Concetti Chiave
- Otto Von Bismarck, cancelliere prussiano dal 1862, guida l'unificazione tedesca attraverso una strategia militare e diplomatica, diversa dal liberale Cavour.
- Bismarck usa conflitti mirati, come la guerra contro la Danimarca e l'Austria, per consolidare la Prussia e avanzare verso l'unificazione della Germania.
- La guerra franco-prussiana del 1870, innescata da un telegramma manipolato, porta alla sconfitta della Francia e alla proclamazione del II Reich tedesco.
- La sconfitta francese e la cessione dell'Alsazia e della Lorena alimentano il revanchismo, un desiderio di rivincita che influenzerà la politica europea del XX secolo.
- Il revanchismo francese e le tensioni economiche con l'Inghilterra creano un clima di ostilità che contribuirà allo scoppio della prima guerra mondiale.
Indice
L'ascesa di Otto Von Bismarck
Nel 1862 abbiamo l’entrata in scena nella politica prussiana di un grande personaggio, fautore dell’unità, paragonabile a Cavour, Otto Von Bismarck, che nel diviene cancelliere, esattamente 10 anni dopo Cavour, così come si avrà l’unità 10 anni dopo quella italiana, nel 71. La politica del cancelliere però è diversa da quella dello statista piemontese: egli era esponente della nobiltà conservatrice, che non vedeva bene riforme liberali e innovazioni, con una visione tradizionale della politica e dello stato, ed era convinto che l’unico modo per unire la Germania fosse un rafforzamento militare al punto che, quando il parlamento prussiano si oppose ad una sua legge, che prevedeva un aumento delle spese militari, sciolse il parlamento e governò per due anni da solo.
La strategia di guerra di Bismarck
Von Bismarck non segue la politica dei suoi predecessori, capendo che l’unico modo per arrivare ad un’unità era combattere: ed infatti decide di intraprendere una guerra contro la Danimarca per il possesso di due ducati, nel 64 insieme all’Austria usando come pretesto il fatto che i ducati non erano danesi: dopo la vittoria gli stati prendono un ducato ciascuno ma Von Bismarck capisce che prima o poi dovrà scontrarsi con l’Austria e prepara tutto per sorprenderla e sconfiggerla: nel 64 Von Bismarck esprime il proposito di unificare i ducati del nord sotto il dominio prussiano, scatenando la reazione austriaca che non accetta tutto ciò in quanto lasciava campo aperto alla Prussia. I due stati entrano in guerra fra di loro, una guerra che si conclude alla prima battaglia nel 66, con la sconfitta austriaca, che non può non dare il proprio assenso alla Prussia, alla quale rimangono solo gli stati del sud-ovest, dove il problema era invece rappresentato da Napoleone, che nelle sue velleità di leader aveva dichiarato che se la Prussia avesse attaccato gli stati del sud sarebbe entrato in guerra, poiché si sarebbe andata a formare a sud, al confine col reno una nazione forte. Bloccato dal veto di Napoleone, Von Bismarck capisce che in caso di attacco prussiano poteva accadere che la Francia si alleasse con l’Austria, con una probabile sconfitta prussiana: il motivo di guerra tra Prussia e Francia doveva essere tale che la Francia non potesse chiedere aiuto ad un'altra nazione, quindi per motivi di orgoglio nazionale.
La crisi dinastica spagnola
L’occasione giunse quando ci fu una crisi dinastica in Spagna, dove la corona fu rivendicata sia da Prussia che Francia: Bismarck fa scrivere dall’ambasciatore prussiano a Parigi un telegramma falso dove l’ambasciatore insultava pesantemente la Francia e che fu per caso ritrovato dai diplomatici francesi, reso noto in Francia dove l’indignazione generale crebbe e, dopo aver convocato l’ambasciatore prussiano che non ritratta ma addirittura rincara la dose, Napoleone, preso da enfasi nazionale dichiara guerra alla Prussia, che non aspettava altro. Alla prima battaglia i francesi sono sconfitti, Napoleone è ferito, fatto prigioniero e muore, la Prussia si impossessa del sud e dell’Alsazia e della Lorena e a gennaio vi è la proclamazione del II Reich. Le truppe francesi abbandonano Parigi, vi è la proclamazione della III repubblica ma a Parigi con un’insurrezione popolare si forma un autogoverno la comune, dove vengono usati metodi di comunismo tanto estremi e avanzati che venne soppressa dalla repubblica stessa.
Il revanchismo francese
Un altro motivo di tensione che coinvolgeva la Germania nei primi anni del 900, che traeva origine da episodi risalenti all’800 e che viene ritenuta una delle cause dello scoppio della prima guerra mondiale è il cosiddetto revanchismo, un termine francese con cui si indica lo spirito di rivincita ( in francese revanche ) che i francesi nutrivano nei confronti dei tedeschi dopo la sconfitta di Sedan del 1870, una battaglia in cui l’esercito francese era stato completamente sbaragliato ed era caduto prigioniero dei tedeschi e poi ucciso Napoleone III e la cessione dei territori dell’Alsazia e della Lorena, ricchi di giacimenti carboniferi e che si trovavano al confine tra Francia e Germania. All’inizio dell’ 800 però la Germania era in tensione anche con l’Inghilterra per motivi economici. Di conseguenza vi era un odio dei francesi nei confronti dei tedeschi non solo per l’umiliazione patita durante quella battaglia, con la quale l’esercito tedesco riuscì a sconfiggere la Francia definitivamente, ma anche perché erano stati ceduti dei territori dal punto di vista economico molto importanti, territori che saranno anche oggetto dei trattati di pace dopo la prima guerra mondiale.
Domande da interrogazione
- Chi era Otto Von Bismarck e quale ruolo ha avuto nell'unificazione tedesca?
- Quali furono le principali guerre che portarono all'unificazione della Germania sotto la guida di Bismarck?
- Come ha influenzato la guerra franco-prussiana del 1870-71 la politica europea?
- Cos'è il revanchismo e quale impatto ha avuto sulle relazioni franco-tedesche?
- Quali furono le conseguenze della sconfitta francese nella guerra franco-prussiana?
Otto Von Bismarck era un cancelliere prussiano, fautore dell'unità tedesca, che ha utilizzato una politica di rafforzamento militare e guerre strategiche per unificare la Germania.
Le principali guerre furono contro la Danimarca nel 1864 e contro l'Austria nel 1866, seguite dalla guerra franco-prussiana del 1870-71.
La guerra ha portato alla sconfitta della Francia, alla proclamazione del II Reich tedesco e ha alimentato il revanchismo francese, contribuendo alle tensioni che portarono alla prima guerra mondiale.
Il revanchismo è lo spirito di rivincita francese contro la Germania dopo la sconfitta del 1870, che ha alimentato tensioni e ostilità tra i due paesi fino alla prima guerra mondiale.
La Francia perse l'Alsazia e la Lorena, territori economicamente importanti, e subì un'umiliazione nazionale che portò alla proclamazione della III Repubblica e al revanchismo.