Concetti Chiave
- La Russia di Alessandro II affronta la sfida della modernizzazione dopo la sconfitta nella guerra di Crimea, riconoscendo l'importanza dello sviluppo economico e militare.
- Alessandro II avvia numerose riforme, tra cui l'emancipazione dei contadini nel 1861, ma mantiene il suo potere autocratico, affrontando frustrazioni tra i ceti intellettuali.
- Diversi movimenti di opposizione emergono, come il populismo e l'anarchismo, che sfidano l'autoritarismo e la corruzione del governo russo.
- Il periodo vede una crescita demografica e industriale, con lo Stato come principale imprenditore e la fondazione della banca di Stato per gestire investimenti stranieri.
- La politica estera di Alessandro II include alleanze strategiche, come quella con la Prussia di Bismarck, rafforzata durante la repressione della rivolta polacca del 1863.
Indice
La strategia di Bismark
Per la riuscita del progetto prussiano, secondo Bismark, serviva la forza militare e l'azione diplomatica per assicurarsi il consenso delle grandi potenze tra cui la Russia.
La modernizzazione della Russia
La situazione in Russia:
guerra di Crimea:
arretratezza del paese, dolorosa lezione da parte della Turchia più potere occidentale che per ragioni logistiche erano in svantaggio.
La prima guerra moderna, per vincere importante la qualità degli armamenti è da fattori tecnico-organizzativi.
Rapporto sempre più stretto tra sviluppo economico e potenziale bellico (sviluppo industriale e efficenza militare).
Per riguadagnare il tempo perduto la Russia doveva imitare l'occidente ed imboccare la strada della modernizzazione.
Aveva dimostrato l'ingratitudine dell'Austria.
Le riforme di Alessandro II
Tentativo di Alessandro II di riformare la società russa:
Non rinuncio al suo potere autocratico (riforme della società russa, e promuovere l'industrializzazione)
Immensità di territori
Varietà di territori, e per questo l'esercizio di un governo accentrato era molto difficile.
Non disponeva di funzionari competenti e affidabile i, amministrazione dell'impero (incompetente, coretto, inefficiente)
Frustrazione tra i ceti intellettuali dei centri urbani dove maggiori influenza della cultura occidentale, per via dell'autoritarismo, dell'inefficienza, della corruzione.
Affermazione di differenze degli estremismi:
Populismo: in opposizione al modello della società urbana e individualistica d'occidente rivendicava una tradizione russa (contadina e comunitaria), nel cui nome variante del socialismo, Herzen e Cernusevskij
Anarchismo: movimento libertario.
Rifiuto dell'autorità politica e religiosa (Bakunin).
Persecuzione poliziesca, clandestinità.
L'emancipazione dei contadini
Emancipazione dei contadini tra le riforme Alessandro II editto 3.3.1861:
Non più servi della gleba non più legato ad un padrone ma uomo libero.
La legge prevedeva ridistribuzione della terra: per il padrone disponevano del proprio patrimonio fondiario e non avevano più responsabilità legale nei confronti dei comunisti.
Per il contadino onere di pagare la terra concessa, rimanevano legati alla comunità di villaggio (MIR), la quale era responsabile del pagamento delle quote dovute, no condizioni favorevole per sviluppo dell'agricoltura.
Crescita economica e industriale
Crescita demografica e sviluppo industriale:
Abbondanza di manodopera, perché abbandonate le comunità rurali per i centri urbani, e maggior imprenditore è lo Stato.
1860 fondata la banca di Stato, in breve diviene la principale istituzione finanziaria dell'impero, per la raccolta e la distribuzione dei capitali da investimenti stranieri.
Dopo il 1860 a con maggioranza dello sviluppo ferroviario.
Le riforme amministrative e giudiziarie
L'impegno globale di Alessandro II nella modernizzazione del paese:
RIFORME:
dell'amministrazione locale, del sistema giudiziario, dell'esercito, della riduzione dell'analfabetismo, i risultati però non pari alle aspettative (società troppo arretrata).
1864: istituzione del zenstov: assemblee elettive distrettuali che si occupano dell'amministrazione locale (scuole, strade, sanità) autorizzate a riscuotere le imposte.
La rivolta polacca e la diplomazia
Febbraio 1863: nuova e grave rivolta dei centri urbani, territori polacchi appartenenti alla Russia. Opinione pubblica europea dalla parte dei polacchi.
Anche l'Austria per i ribelli, forse perché non voleva urtare i polacchi appartenenti ai suoi territori.
Per BISMARK occasione:
Invio la missione diplomatica per assicurare l'appoggio dello zar.
Invio delle truppe prussiane per la repressione della rivolta polacca:
Amicizia Prussia-Russia (convenzione Alvenslebem)
BISMARK era riuscito ad aggravare il già esistente isolamento diplomatico dell'Austria.
Domande da interrogazione
- Qual era la visione di Bismark per il progetto prussiano e quale ruolo aveva la Russia in esso?
- Quali furono le principali riforme attuate da Alessandro II in Russia?
- Quali furono le conseguenze della guerra di Crimea per la Russia?
- Come reagì la Russia alla rivolta polacca del 1863 e quale fu il ruolo della Prussia?
Bismark riteneva che per il successo del progetto prussiano fossero necessarie la forza militare e l'azione diplomatica per ottenere il consenso delle grandi potenze, inclusa la Russia.
Alessandro II cercò di riformare la società russa senza rinunciare al suo potere autocratico, promuovendo l'industrializzazione, l'emancipazione dei contadini con l'editto del 1861, e riforme nell'amministrazione locale, nel sistema giudiziario e nell'esercito.
La guerra di Crimea evidenziò l'arretratezza della Russia, dimostrando la necessità di modernizzazione per competere con le potenze occidentali, e mise in luce l'ingratitudine dell'Austria.
La Russia affrontò la rivolta polacca del 1863 con l'invio di truppe prussiane per la repressione, rafforzando l'amicizia tra Prussia e Russia e aggravando l'isolamento diplomatico dell'Austria.