Concetti Chiave
- La dinastia dei Romanov governa la Russia dal 1584 al 1917, centralizzando il potere e mantenendo una rigida gerarchia sociale con i boiari al vertice.
- Pietro I il Grande introduce un assolutismo rigido, sostituendo la Duma con un consiglio scelto da lui e obbligando i nobili a servire il re per motivi civili e militari.
- Pietro I promuove un programma mercantilista e avvia un processo di occidentalizzazione forzata, imponendo nuovi costumi alla popolazione russa.
- Conquista sbocchi strategici sul Mar Nero e sul Mar Baltico, fondando nel 1703 San Pietroburgo, che diventerà la capitale nel 1715.
- Codifica la condizione dei servi della gleba, un sistema ingiusto e arcaico che persiste in Russia fino alla sua abolizione nel 1861 da Alessandro II.
Indice
L'ascesa della dinastia Romanov
Nel Settecento un'altra potenza si affaccia sullo scenario europeo: la Russia. Dal 1584 sale al potere la dinastia dei Romanov con l'ascesa al trono di Michele Romanov, capostipite della dinastia che governerà il Paese fino al 1917. Michele e gli altri membri della sua dinastia si impegnano a conferire al paese un'organizzazione centralizzata, lasciando sostanzialmente invariata una gerarchia sociale che vedi al vertice i boiari, ovvero la nobiltà terriera, i quali fanno uso, per le loro attività, dei servi della gleba detti mugiki, i quali costituiscono la maggior parte della popolazione.
A segnare le sorti di questo Paese sono anche le guerre tra contadini e cosacchi, un popolo seminomade che rifiuta la russificazione. Se nel Seicento la Russia si estranea dalle vicende europee, con l'indebolimento della Polonia le cose iniziano a cambiare. Con l'ascesa dello zar Pietro I il Grande la Russia si affaccia sulla scena europea.Le riforme di Pietro il Grande
Pietro avvia una serie di manovre volte alla creazione di un rigido assolutismo. Tra esse abbiamo la soppressione della Duma, l'assemblea dei nobili, che viene sostituita con un consiglio da lui scelto. Diventano obbligatori per i nobili lunghi periodi a servizio del re sia per motivi civili che militari. Pietro favorisce gli scambi commerciali e istituisce un programma mercantilista. Lo zar prima di salire al potere è stato in Europa, e perciò ben presto inizia un processo di occidentalizzazione forzata della popolazione, imponendo nuovi costumi come l'obbligo di tagliare la barba e di vestire gli abiti tradizionali occidentali.
Espansione territoriale e San Pietroburgo
Pietro si rende conto che è necessario avere uno sbocco sul mare, per questo combatte e sconfigge la città di Azov, ottenendo così uno sbocco sul Mar Nero. Successivamente si sposta a nord-ovest, verso il Mar Baltico, dove si impegna in una lunga guerra contro la Svezia in cui la riesce a prevalere; ciò permette al Paese di accedere al golfo di Finlandia.
Nel 1703 Pietro fa iniziare la costruzione della città di San Pietroburgo, che dal 1715 diventerà la capitale dell'impero russo.
La condizione dei servi della gleba
Pietro il Grande è il primo zar a codificare con una serie di leggi la condizione dei servi della gleba. Questo servaggio è ormai scomparso in gran parte d'Europa, ma persiste in Europa centrale e nord-orientale, regioni arretrate la cui economia si basa sulla coltivazione cerealicola. I contadini sono legati indissolubilmente ai loro padroni e alla terra, insieme alla quale spesso sono venduti. Queste persone non hanno neanche il diritto di spostamento, e i loro padroni possono decidere anche con chi sposarli. Questo sistema ingiusto sarà spesso alla base di episodi di rivolta, ma la servitù della gleba durerà fino al 1861, quando lo zar Alessandro II la abolirà.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'importanza della dinastia dei Romanov nella storia russa?
- Quali furono le principali riforme di Pietro I il Grande?
- Come ha influenzato Pietro il Grande l'espansione territoriale della Russia?
- Qual era la condizione dei servi della gleba sotto il regno di Pietro il Grande?
La dinastia dei Romanov, salita al potere con Michele Romanov nel 1584, ha governato la Russia fino al 1917, centralizzando l'organizzazione del paese e mantenendo una gerarchia sociale dominata dai boiari.
Pietro I il Grande avviò riforme per creare un rigido assolutismo, tra cui la soppressione della Duma, l'obbligo per i nobili di servire il re, la promozione del commercio e un programma di occidentalizzazione forzata.
Pietro il Grande ha combattuto per ottenere sbocchi sul mare, sconfiggendo Azov per accedere al Mar Nero e prevalendo sulla Svezia per accedere al golfo di Finlandia, fondando San Pietroburgo come nuova capitale.
Pietro il Grande codificò la condizione dei servi della gleba, che erano legati ai loro padroni e alla terra, senza diritti di spostamento, un sistema che durò fino alla sua abolizione nel 1861 da parte di Alessandro II.