Concetti Chiave
- L'Assemblea Legislativa del 1791, nata da una Costituzione già compromessa, affronta l'opposizione dei sovrani europei che mirano alla restaurazione della monarchia francese.
- Il 1792 segna l'inizio di una guerra contro Austria e Prussia, che vede inizialmente la Francia in difficoltà fino alla vittoria al Miracolo di Valmy e la proclamazione della Repubblica.
- Durante il periodo del Terrore, i Giacobini impongono una dittatura caratterizzata da esecuzioni sommarie e riforme estreme, culminando nell'adozione di un nuovo calendario laico.
- Il Direttorio, nato dopo il regime del Terrore, promuove l'espansione territoriale sotto la guida di Napoleone, raggiungendo il successo in Italia e firmando il Trattato di Campoformio con l'Austria.
- Napoleone, dopo il colpo di stato del 1799, instaura il Consolato, rafforza il potere centrale e introduce il Codice Napoleonico, un modello legale che influenza l'Europa per decenni.
Indice
- L'assemblea legislativa del 1791
- Discussioni di guerra e documenti
- Dichiarazione di guerra e sconfitte
- Assalto al palazzo e nuova repubblica
- La convenzione e la questione del re
- Condanna di Luigi XVI e reazioni
- Guerre e ribellioni interne
- Crisi economica e calmiere dei prezzi
- Dittatura giacobina e terrore
- Termidoro e nuova costituzione
- Espansione napoleonica e trattati
- Campagna d'Egitto e coalizioni
- Consolato e codice napoleonico
- Conflitti con la Gran Bretagna
- Invasione della Russia e disfatta
- Congresso di Vienna e Waterloo
L'assemblea legislativa del 1791
L'Assemblea Legislativa del 1791 è figlia di una Costituzione già morta poiché il re è fuggito, cacciato per la sua impopolarità durante la Rivoluzione Francese.
Ciononostante, i rivoluzionari non ottennero mai l'unanimità in Francia.Discussioni di guerra e documenti
L'assemblea discute immediatamente dei pro e contro di una guerra contro le nazioni opposte alla Rivoluzione. Con la dichiarazione di Pillnitz, infatti, si era resa evidente l'opposizione dei sovrani d'Europa alla caduta del regime e degli aristocratici francesi, puntando ad una restaurazione armata della vecchia Francia. Si scoprì successivamente grazie a dei documenti scambiati tra re e nobili antirivoluzionari nel 1792, che lo stesso sovrano francese desiderava una guerra così da poter abbattere dall'interno gli anarchici rivoluzionari e contemporaneamente indebolire gli altri Stati europei.
Dichiarazione di guerra e sconfitte
Nell'aprile del 1792 si decide di dichiarare guerra ad Austria e Prussia. I francesi subiscono pesanti sconfitte a causa della corruzione degli aristocratici in testa ai battaglioni. La rivoluzione sembra giungere a termine: in estate, la Prussia minaccia di distruggere Parigi e quindi la Francia comincia ad accettare veri volontari francesi, i “federali” di Marsiglia ( che canto, appunto, La Marsigliese).
Assalto al palazzo e nuova repubblica
Il 10 agosto, il popolo francese, guidato dai sanculotti (ceto parigino popolare medio-basso costituito da piccoli artigiani e salariati), assaltano Il palazzo regio ed arrestano la famiglia reale: si forma quindi un nuovo governo.
A settembre, i francesi sconfiggono le truppe prussiane ed austriache nel Miracolo di Valmy, avanzando sempre di più e conquistando nuovi territori nei mesi successivi. Il 21 dello stesso mese viene istituito viene proclamata la Repubblica in seguito alla formazione con elezioni a suffragio universale maschile di un'Assemblea Costituente.
La convenzione e la questione del re
La Convenzione (il Parlamento francese) si compone principalmente di destra e sinistra: la prima era composta solo dal Girondini, repubblicani moderati; la seconda da Giacobini e montiglieri, rappresentanti delle classi popolari e desiderosi di riforme sociali che attenuassero la povertà.
