Concetti Chiave
- Nel 1849, la Prussia non aveva una costituzione che permettesse spazi alle forze liberali, con il potere legislativo dominato dai ceti privilegiati.
- La distinzione rigida tra potere esecutivo e legislativo rifletteva un regime costituzionale puro, con il governo che dipendeva solo dalla volontà del sovrano.
- L'avvento al trono di Guglielmo I nel 1861 segnò i primi tentativi di ripristinare le libertà costituzionali precedentemente negate.
- La crisi costituzionale del 1860-62 in Prussia derivava dal conflitto tra il potere del re e il parlamento, accentuato dalla necessità di riformare l'esercito.
- Bismarck, nominato primo ministro nel 1862, perseguiva l'unità tedesca sotto l'egemonia prussiana, spesso ignorando il parlamento a favore della forza militare.
Indice
La costituzione prussiana del 1849
Dopo il 1849 la Prussia non aveva la costituzione dove non c'era spazio per le forze liberali.
Il potere legislativo e il sovrano
Il potere legislativo era nelle mani dei ceti privilegiati: camera bassa (sistema elettorale 3 classi) camera alta (facoltà del sovrano di nominare a sua discrezione i membri).
Rigida distinzione tra potere esecutivo e potere legislativo: regime costituzionale puro (sia per persone - sia nel l'indirizzo politico).
Il governo dipende solo dalla volontà del sovrano, c'era poca considerazione per i diritti dei cittadini e per le libertà politiche soprattutto per la stampa.
Poteri del parlamento (esistenti): approvazione delle leggi, approvazione delle spese finanziarie.
Guglielmo I e le riforme militari
L'avvento al trono di Guglielmo I (1797-1888) 1861:
I primi atti volti a restaurare le libertà costituzionali che erano state negate.
Cristi costituzionale in Prussia (1860-62):
Redini dello Stato re o parlamento?
Conflitto che emerse per l'esigenza della riforma dellesercito.
Il 1859 aveva dimostrato quanto importante le armi fossero per la risoluzione della questioni nazionali.
Per essere una grande potenza Guglielmo avvertí l'esigenza di avere un esercito forte.
1859 Guglielmo nominava: Von Room (1803-1879) ministro della guerra - Von Moltke (1800-1891) capo di Stato Maggiore.
Riforma costosa: nuove tasse, e per queste la costituzione prevedeva l'approvazione del parlamento o le modeste forze parlamentari vedevano però in questo rafforzamento delle strutture autoritarie del regime prussiano, il sovrano ottiene solo il primo stanziamento.
Bismarck e la politica prussiana
Guglielmo I affida il governo a BISMARK (primo ministro dal 1862 al 1898): anti borghese, militarista, illiberale, di sentimenti conservatori (1815-1898).
Prussiano, figlio di uni Junker, (nobili proprietari di terre, regioni orientali), relativamente colto, esperienza di vita diplomatica, considerato esponente della Real Politik basata sulla forza disposta alla guerra per porre monarchia prussiana alla testa Deutschen Bund (confederazione germanica).
"Partito del progresso" moderato (borghese-liberale)
"Democratici" radicali
"Società nazionale" 1859 voleva patria di tutti gli Stati Tedeschi.
potenza al servizio di alcuni principi:
Unità tedesca sotto l'egemonia prussiana.
Adoperarsi per conservare, l'ordine politico e sociale esistente, struttura di potere dello Ststo prussiano, i diritti del suo sovrano.
Aveva elasticità mentale
Capacità di riconoscere i limiti delle proprie forze senza esporsi a rischi, e di mutare con prontezza il suo programma in base alle situazioni.
L'unificazione germanica e le sfide
Di fronte al conflitto con il parlamento:
BISMARK si convinse che la riforma era necessaria perché la Prussia divenisse la guida dell'unificazione germanica, ma per farlo doveva superare anche l'opposizione di Austria e Francia (solo con le armi).
Falli la strada della trattativa, continuo ignorando il parlamento e i suoi diritti.
Domande da interrogazione
- Qual era la situazione costituzionale della Prussia dopo il 1849?
- Quali furono le azioni iniziali di Guglielmo I al suo avvento al trono nel 1861?
- Chi fu nominato da Guglielmo I per rafforzare l'esercito prussiano e quale fu la reazione del parlamento?
- Qual era l'ideale politico di Bismark e come affrontò il conflitto con il parlamento?
Dopo il 1849, la Prussia non aveva una costituzione che permettesse spazio alle forze liberali. Il potere legislativo era controllato dai ceti privilegiati, con una rigida distinzione tra potere esecutivo e legislativo.
Guglielmo I iniziò a restaurare le libertà costituzionali negate, ma si trovò di fronte a una crisi costituzionale tra il re e il parlamento, soprattutto riguardo alla riforma dell'esercito.
Guglielmo I nominò Von Room come ministro della guerra e Von Moltke come capo di Stato Maggiore. La riforma dell'esercito era costosa e il parlamento, vedendo un rafforzamento delle strutture autoritarie, approvò solo il primo stanziamento.
L'ideale politico di Bismark era l'unità tedesca sotto l'egemonia prussiana, mantenendo l'ordine politico e sociale esistente. Di fronte al conflitto con il parlamento, Bismark ignorò i suoi diritti, convinto che la riforma fosse necessaria per l'unificazione germanica.