Concetti Chiave
- La Russia cercava di modernizzarsi, ma i contadini continuavano a vivere in condizioni precarie nonostante l'abolizione della servitù della gleba nel 1861.
- Sono emersi vari partiti di opposizione allo zar, tra cui i costituzionali-democratici, i social rivoluzionari e il Partito Operaio Socialdemocratico Russo, quest'ultimo diviso tra bolscevichi e menscevichi.
- La rivoluzione del 1905 portò alla creazione della Duma, anche se lo zar ne limitò subito i poteri, e il tentativo di Stolypin di riformare l'agricoltura peggiorò la situazione dei contadini.
- Durante la Prima Guerra Mondiale, l'abdicazione dello zar Nicola II avvenne a seguito di una rivoluzione che portò a un governo provvisorio e al soviet di Pietrogrado.
- Le Tesi di Aprile di Lenin delineavano un passaggio dal potere borghese al proletariato, portando infine alla presa di potere bolscevica e alla dissoluzione dell'assemblea costituente a favore dei soviet.
TRA ARRETRATEZZA E MODERNIZZAZIONE, GLI OBBIETTIVI DELLA LOTTA POLITICA, 1905, STOLYPIN
Indice
Arretratezza e modernizzazione in Russia
Il malcontento nasceva dalla profonda arretratezza della Russia, che tentava in ogni modo di modernizzarsi, a cominciare dal 1861, con l’abolizione della servitù della gleba (Il servo della gleba era colui che apparteneva alla terra, veniva venduto insieme alla terra, con l’abolizione della servitù della gleba vennero così affrancati milioni di contadini). Questo portò a un incremento delle esportazioni di cereali ma comunque il problema della terra persisteva, i contadini vivevano in condizioni miserabili, in case di legno con piccoli appezzamenti di terreno, mentre i grandi proprietari terrieri e i contadini agiati, i laki, avevano circa il 40% del terreno. Anche quei pochi operai che stavano per nascere erano scontenti, poiché mancava una mentalità imprenditoriale, e le industrie erano poche, Vitte vuole che la Russia diventi la serra del capitalismo (luogo protetto in cui ci fosse un processo accelerato per produrre tutto ciò che finora non si era ancora prodotto, proponendo salari bassi per incrementare la capitalizzazione.
Partiti di opposizione e rivoluzione del 1905
Si crearono partiti di opposizione al carattere autocratico dello zar:
• Partito costituzionale - democratico, liberale, che vuole una soluzione graduale alla Russia bigotta, vuole una formazione del parlamento elettivo.
• Partito social rivoluzionario, vuole la distribuzione delle terre ai contadini, conferendo loro diritti.
• Partito operaio socialdemocratico russo (POSDR), vuole lo sviluppo del capitalismo industriale, dunque la classe operaia con bassi salari si sostituisce alla borghesia senza l’appoggio dei contadini che sono più conservatori. Questo partito si divide in: Bolscevichi, rivoluzionari, con Lenin, che vogliono la rivoluzione socialista, e i Menscevichi, più moderati, che credono nell’organizzazione di massa, e puntano su una rivoluzione antizarista, democratico - borghese.
Una prima grande rivoluzione fu nel 1905, dove nella guerra contro il Giappone la marina zarista perdeva, dunque a San Pietroburgo uno sciopero operaio chiedeva un miglioramento delle condizioni dei lavoratori e un’assemblea costituente. Fu repressa nella “domenica di sangue”, quest’azione fece unire tutti i partiti d’opposizione per chiedere uno stato democratico, così lo zar concede l’istituzione di un parlamento, la duma, ma temendo poi che le richieste del popolo divenissero pretese, limita i poteri della duma. Si instaurò il soviet dei lavoratori, anche se ebbe breve vita.
Riforma agraria di Stolypin
Il primo ministro Stolypin attuò una riforma agraria, le terre che appartenevano ai mir, comunità di villaggio in cui il contadino veniva retribuito per il lavoro svolto, vennero divise in piccoli appezzamenti per favorire la nascita di una proprietà contadina, ma l’effetto fu quello di peggiorare la situazione, i contadini non avevano mezzi per migliorare le terre assegnate così dovettero rivendere ai grandi proprietari terrieri le loro terre a un prezzo più basso di quanto avessero pagato per acquistarle, favorendo così l’arricchimento della borghesia agraria, i kulaki. I contadini così cercavano lavoro nelle industrie, ma non ne erano così tante da occuparli tutti, per questo si verificò disoccupazione e malcontento.
