Concetti Chiave
- Il sistema politico dell'Impero Russo era un'autocrazia con potere concentrato nelle mani dello zar, sostenuto dall'aristocrazia terriera, la burocrazia imperiale e la Chiesa ortodossa.
- La Russia, scarsamente industrializzata nel 1870, iniziò a svilupparsi grazie a capitali stranieri, con un incremento delle industrie a Mosca e San Pietroburgo all'inizio del Novecento.
- Alla fine del 1800, due correnti ideologiche si diffusero: gli occidentalisti, favorevoli al capitalismo, e gli slavofili, che promuovevano una trasformazione nazionale.
- Nel 1905, la "Domenica di Sangue" portò alla creazione della Duma come risposta alle rivolte, ma lo zar mantenne il potere di veto, limitando l'effettiva rappresentanza popolare.
- La Rivoluzione di Ottobre del 1917, guidata dai bolscevichi di Lenin, portò alla nascita di un nuovo governo con riforme radicali, tra cui la fine della guerra, l'abolizione della proprietà privata e la nazionalizzazione delle banche.
Indice
- Il potere dello zar e l'autocrazia
- La borghesia e i kulaki
- Industrializzazione e ideologie politiche
- Divisione del partito socialista
- La rivoluzione del 1905
- Conseguenze della rivoluzione del 1905
- La prima guerra mondiale e la rivoluzione del 1917
- Il governo provvisorio e i soviet
- Il ritorno di Lenin e le Tesi di Aprile
- La rivoluzione di Ottobre e le riforme
Il potere dello zar e l'autocrazia
Il potere era concentrato nelle mani dello zar, quindi era presente l’autocrazia (potere che si giustifica da se).
I ceti dominanti erano: lo zar, l’aristocrazia terriera, la burocrazia imperiale e la Chiesa ortodossa.
La borghesia e i kulaki
La borghesia era scarsamente sviluppata.
Sono 30 le famiglie che possedevano il 90% delle terre. Nel 1861 lo zar Alessandro II abolì la servitù della gleba e le condizioni dei contadini non migliorarono particolarmente. Infatti non sempre riuscivano mediante il riscatto a pagare le terre. Solo quelli più agiati potevo potevano permetterselo, quindi la maggioranza rimase in condizioni di precarietà. I medi proprietari terrieri vennero chiamati kulaki ( intorno al 1900).Industrializzazione e ideologie politiche
La Russia era scarsamente industrializzate nel 1870. Grazie a capitali stranieri come la Francia e l'Inghilterra nascono le prime industrie a Mosca e San Pietroburgo. La Russia agli inizi del novecento, sviluppò l'industrializzazione, data un’imposizione dello Stato.
Alla fine del 1800 cominciano a diffondersi nell'ideologia politica due correnti di pensiero:
-gli occidentalisti, i quali ritenevano che la russia si sarebbe trasformata, grazie al capitalismo e alla democrazia borghese.
- slavofili, coloro che sostenevano una via nazionale rispetto alla trasformazione e rifiutavano il modello capitalista. I populisti ritenevano che il popolo doveva essere istruito, affermando che la trasformazione sarebbe cominciata dalle campagne,per poi creare comunità agricole. In Russia infatti il 90% della popolazione era formata da contadini. Alcuni populisti erano a favore del terrorismo, infatti nel 1881 alcuni terroristi assassinarono Alessandro II, così salì al potere Nicola II.
-i populisti nel 1900 formarono il partito sociale rivoluzionario: partito sostenuto dai contadini, con l’obbiettivo di realizzare delle comunità agricole
- nel 1898 formarono il partito operaio socialista democratico russo di inspirazione marxista. Rispetto quello rivoluzionario ritenevano essenziale realizzare e il socialismo attraverso la fase della borghese capitalista, che stava alla base della rivoluzione (era molto importante rispettare le fasi già introdotte da Marx). I populisti idealizzavano il mondo contadino e volevano la rivoluzione di esso, mentre i socialdemocratici invece volevano una Rivoluzione che partiva dal proletariato.
