Concetti Chiave
- All'inizio del '900, la Russia era un paese arretrato con un settore industriale limitato e una società dominata dalla nobiltà feudale.
- Nonostante l'arretratezza economica, la Russia possedeva una cultura artistica e letteraria ricca e una politica avanzata con partiti rivoluzionari.
- I principali partiti politici includevano il partito social-democratico, social-rivoluzionario e populista, tutti con obiettivi di progresso sociale.
- Nel 1903, durante il Congresso del partito socialdemocratico, emerse un dibattito sulla necessità di passare attraverso il capitalismo per raggiungere il socialismo.
- I bolscevichi, guidati da Lenin, sostenevano l'idea di raggiungere direttamente il socialismo, mentre i menscevichi seguivano l'analisi marxiana.
Le premesse della rivoluzione russa
Le premesse alla base della rivoluzione russa furono:
Agli inizi del '900 la Russia era ancora il paese più arretrato: possedeva un settore industriale ancora in fase iniziale -e quindi limitato solo ad un numero ristretto di centri urbani- e per lo più frutto di investimenti europei, mancava di infrastrutture e possedevano un assetto sociale ancora molto arretrato in quanto mancava di una classe borghese poiché la maggior parte della popolazione era contadina mentre un ristretto numero di persone apparteneva alla nobiltà feudale.
Nonostante questo possedeva una cultura, sia dal punto di vista artistico sia letterario, estremamente ricco e una politica molto avanzata in quanto numerosi partiti coltivavano disegni rivoluzionari e culturalmente avanzati. I principali partiti, fra cui non ve ne era alcuno reazionario, in Russia era: il partito social-democratico (un partito socialista e rivoluzionario che intendeva che aveva come obbiettivo l'introduzione di una costituzione), il partito social-rivoluzionario (di ispirazione anarchica), e il partito populista (il cui obbiettivo era far progredire la Russia dal punto di vista sociale e dei diritti pur mantenendo inalterata l'identità e la tradizione russa).La divisione tra bolscevichi e menscevichi
Nel 1903 durante il Congresso del partito socialdemocratico i partecipanti si domandarono se fosse necessario transitare, così come aveva detto Marx, attraverso il capitalismo e la borghesia per giungere, per collasso dello stesso capitalismo, ad un regime socialista o se fosse possibile evitare i passaggi intermedi: i bolscevichi, che costituivano la maggioranza, ritennero possibile raggiunge direttamente il socialismo mentre i menscevichi concordavano con Marx. Fra loro un importante elemento di spicco era costituito da Lenin il quale fu però costretto all'esilio; rifugiatosi in Svizzera teorizzò la dittatura del proletaria, ossia una dittatura di intellettuali rivoluzionari che agissero in nome del popolo.
Domande da interrogazione
- Quali erano le condizioni socio-economiche della Russia agli inizi del '900?
- Quali erano i principali partiti politici in Russia prima della rivoluzione?
- Qual era la principale differenza tra bolscevichi e menscevichi?
La Russia era il paese più arretrato, con un settore industriale limitato e una mancanza di infrastrutture. La società era principalmente contadina, con una ristretta nobiltà feudale e senza una classe borghese significativa.
I principali partiti erano il partito social-democratico, il partito social-rivoluzionario e il partito populista, tutti con obiettivi rivoluzionari e nessuno di natura reazionaria.
La principale differenza era che i bolscevichi volevano raggiungere direttamente il socialismo senza passare per il capitalismo, mentre i menscevichi concordavano con Marx sulla necessità di passare attraverso il capitalismo.