Concetti Chiave
- La rivoluzione industriale ebbe inizio in Inghilterra nel tardo Settecento, segnando il passaggio dalla produzione artigianale a quella industriale.
- I fattori principali che permisero la rivoluzione furono la disponibilità di capitali, energia e un contesto politico avanzato e stabile.
- L'energia idrica inizialmente utilizzata fu presto sostituita dal carbone, abbondante in Inghilterra, che alimentò lo sviluppo delle fabbriche.
- Il fenomeno portò a significativi cambiamenti sociali, come l'urbanizzazione e la nascita del proletariato, composto da lavoratori con bassi salari e condizioni di lavoro precarie.
- Il mito del "Self Made Man" emerse, celebrando l'idea che l'individuo potesse arricchirsi con le proprie capacità e iniziativa personale.
Indice
Origini della rivoluzione industriale
La rivoluzione industriale si sviluppò in Inghilterra verso la fin del Settecento. Quando parliamo di industria facciamo riferimento ad un'attività economica che produce beni o servizi attraverso un processo di trasformazione delle materie prime. Nell'antichità e nel Medioevo non si parlava ancora di industrie, piuttosto il lavoro era svolto dagli artigiani che lavoravano a mano tutti i prodotti. Con il passare del tempo assistiamo allo sviluppo delle botteghe artigiane che porta alla nascita della manifattura. Gli operai passano all'utilizzo di macchine artigianali messe in moto dalla forza umana.
Fattori della rivoluzione industriale
Dall'Inghilterra si avvia la Rivoluzione industriale. I fattori per cui si arriva a questa rivoluzione sono 3:
- disponibilità di capitali, denaro. Il nuovo sistema di produzione richiedeva capitali da investire. Bisognava costruire nuove macchine, metterle a punto, acquisirne più di una e raggrupparle nelle fabbriche, pagare le materie prime e gli operai. Tutto ciò richiedeva molto denaro e gli imprenditori inglese ne disponevano in grandi quantità, grazie alle precedenti innovazioni in ambito agricolo e grazie ai commerci internazionali.
-Disponibilità di energia. L'uomo iniziò a capire che le macchine dovevano funzionare con l'energia e non con la forza dell'uomo. La prima fonte di energia utilizzata fu l'acqua; per tale motivo le prime fabbriche inglese nacquero lungo i corsi d'acqua. Tuttavia era troppo riduttivo utilizzare la forza della corrente di un corso d'acqua, e quindi viene individuata un'altra fonte di energia: il carbone, che in Inghilterra era abbondante.
-l'Inghilterra in questo periodo era una paese avanzato politicamente e garantiva ai cittadini le libertà fondamentali, inoltre contava su una classe dirigente efficiente per la guida delle industrie.
Conseguenze sociali della rivoluzione
Il diffondersi delle fabbriche portò però alla cosiddetta questione sociale, ossia ad una serie di mutamenti sociali. Tra questi mutamenti:
-Popolamento dei centri urbani: la maggior parte dei cittadini abbandonano le campagne per recarsi nei centri urbani in cerca di lavoro
-Nascita di una nuova classe sociale: il proletariato. Indica la classe sociale con un reddito minimo. Gli operai erano costretti a lavorare 12-13 ore al giorno per tutta la settimana in ambienti malsani e sporchi. Il salario era bassissimo e si assisteva anche a fenomeni di sfruttamento femminile e minorile.
- Intorno alle fabbriche nascevano quartieri popolati da questi operai. Si trattava di quartieri dormitori, senza energia e con scarsa igiene. Tra questi quartieri troviamo città come Manchester
-Nasce il mito del Safe Made Man: l'uomo grazie alle sue capacità riesce ad arricchirsi senza dipendere dagli altri e crea un proprio lavoro.
Domande da interrogazione
- Quali sono i fattori principali che hanno portato alla Rivoluzione industriale in Inghilterra?
- Quali furono le conseguenze sociali del diffondersi delle fabbriche durante la Rivoluzione industriale?
- Come veniva utilizzata l'energia nelle prime fabbriche inglesi?
- Quali erano le condizioni di lavoro degli operai durante la Rivoluzione industriale?
I fattori principali sono la disponibilità di capitali, la disponibilità di energia e un contesto politico avanzato che garantiva libertà fondamentali e una classe dirigente efficiente.
Le conseguenze sociali includono il popolamento dei centri urbani, la nascita del proletariato, la creazione di quartieri operai malsani e il fenomeno del Safe Made Man.
Le prime fabbriche inglesi utilizzavano l'energia dell'acqua, ma successivamente si passò all'uso del carbone, che era abbondante in Inghilterra.
Gli operai lavoravano 12-13 ore al giorno in ambienti malsani e sporchi, con salari bassissimi, e vi erano fenomeni di sfruttamento femminile e minorile.