Concetti Chiave
- Lenin orchestrò l'assalto al Palazzo d'inverno il 24-25 ottobre per garantire il supporto dell'assemblea dei soviet al colpo di stato bolscevico.
- Il nuovo governo dei commissari del popolo introdusse riforme radicali come la pace, la nazionalizzazione delle imprese e la riforma agraria.
- Le riforme sociali portarono all'eliminazione delle disuguaglianze di genere e all'abolizione temporanea della pena di morte.
- Il partito bolscevico di Lenin chiuse l'assemblea costituente, dichiarandola non rappresentativa del proletariato.
- Le azioni di Lenin portarono a una guerra civile in Russia, con le potenze internazionali che sostenevano le forze controrivoluzionarie.
Indice
- Il ritorno di Lenin
- L'assalto al Palazzo d'inverno
- La reazione dei delegati contrari
- I primi decreti del nuovo governo
- La trasformazione della Russia
- Le elezioni dell'assemblea costituente
- La chiusura dell'assemblea costituente
- La dittatura del partito bolscevico
- La reazione internazionale e la guerra civile
Il ritorno di Lenin
Lenin, tornato nuovamente in Russia, decise che era arrivato il momento di agire. Si accordò dunque per un intervento armato nella notte tra il 24 e il 25 ottobre.
I bolscevichi quindi stabilirono di assaltare in quella notte il Palazzo d’inverno, che in quel momento era la sede del governo.L'assalto al Palazzo d'inverno
Quelle giornate non erano infatti casuali in quanto il giorno dopo si doveva tenere il congresso dei soviet, quindi Lenin voleva che il Congresso ratificasse il giorno dopo l’avvenuto colpo di stato.
Così avvenne, infatti ci fu l’assalto al Palazzo d’inverno, non ci fu bisogno neanche di combattere troppo perché ci furono solo 15 morti e il giorno dopo i Bolscevichi si presentarono di fronte all’assemblea dei soviet.
La reazione dei delegati contrari
A quel punto però i delegati che erano contrari al colpo di stato (ad esempio i social rivoluzionari e i Menscevichi), decisero in segno di protesta, di abbandonare l’assemblea. Fu però una mossa sbagliata perché l’assemblea rimase nelle mani dei Bolscevichi che appunto appoggiavano Lenin, e quindi l’assemblea ratificò l’avvenuto colpo di stato.
I primi decreti del nuovo governo
Subito dopo si costituì un nuovo governo dei commissari del popolo e si partì con i primi atti, decreti:
•Pace (la popolazione infatti richiedeva proprio di uscire dalla guerra);
•Nazionalizzazione delle imprese in base alla teoria di Marx, e quindi l’eliminazione della proprietà privata, però siamo ancora nella prima fase (dittatura del proletariato), in realtà queste industrie vengono acquisite dallo Stato, quindi non è che si elimina la proprietà privata ma semplicemente tutta la proprietà va a finire nelle mani dello stato, governato dunque dal partito bolscevico;
•L’eliminazione della proprietà privata nelle campagne, quindi quella riforma agraria che i contadini chiedevano perché la terra era distribuita in modo iniquo.
Insieme a questi atti, ci fu anche una serie di altri decreti che eliminava le ineguaglianze tra la popolazione, e richiedeva quindi parità di diritti non solo all’interno della popolazione maschile, ma comprendendo anche il genere femminile.
La trasformazione della Russia
Nell'immediato venne abolita anche la pena di morte che fu però reintrodotta subito dopo perché la situazione precipitò notevolmente.
Quindi la Russia, nel giro di pochissimi giorni, passò da un’organizzazione di tipo feudale (con la servitù della gleba, il latifondo, l’autocrazia dello Zar) a essere uno dei paesi più avanzati dal punto di vista delle norme sociali.
Le elezioni dell'assemblea costituente
Questo “sogno” durò però pochissimo perché a novembre era stata già programmata dal governo precedente una giornata elettorale per la nomina dell’assemblea costituente, infatti la Russia si era trasformata da una monarchia a una repubblica, quindi bisognava scrivere la costituzione e quindi eleggere l’assemblea costituente.
Lenin, in quel momento, non si sentì in grado di cancellare quella data (infatti era appena avvenuto il colpo di stato), quindi le elezioni per l’assemblea costituente avvennero.
Il problema era che le elezioni furono vinte dai social rivoluzionari, essi erano moderati e soprattutto facevano leva sui contadini, avevano i propri militanti tra i contadini, che erano la maggior parte della popolazione russa.
La chiusura dell'assemblea costituente
Lenin fece riunire per il primo giorno la nuova assemblea costituente, dopodiché la fece chiudere utilizzando l’esercito, avanzando come scusa che l’assemblea costituente non era rappresentativa della reale volontà del proletariato, perché esso era ancora influenzato da anni di storia precedente, quindi aveva ancora una mentalità di tipo borghese e non aveva passato quella lunga fase di dittatura di proletariato che secondo Marx serviva anche a vivere all’interno di una società senza classi.
Dato che i socialrivoluzionari non avevano gestione della propria reale volontà, ci doveva dunque pensare il partito bolscevico che avrebbe risolto la situazione.
La dittatura del partito bolscevico
Nel giro di pochi giorni, quello che doveva essere un sogno utopico e portare all’estinzione dello Stato si trasformò nella dittatura di un solo partito, che era il partito bolscevico.
La reazione internazionale e la guerra civile
La situazione però precipitò per una serie di motivi:
innanzitutto perché in realtà il partito bolscevico di Lenin non rappresentava per nulla la maggioranza del paese, rappresentava anzi la minoranza, ma anche perché le decisioni di Lenin provocarono l’immediata reazione di tutte le potenze a livello internazionale, questo perché Lenin decise di uscire dalla guerra e la pace fu firmata soltanto il 3 marzo 1918, ma la volontà di uscire dalla guerra fu chiara fin da subito, dunque molte potenze a livello internazionale decisero di agire contro la Russia andando a sostenere le armate contro rivoluzionarie, infatti molti ufficiali fedeli allo Zar avevano dato vita ad armate bianche che andarono a scatenare una guerra civile in Russia.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo di Lenin nella Rivoluzione d'ottobre?
- Perché le giornate del 24 e 25 ottobre sono state scelte per l'assalto?
- Quali furono le prime azioni del nuovo governo dei commissari del popolo?
- Come ha reagito Lenin alle elezioni per l'assemblea costituente?
- Quali furono le conseguenze internazionali delle decisioni di Lenin?
Lenin ha deciso di agire e ha pianificato un intervento armato per assaltare il Palazzo d'inverno, sede del governo, nella notte tra il 24 e il 25 ottobre.
Queste giornate sono state scelte perché il giorno successivo si sarebbe tenuto il congresso dei soviet, e Lenin voleva che il Congresso ratificasse il colpo di stato.
Il nuovo governo ha emanato decreti per la pace, la nazionalizzazione delle imprese, l'eliminazione della proprietà privata nelle campagne e l'uguaglianza dei diritti.
Lenin ha permesso le elezioni, ma quando i social rivoluzionari hanno vinto, ha chiuso l'assemblea costituente con l'esercito, sostenendo che non rappresentava la volontà del proletariato.
Le decisioni di Lenin, come l'uscita dalla guerra, hanno provocato reazioni internazionali, con molte potenze che hanno sostenuto le armate contro rivoluzionarie, scatenando una guerra civile in Russia.