Divisione del partito socialista
Nel 1903 questo partito si divise in:
-menscevichi ,cioè la minoranza. Questi volevano creare un partito di massa ed effettuare delle riforme politiche sociali collaborando con la borghesia (capitanati da Martov) ;
- bolscevichi, cioè la maggioranza. Questi volevano creare tra le masse lavoratrici la coscienza rivoluzionaria, quindi rispetto ai menscevichi ritenevano importante un partito di professionisti che guidasse le masse. Costoro puntavano all'abolizione della proprietà privata e alla collettivizzazione dei mezzi di produzione.( capitanata da Lenin)
-Nel 1905 Venne istituito il partito costituzional-democratico anche chiamato partito dei cadetti. Il potere era sempre più dispotico, la cognizione delle masse lavoratrici erano precarie. Questo partito voleva la libertà di stampa e di espressione.
3 rivoluzioni
La rivoluzione del 1905
Nel 1905 ci fu la prima rivoluzione :
La Russia aveva iniziato una guerra contro il Giappone per una questione territoriale, e le condizioni economiche peggiorarono poiché si penalizzavano le masse lavoratrici e contadini. Nel 9 gennaio del 1905 San Pietroburgo 150.000 manifestanti sfilarono , con lo scopo di raggiungere la residenza dello zar (palazzo di inferno di inverno. Erano capitanati da un prete ortodosso pope con lo scopo di presentare una supplica cioè chiedere un aiuto e protezione allo zar. Vennero così uccisi in quel occasione 1000 persone dall'esercito. Questa evoluzione del 9 gennaio viene anche chiamata domenica di sangue.
Conseguenze della rivoluzione del 1905
Conseguenze:
ci furono rivolte in tutta la Russia le quali fecero intimorire lo zar, infatti nel 1905 institui la Duma. Un parlamento / assemblea per venire incontro alle richieste del popolo. Lo zar manteneva il potere di veto sulla Duma. Nel 1905 si forma il primo soviet cioè consiglio di operai in cui i rappresentanti venivano eletti democraticamente. I Soviet erano formati da operai, soldati e contadini , che ne eleggevano i rappresentanti e questi venivano rimossi in qualsiasi momento.
Nel 1906 lo zar cercò di attuare delle riforme per evitare di fusione delle rivolte e affidò a Stolypin , Ministro, di attuare delle riforme. Fu creato un ente statale che con comprava delle terre inutilizzate dai nobili, per poi venderle a basso prezzo ai contadini. Solo una parte di contadini riuscì a comprare queste terre. Nel 1906 si formò la classe dei Kulaki (i contadini in condizioni agiate), gli altri contadini rimasero in una condizione di povertà.
La prima guerra mondiale e la rivoluzione del 1917
Nel 1914 allo scoppio della prima guerra mondiale la Russia si alleò all'intesa. La situazione si aggravò poiché la Russia non riuscì far fronte ai tedeschi e quindi si diffuse il malcontento.
Tra 23 al 25 febbraio del 1917 a San Pietroburgo scoppia una manifestazione di operai, come nel 1905, lo zar diede ordine alle truppe di sparare al popolo, ma i soldati si solidarizzarono con i manifestanti. Lo zar fu costretto ad abdicare e si formò la Repubblica, questo fu un evento fondamentale. Con questa rivoluzione cadde lo zaarismo con Nicola II.
Il governo provvisorio e i soviet
Si formò successivamente la Repubblica con un governo provvisorio guidato dal principe L’vov.
Il governo provvisorio decise di continuare la guerra a fianco all'Inghilterra e la Francia.
Obiettivo: era quello di introdurre delle riforme liberali ed eleggere un'assemblea costituente, per dare alla Russia una costituzione. Questo governo nel corso dei mesi sarà sostenuto da menscevichi e socio rivoluzionari. Come primo ministro fu eletto Kerenskij, il maggiore esponente socio rivoluzionario. Del governo provvisorio aveva sede a Pietro grado. Lo zar allo scoppio della prima guerra mondiale cambio nome da Pietroburgo a Pietro grado, perché così lo rese più russo e meno tedesco. Si sviluppo il potere dei soviet, consigli di soldati, contadini e operai.
Molti storici parlano di dualismo di potere: poiché al potere c’era il governo provvisorio e i soviet sostenuti da menscevichi e socio rivoluzionari , entrambi di sinistra.
All'inizio i bolscevichi erano in esilio, come Lenin, solo dopo il loro ritorno divennero sostenitori dei soviet. erano solo i miei servizi sociali funzionari buono secondo momento anche i bolscevichi . Erano diverse le opinioni sulla guerra ,infatti, il governo provvisorio voleva che la Russia continuasse la guerra per aumentare la sua potenza, inizialmente anche soviet volevano sconfiggere l'Austria e la Germania.