LA CADUTA DEGLI ZAR, RIPERCUSSIONI DELLA GUERRA, RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO, TESI DI APRILE
Caduta degli zar e rivoluzione di febbraio
Nei primi tre anni di guerra vi fu un enorme perdita di uomini, non c’erano strategie nelle battaglie, mancavano i beni di prima necessità per la popolazione, vivevano in condizioni misere, perciò andavano incontro a scioperi, il governo sciolse tutti i poteri della duma. A Pietrogrado vi fu la rivoluzione che portò all’abdicazione dello zar Nicola II. Furono creati: un governo provvisorio e il soviet di Pietrogrado. Il governo provvisorio voleva proseguire la guerra e formare un’ Assemblea costituente, per eleggere con suffragio universale. Diversamente il soviet voleva la pace immediata, e una ridistribuzione delle terre. Nella prima conferenza dei soviet fu approvata la proposta di Stalin di appoggiare il governo provvisorio così da soddisfare operai e contadini.
Tesi di aprile e rivoluzione bolscevica
Lenin vuole invece una rivoluzione socialista, essendo bolscevica, così egli lesse per la prima volta le “Tesi di aprile”. Il nucleo centrale del suo pensiero era contenuto nella seconda tesi, in cui afferma che è il momento di passare dal potere della borghesia al proletariato. Inoltre voleva eliminare il dualismo di potere fra il governo provvisorio e i soviet.
Dopo l’insuccesso di Galizia vi fu un'insurrezione di soldati e marinai che costrinse i bolscevichi all’esilio. Ogni tentativo di repressione falliva, e intanto saliva sempre più l’inflazione, nell’elezione, per il soviet di Mosca, i bolscevichi conquistano la maggioranza. Venne scelta la soluzione rivoluzionaria, rovesciare Kerenskij impadronendosi del potere, fu eletto per la prima volta un ufficio politico, avente scelte politiche e operative di cui facevano parte la maggior parte dei soviet, l’unico punto di riferimento politico. I rivoluzionari si impadronirono dei punti strategici per il controllo della città che fu in poche ore nelle loro mani. Sciolto il governo provvisorio venne instaurato il Consiglio dei commissari del popolo. I rivoluzionari volevano la pace, nazionalizzare le terre per distribuirle ai contadini, riconoscere uguali diritti a tutti i popoli della Russia. Quando si votò per l’assemblea costituente i bolscevichi si trovarono in minoranza , così sciolgono l’assemblea riconoscendo sovranità solo ai soviet.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali del malcontento in Russia prima della rivoluzione del 1905?
- Quali erano gli obiettivi dei diversi partiti di opposizione al regime zarista?
- Quali furono le conseguenze della rivoluzione del 1905?
- Cosa accadde durante la rivoluzione di febbraio e quali furono le posizioni di Lenin?
- Come si concluse la presa di potere da parte dei bolscevichi?
Il malcontento derivava dalla profonda arretratezza della Russia e dalle condizioni miserabili in cui vivevano i contadini, nonostante l'abolizione della servitù della gleba e i tentativi di modernizzazione.
I partiti di opposizione avevano obiettivi diversi: il Partito costituzionale-democratico voleva una soluzione graduale e un parlamento elettivo, il Partito social rivoluzionario voleva la distribuzione delle terre ai contadini, e il POSDR, diviso in Bolscevichi e Menscevichi, puntava rispettivamente a una rivoluzione socialista e a una rivoluzione antizarista democratico-borghese.
La rivoluzione del 1905 portò alla concessione di un parlamento, la duma, da parte dello zar, ma con poteri limitati. Fu instaurato il soviet dei lavoratori, che ebbe breve vita, e Stolypin attuò una riforma agraria che peggiorò la situazione dei contadini.
Durante la rivoluzione di febbraio, lo zar Nicola II abdicò e furono creati un governo provvisorio e il soviet di Pietrogrado. Lenin, con le "Tesi di aprile", propose di passare dal potere della borghesia al proletariato e di eliminare il dualismo di potere tra governo provvisorio e soviet.
I bolscevichi, dopo aver conquistato la maggioranza nel soviet di Mosca, rovesciarono Kerenskij e instaurarono il Consiglio dei commissari del popolo, sciogliendo il governo provvisorio e riconoscendo sovranità solo ai soviet.