Concetti Chiave
- La Restaurazione seguita alla caduta di Napoleone mirava a ristabilire le dinastie pre-rivoluzionarie, sostenuta dai ceti nobiliari e clericali.
- Il Congresso di Vienna (1814-1815) enfatizzava i principi conservatori di legittimità e sicurezza, tentando di cancellare le innovazioni rivoluzionarie e napoleoniche.
- L'Austria, la Prussia e la Russia formarono la Santa Alleanza per reprimere i movimenti rivoluzionari e sostenere le monarchie esistenti.
- In Francia, Luigi XVIII e Carlo X implementarono politiche reazionarie, favorendo l'aristocrazia e limitando i poteri parlamentari.
- Dopo il Congresso di Vienna, l'Italia tornò frammentata sotto l'influenza straniera, principalmente dominata dall'Austria.
Indice
La restaurazione post-napoleonica
La sconfitta di Napoleone e la fine del suo impero riportarono sui troni europei le antiche dinastie imponendo una Restaurazione voluta in particolare dai ceti privilegiati (nobiltà e clero), duramente colpiti dall’esperienza rivoluzionaria. La Restaurazione implicava non solo il ritorno al regime politico precedente, ma anche alla mentalità, allo stile di vita e alle scelte economiche e sociali antecedenti la Rivoluzione.
Invece l’esperienza rivoluzionaria e napoleonica avevano gettato le radici per una nuova fase politica, destinata a sfociare in aperta lotta per quei “diritti naturali”, come la libertà, la sovranità popolare e l’indipendenza nazionale: tornare indietro era quindi assai difficile.Il congresso di Vienna e la Santa Alleanza
La Restaurazione dell’Ancien Régime animò lo spirito dei partecipanti al congresso di Vienna (1814-1815) che, nell’affermare i principi di legittimità e sicurezza, pretese di cancellare ogni traccia dell’esperienza rivoluzionaria e napoleonica, ricollocando sui troni i sovrani delle dinastie al potere prima del 1789. Tali principi conservatori e reazionari rappresentavano la negazione della sovranità popolare e degli ideali liberali ormai diffusi in tutta Europa, per reprimere i quali Austria, Prussia e Russia stipularono la Santa Alleanza (settembre 1815), un patto di aiuto reciproco, con cui le tre potenze si impegnavano a intervenire in immediato aiuto l’una dell’altra in caso di moti rivoluzionari che intendessero rovesciare le monarchie al potere (principio d’intervento).
Politiche reazionarie in Francia e Inghilterra
In Francia Luigi XVIII portò avanti una politica reazionaria in favore dell’aristocrazia: restituì i beni confiscati ai nobili e al clero, approvò una Costituzione moderata, che dava al Parlamento poteri esclusivamente consultivi, ed emanò una legge elettorale che assicurava ai possidenti due voti a testa. L’apice della Restaurazione in Francia si ebbe con l’ascesa al trono di Carlo X. Un orientamento più liberale mantenne, secondo tradizione, l’Inghilterra, dove il partito Tory, pur portando avanti una politica conservatrice in favore dell’aristocrazia, adottò riforme in materia di libertà religiosa e di diritti dei lavoratori. Un successivo governo liberale Whig realizzò la fondamentale riforma elettorale del 1832.
L'Italia post-congresso di Vienna
Dopo il congresso di Vienna, l’Italia ritornò alla precedente condizione di paese diviso e sottoposto all’egemonia straniera. La maggior parte della penisola si trovò sotto il dominio dell’Austria, che controllava direttamente il Lombardo-Veneto e indirettamente i ducati di Modena e di Parma, il granducato di Toscana e il regno delle Due Sicilie. Anche lo Stato pontificio fu posto sotto la tutela delle truppe austriache.
Domande da interrogazione
- Quali furono gli obiettivi principali della Restaurazione dopo la sconfitta di Napoleone?
- Come reagirono le potenze europee ai movimenti rivoluzionari post-Restaurazione?
- Quali furono le differenze nelle politiche di Restaurazione tra Francia e Inghilterra?
La Restaurazione mirava a riportare le antiche dinastie sui troni europei e a ripristinare il regime politico, la mentalità, lo stile di vita e le scelte economiche e sociali precedenti la Rivoluzione, sostenuta dai ceti privilegiati come nobiltà e clero.
Austria, Prussia e Russia formarono la Santa Alleanza, un patto di aiuto reciproco per intervenire contro i moti rivoluzionari che minacciavano di rovesciare le monarchie al potere, sostenendo il principio d'intervento.
In Francia, Luigi XVIII e Carlo X adottarono politiche reazionarie a favore dell'aristocrazia, mentre in Inghilterra, pur mantenendo una politica conservatrice, furono introdotte riforme in materia di libertà religiosa e diritti dei lavoratori, culminando nella riforma elettorale del 1832.