Concetti Chiave
- La Confederazione germanica, creata dal congresso di Vienna, non era uno stato confederale vero e proprio, avendo una Dieta con poteri molto limitati.
- Un movimento liberale tedesco, seppur debole, chiedeva riforme costituzionali e l'unificazione della Germania.
- Nel marzo 1848, le proteste in Germania portarono alla creazione di un'Assemblea nazionale a Francoforte per discutere la costituzione di uno stato tedesco unitario.
- L'Assemblea si divise tra il progetto "grande tedesco" che includeva l'Austria e il "piccolo tedesco" che la escludeva, ma la proposta fu respinta dal re di Prussia.
- Le rivoluzioni del 1848 nell'impero asburgico furono alimentate dall'aspirazione all'indipendenza, ma furono soffocate grazie all'uso del forte esercito imperiale.
Indice
Insurrezione di Parigi
Il 23 giugno il popolo di Parigi insorse in una sollevazione operaia e popolare, che fu però soffocata nel sangue e a cui seguirono il divieto di associazione e di libertà di stampa.
Confederazione germanica e movimento liberale
La Confederazione germanica creata dal congresso di Vienna non era un vero e proprio stato confederale. Infatti, la Dieta di Francoforte, cioè l'assemblea dei rappresentanti dei 39 stati membri, aveva poteri molto limitati: non poteva disporre di un esercito confederale e non poteva imporre le proprie deliberazioni ai governi dei singoli stati. Per contro, si era formato nei territori tedeschi un movimento liberale che chiedeva una riforma costituzionale e l'unificazione della Germania. Si trattava però di un movimento piuttosto debole, com'era debole la borghesia tedesca.
Agitazioni in Germania
Alla notizia dell'insurrezione di Parigi, nel marzo del 1848, agitazioni e proteste si estesero a tutta la Germania. I sovrani furono costretti a consentire l'elezione di un'Assemblea nazionale, che si riunì a Francoforte per elaborare la Costituzione del futuro stato tedesco unitario. L'Assemblea si divise al proprio interno su due progetti, "grande tedesco" e "piccolo tedesco", ossia rispettivamente tra la proposta che voleva includere nella nazione tedesca il potente stato dell'Austria e quella che ne voleva l'esclusione. Dopo lunghe discussioni prevalse la seconda ipotesi e l'assemblea offrì la corona del futuro stato al re di Prussia Federico Guglielmo IV, che la rifiutò, sia per non irritare Vienna, sia perché respingeva l'idea di un'investitura regale proveniente dal popolo: Federico Guglielmo avrebbe accettato solo l'investitura derivante dal voto unanime dei principi. L'Assemblea si trovò, così, senza prospettive e priva dell'appoggio delle masse popolari, che non avevano rappresentanti al suo interno. Il 18 giugno fu sciolta con la forza, mentre in tutti gli stati tedeschi ritornavano al potere gli antichi regimi.
Rivoluzioni nell'impero asburgico
Nell'impero degli Asburgo le rivoluzioni furono animate dall'aspirazione all'indipendenza. La scintilla scoppiò a Vienna il 13 marzo 1848: un'insurrezione popolare guidata da professori e studenti costrinse l'imperatore Ferdinando I a licenziare Metternich. La rivolta dilagò in tutto l'impero: insorse Budapest, e il parlamento ungherese proclamò l'autonomia da Vienna.
L'impero non crollò perchè contava su un forte esercito e seppe approfittare delle divisioni esistenti tra le diverse nazionalità. Le truppe austriache e croate invasero l'Ungheria, mentre il generale Radetzky riconquistava il Lombardo-Veneto. Nel dicembre 1848 il debole imperatore Ferdinando I dovette abdicare in favore del nipote Francesco Giuseppe.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali delle rivoluzioni del 1848 nella Confederazione germanica?
- Quali furono le divisioni all'interno dell'Assemblea nazionale tedesca del 1848?
- Come reagì l'impero degli Asburgo alle rivoluzioni del 1848?
Le rivoluzioni furono innescate dall'insurrezione di Parigi e alimentate dal desiderio di riforma costituzionale e unificazione della Germania, sostenute da un movimento liberale e dalla debole borghesia tedesca.
L'Assemblea si divise tra il progetto "grande tedesco", che includeva l'Austria, e il "piccolo tedesco", che la escludeva. Prevalse la seconda ipotesi, ma la corona offerta al re di Prussia fu rifiutata, portando alla dissoluzione dell'Assemblea.
L'impero, pur affrontando insurrezioni a Vienna e Budapest, riuscì a mantenere il controllo grazie a un forte esercito e alle divisioni tra le nazionalità, riconquistando territori e vedendo l'abdicazione di Ferdinando I a favore di Francesco Giuseppe.