Condanna di Luigi XVI e reazioni
La questione più urgente di cui discutere era che cosa fare di Luigi XVI: i Giacobini lo consideravano un traditore della Patria mentre Girondini credevano che la morte del re avrebbe portato soltanto ad una violenta reazione estera. Con la scoperta dei documenti del 1792 (vedi paragrafo precedente), fu condannato alla ghigliottina nel gennaio dell’anno successivo.
Guerre e ribellioni interne
Questo atto viene condannato da tutte le corti europee. La Francia decide però di giocare d'anticipo dichiarando guerra prima all'Inghilterra e poi all'Olanda, Spagna e paesi italiani.
Inizialmente, la Francia è costretta ad arretrare perdendo parte dei territori che aveva precedentemente conquistato. Per potenziare l'esercito, viene indetta la leva obbligatoria, fortemente contrastata in Vandea, zona culturalmente arretrata, rurale e molto clericale che vide questo come un sopruso dei Borghesi di città contro i contadini. La ribellione fu molto sanguinosa e durò molti mesi. A questa si aggiunse la rivolta federalista da parte delle maggiori città contro l'eccessivo accentramento Parigino. Entrambe vennero domate entro la fine del 1793.
Crisi economica e calmiere dei prezzi
I girondini vengono accusati di essere responsabili della crisi economica che vedeva un costante aumento dei prezzi e una diminuzione del potere d'acquisto. Intanto, i Giacobini si alleano con la Palude (una minoranza politica né di destra né di sinistra, piuttosto centrale), diventando la nuova maggioranza. Decidono di attuare il “calmiere dei prezzi”, cioè porre un prezzo massimo a farine e cereali.
La disfatta del Girondini avverrà all'indomani della rivolta ed occupazione della Convenzione da parte del Popolo e dei sanculotti. Nonostante il massacro dei Girondini, viene comunque attuato il loro progetto di Costituzione: si sancisce la libertà, l'uguaglianza, il diritto al lavoro, all'assistenza, all'insurrezione contro i governi ingiusti ed allo studio. Si aggiunse successivamente il suffragio universale ed il potere legislativo divenne quello dominante.
Dittatura giacobina e terrore
A causa della disastrosa situazione in cui si trovava la Francia, la Costituzione venne ritardata e al suo posto venne attuata una vera e propria dittatura da parte dei Giacobini. E’ il
I Giacobini esercitavano il loro potere per mezzo di un tribunale responsabile di centinaia di morti nel corso dell'ultimo periodo della rivoluzione. Robespierre affermò “il governo della virtù doveva essere guidato dallo strumento nel terrore” poiché la virtù, senza questo, è impotente e il terrore senza la virtù è funesto.
Viene inoltre modificato il calendario in una nuova forma laica che vedeva i nomi dei mesi cambiati e che iniziava subito dopo la nascita della rivoluzione, il 22 settembre. Fu una vera scristianizzazione.
Termidoro e nuova costituzione
L'oppressione da parte dei Giacobini venne condannata dal resto della Convenzione ed il 9 Termidoro (secondo il calendario napoleonico) vennero isolati dalle cariche politiche e giustiziati. Il popolo ed i sanculotti rimasero inerti ed inespressivi poiché miravano alla sconfitta di tutti quanti i partiti. Poco tempo dopo, i sanculotti salgono al potere ed instaurano il governo di Termidoriani, stabilendo nuovamente le libertà individuali e le garanzie politiche fondamentali.
Viene attuata una nuova Costituzione detta “dell’anno terzo”: il potere esecutivo era in mano ad un Direttorio costituito da cinque membri; quello legislativo da due camere elette suffragio censitario. Molti diritti vengono revocati (l'istruzione, l'assistenza, il lavoro) e compare un elenco di doveri ispirato alla religione cristiana. Inoltre, la maggior parte dei termidoriani era repubblicana e per questo motivo si decise che questi potevano eleggere 2/3 del Parlamento.
Espansione napoleonica e trattati
La pace tra Inghilterra e Francia Napoleonica durò pochi anni: il nuovo governo francese, per rafforzare il regime, decise di espandere i confini della Francia. Il governo del Direttorio è della borghesia finanziaria ed imprenditoriale e la guerra è un mezzo di lucro battendo bandiera di libertà anche agli occhi delle classi popolari. L'espansione procede verso l'Austria con un battaglione passante per l'Italia guidato da Napoleone Bonaparte. In poco tempo, i francesi raggiungono Milano, occupata dagli Asburgo d’Austria, e sconfiggono nel 1796 gli austriaci.