Il ritorno di Lenin e le Tesi di Aprile
Lenin torna in Russia dopo l'esilio in Svizzera, nel 4 aprile del 1917.
I bolscevichi erano stati esiliati perché avevano operato in modo clandestino e quindi erano ricercati.
La Germania favori il rientro di Lenin in Russia, perché egli avrebbe messo fine alla guerra, grazie le sue idee e quindi sarebbe stato un vantaggio per la Germania.
Lenin arriva Pietro grado ed espone le Tesi di Aprile : che avevano un obbiettivo immediato.
-la pace immediata senza annessioni e indennità.
-Distribuzione delle terre ai contadini.
- tutto il potere al soviet.
Nel giugno dello stesso anno si riunisce il primo congresso panrusso dei soviet. Lenin riuscì a conquistare la maggioranza dei soviet . Nel giugno sferrarono un attacco contro l'Austria e la Germania, ma i soldati russi fallirono. I soviet di Pietrogrado impedirono la partenza dei soldati per il fronte.
Si stava instaurando un conflitto tra il governo provvisorio e i soviet bolscevichi che volevano un altro massacro. Lenin fuggì in Finlandia. A fine agosto il tentativo di colpo di Stato venne realizzato dal generale (di destra), che voleva instaurare lo zaarismo. Questo intervento fallisce e viene sventato, grazie all'aiuto de bolscevichi, dal governo provvisorio nel settembre del 1917.
Nel ottobre del 1917 Lenin torna dalla Finlandia e con alcuni bolscevichi vuole organizzare una nuova rivoluzione. Alcuni operai volevano una rivoluzione e cominciarono quindi a formarsi le guardie rosse, un esercito fatto da operai e soldati. Lenin decise di attuare una nuova rivoluzione.
La rivoluzione di Ottobre e le riforme
Nel 24 ottobre 1917 avvenne la Rivoluzione di Ottobre chiamata anche bolscevica. Tra 24 -25 ottobre le guardie rosse assalgono il palazzo d'inverno sede del governo provvisorio. Il 25 conquistarono il governo. Bolscevichi conquistarono il potere e dopo venne organizzato il secondo congresso pan russo dei soviet , nel coro del quale furono prese delle decisioni. Il nuovo governo fu chiamato consiglio dei commissari del popolo.
Le riforme fondamentali furono:
- garantire la pace e quindi la fine della guerra ( pace del 3 marzo del 1918)
- abolire la proprietà privata della terra e disponeva di conseguenza la confisca di grandi proprietà e le terre razionalizzate per consentire ai contadini di coltivare.
-Abolito il lavoro salariato
-nazionalizzate le banche.
Nei mesi successivi:
- viene dichiarata la parità tra uomo e donna ( quindi la donna poteva votare)
-divorzio e aborto venero permessi
- imposta una separazione tra Stato e Chiesa, in questo modo lo chiesa non poteva più interferire sulla vita politica.
-nazionalizzazione delle grandi industrie
Domande da interrogazione
- Qual era la struttura del potere nell'Impero Russo?
- Quali furono le conseguenze dell'abolizione della servitù della gleba nel 1861?
- Come si sviluppò l'industrializzazione in Russia?
- Quali furono le principali correnti politiche alla fine del 1800 in Russia?
- Quali furono le riforme attuate dai bolscevichi dopo la Rivoluzione di Ottobre del 1917?
Il potere era concentrato nelle mani dello zar, sostenuto dall'aristocrazia terriera, dalla burocrazia imperiale e dalla Chiesa ortodossa, con una borghesia scarsamente sviluppata.
Le condizioni dei contadini non migliorarono significativamente, poiché molti non riuscivano a riscattare le terre, lasciando la maggioranza in condizioni di precarietà.
L'industrializzazione iniziò nel 1870 grazie a capitali stranieri, con la nascita delle prime industrie a Mosca e San Pietroburgo, e si sviluppò ulteriormente agli inizi del Novecento sotto l'imposizione dello Stato.
Le principali correnti erano gli occidentalisti, che sostenevano il capitalismo e la democrazia borghese, e gli slavofili, che rifiutavano il modello capitalista e promuovevano una via nazionale.
I bolscevichi abolirono la proprietà privata della terra, nazionalizzarono le banche e le grandi industrie, garantirono la parità tra uomo e donna, permisero il divorzio e l'aborto, e separarono Stato e Chiesa.