Concetti Chiave
- La Santa Alleanza, firmata nel 1814, era un accordo tra Russia, Prussia e Austria per governare in spirito fraterno secondo i principi cristiani, senza affrontare questioni territoriali o commerciali.
- Il trattato, influenzato dallo zar Alessandro I e consolidato da Metternich, mirava a sostenere l'assolutismo e impedire l'egemonia russa, suscitando diffidenza da parte del Papa.
- Nonostante l'Inghilterra non aderisse inizialmente, la Francia si unì nel 1818 per frenare espansionismi, mentre Metternich usò il trattato per contrastare i movimenti liberali in Europa.
- La prima incrinatura dell'Alleanza emerse con l'opposizione inglese all'intervento in Grecia e si aggravò con la Rivoluzione di Luglio in Francia nel 1830, portando alla defezione di Luigi Filippo.
- La guerra di Crimea segnò un'ulteriore divisione quando l'Austria mantenne la neutralità, nonostante il precedente supporto russo contro la rivoluzione ungherese del 1848.
Indice
Il trattato della Santa Alleanza
Con il trattato della Santa Alleanza, stipulato nel 1814, Alessandro I di Russia, Federico Guglielmo III di Prussia e Francesco I d’Austria, in qualità di tre Stati cristiani, e rappresentanti delle confessioni ortodossa, protestante e cattolica, si prometteva reciproca assistenza e si impegnavano a governare i loro popoli in spirito fraterno per guidarli a vivere secondo i principi cristiani, in pace e in serenità. Nell’insieme si trattava di un accordo piuttosto anomalo perché non affrontava problemi concreti come la spartizione di territori o rapporti commerciali o finanziari.
Diffidenza e consolidamento dell'assolutismo
Essi si impegnavano anche a riunirsi periodicamente per risolvere eventuali conflitti. Tale atto, improntato a una sorta di paternalismo evangelico, suscitò molta diffidenza in papa Pio VII. Al Papa sembrava paradossale una dichiarazione che proteggeva la religione con la firma di un sovrano luterano, di uno cattolico e di uno ortodosso. Esso rifletteva soprattutto il pensiero dello zar, anche se a dare sostanza al trattato fu soprattutto il cancelliere austriaco Metternich. Egli utilizzò il trattato per consolidare l’assolutismo contro i movimenti liberali e per impedire eventuali tentativi egemonici da parte delle potenze firmatarie, soprattutto la Russia.
Adesioni e resistenze all'alleanza
Successivamente, alla Santa Alleanza aderirono anche altri Stati, ma, inizialmente non l’Inghilterra che addusse come motivazione l’impossibilità di acquisire il parere favorevole del Parlamento. ma in realtà era contraria a firmare un’alleanza senza contenuti ben definiti. Tuttavia, essa aderì alla Quadruplice Alleanza, stipulata il 20 novembre 1815, da Impero austriaco, Gran Bretagna, Regno di Prussia ed Impero russo (in pratica le quattro potenze vincitrici di Napoleone), con lo scopo fondamentale di mantenere in Europa l'ordine deciso durante il Congresso di Vienna. Da ultimo, aderì alla Santa Alleanza anche la Francia, a seguito del Congresso di Aquisgrana, tenutosi nel 1818. Lo scopo era di frenare le tendenze espansionistiche francesi, ma la Francia se ne servì per far capire che i Francesi stessi erano stati vittime di Napoleone. Da parte sua il Metternich si servì del trattato per unire le potenze contro i moti liberali e nazionali che stavano facendosi strada in tutta l’Europa e per difendere la linea politica e sociale di stampo conservatore.
Incrinature e crisi dell'alleanza
L’organizzazione della Santa Alleanza mostrò la prima incrinatura quando l’Inghilterra, che si era già mostrata contraria a intervenire contro i moti del 1820-1821, si oppose in modo deciso a un intervento in Grecia. La crisi definitiva si ebbe nel 1830, a seguito dello scoppio in Francia della Rivoluzione di Luglio. Dall’Alleanza si staccò il re Luigi Filippo, dichiarandosi contrario a ogni forma d’intervento negli affari interni di un altro paese. Da allora in poi, le potenze europee si troveranno sole ad affrontare le insurrezioni liberali, sempre più numerose, finalizzate a conquistare l’indipendenza. L’occasione di un’ulteriore incrinatura fu fornita dalla guerra di Crimea. Infatti, in questo caso, l’Austria non intervenne a supporto della Russia, dichiarandosi neutrale, nonostante lo zar avesse inviato truppe agli Asburgo per combattere la rivoluzione ungherese del 1848.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale del trattato della Santa Alleanza?
- Quali furono le reazioni iniziali al trattato della Santa Alleanza?
- Come si manifestarono le prime incrinature nell'organizzazione della Santa Alleanza?
- Quali furono le conseguenze della guerra di Crimea sulla Santa Alleanza?
L'obiettivo principale del trattato della Santa Alleanza era di promettere reciproca assistenza tra i sovrani di Russia, Prussia e Austria e di governare i loro popoli in spirito fraterno secondo i principi cristiani, senza affrontare problemi concreti come spartizioni territoriali o rapporti commerciali.
Il trattato suscitò diffidenza, in particolare da parte di papa Pio VII, che trovava paradossale la protezione della religione attraverso la firma di sovrani di diverse confessioni cristiane. Inoltre, l'Inghilterra non aderì inizialmente, opponendosi a un'alleanza senza contenuti ben definiti.
Le prime incrinature si manifestarono quando l'Inghilterra si oppose a intervenire contro i moti del 1820-1821 e in Grecia. La crisi definitiva avvenne nel 1830 con la Rivoluzione di Luglio in Francia, quando il re Luigi Filippo si staccò dall'Alleanza.
La guerra di Crimea fornì un'ulteriore incrinatura alla Santa Alleanza, poiché l'Austria si dichiarò neutrale e non supportò la Russia, nonostante l'aiuto ricevuto dallo zar durante la rivoluzione ungherese del 1848.