Nel 1797, l'Austria firma il Trattato di Campoformio con la Francia guidata da Napoleone. In Nord Italia si forma la Repubblica Cisalpina, stato satellite francese, dove viene attuata la legge vigente in madrepatria. Numerosi territori feudali perdono la loro autonomia ed indipendenza venendo assoggettati dalla Francia per la creazione di ulteriori stati satelliti. Queste erano le direttive del Direttorio (governo francese).
Campagna d'Egitto e coalizioni
Napoleone torna in Francia da vincitore e propone al Direttorio di organizzare una campagna in Egitto anti inglese. Le Antille francesi erano grandi produttrici di cotone ed erano state precedentemente conquistate dall'Inghilterra, pertanto la risposta della Francia consisteva nella conquista dell’Egitto per danneggiare il mercato inglese in Oriente. Apparteneva all'Impero Ottomano, paese autonomo guidato da una classe militare, i mamelucchi, e in fase di notevole declino. Era l'obiettivo perfetto per la Francia ed il Direttorio acconsentì: Nel 1798 Napoleone partì alla volta dell'Egitto non solo con l'esercito ma anche con una serie di scienziati ed archeologi.
In seguito alla vittoria alla Battaglia delle Piramidi e alla consecutiva conquista dell'Egitto, Napoleone viene sorpreso dalla flotta inglese guidata da Orazio Nelson. Viene quindi reso prigioniero per alcuni mesi e liberato solo nel 1799. Nel frattempo si era formata la Seconda Coalizione tra Gran Bretagna, Russia ed Austria.
Consolato e codice napoleonico
L’era napoleonica
Quando Napoleone torna in Francia, il Direttorio si presenta debole e diviso, le repubbliche sorelle (stati satelliti) sono state sconfitte e i controrivoluzionari accumulano vittorie, cresce il dissenso pubblico e la crisi economica. L’esercito è l'istituzione più sicura e unica salvezza della Francia.
Due membri del Direttorio, Sieyès e Barras, pianificano un colpo di stato per instaurare un nuovo governo. Il progetto viene cambiato drasticamente ed il 9 novembre 1799 Napoleone attua un colpo di stato e forma il Regime del Consolato, gestito da tre membri con potere esecutivo di cui lui stesso primo console. Così termina la Rivoluzione ed inizia l’Era Napoleonica.
Si attua una nuova Costituzione, detta “dell' anno VIII”, in cui ogni cambiamento deve essere approvato tramite un plebiscito dal popolo (votare a favore o contro). Si trattava però di una finta democrazia: infatti i consoli erano gli unici a detenere segretamente il potere legislativo.
Napoleone rappresenta l'uomo supportato sia dalla Borghesia (perché garanzia del ritorno dei Giacobini e quindi dei loro affari) sia del Popolo (visto come difensore delle libertà francese contro l'Ancien Régime).
Nel 1804 viene stabilito il Codice Napoleonico, fondamento delle leggi francesi che resterà anche dopo la fine del governo Napoleonico. Vengono istituite le libertà di pensiero, di culto, personali, la laicità dello Stato, il diritto di proprietà privata, l'abolizione della primogenitura e il diritto di famiglia. Il Codice Napoleonico verrà acquisito da molti paesi europei, Italia compresa, e rimarrà in vigore fino ai primi anni del 1900.
Forte di un esercito fedele, solo sconfiggendo la Seconda Coalizione avrebbe potuto consolidare la propria posizione. Decide allora di varcare le Alpi nel 1800 e sconfigge più volte l'Austria. Nel 1801, questa firma un trattato di pace con la Francia molto simile al Trattato di Campoformio del 1797.
Nel 1802, l'Inghilterra firma un trattato di pace con cui restituisce ai francesi le Antille mentre la Francia restituisce l'Egitto alla Gran Bretagna e Malta all'ordine dei Cavalieri di Malta. Si trattava di una posizione estremamente strategica del Mar Mediterraneo e quindi fondamentale per il controllo inglese del commercio marittimo.
