprile 1859, ma la resistenza piemontese e l'arrivo dei francesi cambiarono le sorti del conflitto.
- La battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859 segnò una svolta decisiva, portando alla sconfitta austriaca e aprendo la strada verso Venezia.
- L'armistizio di Villafranca del 11 luglio 1859, firmato senza il consenso di Cavour, portò alla cessione della Lombardia alla Francia e poi al Piemonte.
- I plebisciti del 1860 in Emilia e Toscana sancirono l'annessione di queste regioni al Regno di Sardegna, consolidando l'unità italiana.
Indice
Tensioni tra Francia e Piemonte
L'alleanza tra Francia e Piemonte (24.1.1859)
Tensione, Austria invia corpo d'arma ti lungo il Ticino.
La Russia voleva un congresso delle potenze europee per la situazione italiana, Austria vi partecipa solo dopo il disarmo del Piemonte.
Il Piemonte aveva paura delle aggressioni, e mobilitò l'esercito regolare e il corpo di volontari (Garibaldi).
Cavour sapeva di non poter provocare la guerra.
Napoleone III per incerto carattere più propenso per soluzione diplomatica.
Austria e la guerra d'indipendenza
23.4.1859 Austria invia ultimamente al Piemonte, (per l'occasione, è condizione prevista oltre l'intervento della Francia) e viene respinto da Vittorio Emanuele: II guerra d'Indioendenza.
Conflitti e insurrezioni in Italia
29.4.1859 Austriaci varcato il Ticino per invadere il Piemonte (che si difese bene in attesa della Francia)
Volontari dall'alta Lombardia
Truppe regolari, verso Milano, scontro decisivo presso Magenta 4.6.1859
8.6.1859 occupata Milano (Verona, Legnano, Mantova e peschiera)
24.6.1859 gli Austriaci con a capo l'imperatore Francesco Giuseppe presso Solferino e S.Martino perdono .
Strada aperta per Venezia, ma Napoleone III ha dubbi perché:
27.4 insurrezione a Firenze in fuga il granduca
Dopo Magenta nei Ducati padani e nelle legazioni pontificie poi Marche e Umbria (poi viene ripreso il controllo delle truppe)
Vittorio Emanuele aveva mandato luogotenenti.
Accordi di pace e dimissioni
Incontro a Villafranca tra Napoleone e Francesco Giuseppe (11.7.1859)
All'insaputa di Cavour, ma con accordo Vittorio Emanuele e Napoleone III firmano armistizio con i preliminari di pace:
Lombardia (escluse Mantova e Peschiera) fino al Mincio, vanno alla Francia, poi a Vittorio Emanuele.
Ritorno sui troni del granduca di Toscana e duca di Modena: creazione di una confederazione italiana.
Indignato Cavour, si dimette, e abbiamo il governo La Marmora - Rattazzi
Ma la situazione italiana è grave: dopo il ritiro dei commissari piemontesi, questo in base agli accordi di Villafranca, Tosca a e Emilia, hanno governi locali moderati: Firenze (Ricasoli) Bologna (Cipriani) Modena (Farini) Peschiera (Manfredi)
Pace di Zurigo e pressioni pubbliche
10.11.1859 pace di Zurigo: dove confermati accordi di Villafranca, ma non viene sbloccata la situazione tocco-emiliana
Forte pressione pubblica perché le regioni settentrionali e centrali si unissero.
Inghilterra e Prussia non vedevano di buon occhio l'espansione francese in Italia, volevano uno stato unitario.
Ritorno di Cavour e plebisciti
1860 ritorno al potere di Cavour: La Marmora e Rattazzi si dimettono di fronte a tutto questo.
Cavour operò perché in Toscana ed Emilia la decisione del futuro politico loro fosse affidato al voto popolare.
I plebisciti in Emilia e Toscana (11.12/3/1860) speranze ben oltre a quelle dei liberali
Le due regioni entrarono a far parte del regno di Sardegna
Napoleone III non poté opporsi e chiese la cessione non solo della Savoia ma anche di Nizza.
Fine marzo
Si affermano due principi: non intervento, autodecisione dei popoli
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della Seconda Guerra d'Indipendenza?
- Quali furono le conseguenze immediate della battaglia di Magenta?
- Quali furono i risultati dell'incontro di Villafranca?
- Come si risolse la situazione politica in Toscana ed Emilia nel 1860?
La Seconda Guerra d'Indipendenza fu causata dalla tensione tra Austria e Piemonte, l'alleanza tra Francia e Piemonte, e l'ultimatum austriaco respinto da Vittorio Emanuele.
Dopo la battaglia di Magenta, Milano fu occupata e ci furono insurrezioni nei Ducati padani e nelle legazioni pontificie, portando a cambiamenti politici significativi.
L'incontro di Villafranca portò a un armistizio e ai preliminari di pace, con la Lombardia ceduta alla Francia e poi a Vittorio Emanuele, e la creazione di una confederazione italiana.
Nel 1860, Cavour promosse plebisciti in Toscana ed Emilia, che decisero di unirsi al Regno di Sardegna, nonostante le pressioni internazionali e le richieste di Napoleone III.