Così termina la Seconda Coalizione. Risolti i conflitti bellici esterni, Napoleone può concentrarsi sulle rivolte interne e sigla un concordato con il Papato per dimostrare la propria affidabilità e posizione moderata al popolo francese (estremamente cristiano). Tale concordato prevedeva il Cattolicesimo come religione della maggioranza dei Francesi e che la religione sarebbe tornata nelle scuole sia pubbliche che private.
In questo modo la chiesa torna ad avere un importante ruolo culturale in Francia e Napoleone ottiene il consenso di molti cattolici francesi.
Nel 1802, tramite plebiscito, Napoleone ottiene la carica ereditaria di console a vita con la capacità di scegliere il proprio successore. Due anni più tardi diventa imperatore, sempre per plebiscito, incoronato a Notre Dame da Papa Pio VII. Questa è l'ultima volta che un imperatore viene incoronato In presenza del Papa.
Conflitti con la Gran Bretagna
Nel 1803 riprendono le ostilità tra Francia e Gran Bretagna, colpevole di non avere abbandonato Malta, isola centrale del mar Mediterraneo. Nel 1805 nasce quindi la Terza Coalizione a cui si legano in Impero Asburgico, Austria e Russia. Il primo viene invaso dalla Francia e diviso in stati satelliti, costringendo l'imperatore a dichiarare decaduto il Sacro Romano Impero Asburgico. Soltanto l'Inghilterra nella battaglia di Trafalgar riesce a resistere ai francesi, troppo forti di terra ma deboli via mare.
Nel 1806 la Francia invade la Prussia. Fichte, filosofo tedesco, scriverà in occasione di tale evento “I discorsi alla Nazione Tedesca” verso lo spirito e la razza tedesca.
A questo punto, Napoleone proclama un blocco continentale contro la Gran Bretagna, unico avversario rimasto in piedi: nel 1807, infatti, anche lo zar Alessandro si era arreso firmando la pace di Tilsit con la Francia.
Per invadere il Portogallo, alleato inglese, Napoleone si accorda con la Spagna temporaneamente prima di incoronare suo fratello re di Spagna (Nepotismo). La popolazione locale reagisce in modo ostile: è la cosiddetta Guerrilla, piccola guerra, (sabotaggi, attacchi clandestini per la tutela del proprio paese invaso) supportata ovviamente dalla Gran Bretagna.
Invasione della Russia e disfatta
In seguito alla pace di Tilsit, la Russia non rispetta il blocco continentale francese imposto all’Europa e quindi Napoleone decide di invaderla con un esercito di 700.000 uomini. Nel 1811 penetra il freddo inverno russo giungendo a Mosca con gravi perdite. La città si rivela deserta ed abbandonata, priva di approvvigionamenti per poter rifornire i soldati francesi. Dopo un mese di assedio, sono costretti ad una ritirata che si trasforma in un vero e proprio massacro a causa degli attacchi russi e per il freddo dell'inverno. Solo centomila uomini fecero ritorno.
Congresso di Vienna e Waterloo
Questa sconfitta, gli attacchi interni e le vittorie consecutive della Coalizione, tra cui la battaglia di Lipsia nel 1813, costrinsero Napoleone a piegarsi. Nel 1814 viene riunito il Congresso di Vienna dove si sancisce l'esilio di Napoleone all'Isola d'Elba e si conclude nel 1815 prima della battaglia di Waterloo, in seguito alla acclamata fuga a di Napoleone dall’isola e il suo vano tentativo di riconquistare il potere. Viene quindi esiliato a Sant'Elena fino alla morte.
Domande da interrogazione
- Chi ha formato l'Assemblea Legislativa del 1791?
- Quali nazioni erano opposte alla Rivoluzione Francese?
- Chi ha guidato l'assalto al palazzo regio il 10 agosto?
- Quando è stata istituita la Repubblica in Francia?
- Chi ha attuato un colpo di stato e formato il Regime del Consolato?
I rivoluzionari francesi hanno formato l'Assemblea Legislativa del 1791.
Austria e Prussia erano opposte alla Rivoluzione Francese.
Il popolo francese, guidato dai sanculotti, ha guidato l'assalto al palazzo regio il 10 agosto.
La Repubblica è stata istituita il 21 settembre 1792.
Napoleone ha attuato un colpo di stato e formato il Regime del Consolato.