Concetti Chiave
- Il Congresso di Vienna (1814-1815) mirava a restaurare l'assolutismo monarchico e l'ordine pre-rivoluzionario, ridisegnando l'equilibrio politico europeo dopo la caduta di Napoleone.
- Le grandi potenze, tra cui Inghilterra, Austria, Prussia e Russia, si basarono sui principi di equilibrio e legittimità per stabilire nuovi confini, ignorando il principio di nazionalità.
- Furono stabilite diverse alleanze, come la Santa Alleanza e la Quadruplice Alleanza, per mantenere la pace e prevenire insurrezioni rivoluzionarie.
- La nuova carta politica vide la Francia tornare ai confini tradizionali, con stati confinanti rafforzati e la creazione di nuove entità politiche come la Confederazione Germanica.
- Nonostante le aspirazioni di restaurazione, molte riforme sociali e amministrative della Rivoluzione francese, come l'abolizione dei privilegi feudali, rimasero in vigore in Europa.
Indice
- Il contesto della restaurazione
- Conseguenze della rivoluzione francese
- Il congresso di Vienna
- Scontri politici al congresso
- Principi di equilibrio e legittimità
- La carta costituzionale francese
- Politiche reazionarie in Europa
- Le alleanze post-congresso
- Divergenze sulle decisioni del congresso
- Nuova carta politica europea
- Riorganizzazione territoriale in Italia
Il contesto della restaurazione
Restaurazione: periodo che va dal 1815 al 1830.
Dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia nel 1814 Austria, Inghilterra, Prussia e Russia intendevano “restaurare” il vecchio sistema politico e sociale ristabilendo l’assolutismo monarchico e la società divisa nei tre ordini di clero, nobiltà e Terzo Stato.Conseguenze della rivoluzione francese
La Rivoluzione francese aveva però sconvolto l’Europa: - sul piano sociale molti Stati avevano abolito i diritti feudali(privilegi di nobiltà e clero). La borghesia con esperienza di governo non voleva accettare un ritorno al passato; - sul piano politico si determinò la fine della monarchia assoluta e l’introduzione della monarchia costituzionale o della Repubblica democratica; - sul piano ideologico nacquero i nuovi ideali di patria e Nazione, libertà e uguaglianza; - sul piano militare ci fu la rinnovazione degli eserciti con la mobilitazione totale e dunque il servizio militare obbligatorio. Con Napoleone gli equilibri furono scardinati, i confini modificati e il Sacro Romano Impero eliminato, venne inoltre introdotto un nuovo Codice civile.
Il congresso di Vienna
Occorreva tenere conto di questi cambiamenti e le grandi potenze europee dovettero trovare compromessi e trattare. Fu dunque convocato il Congresso di Vienna (novembre 1814-giugno 1815) che non conobbe interruzioni neanche durante i Cento giorni (marzo-giugno 1815) durante i quali Napoleone tenta di ritornare a imporre il proprio dominio. Il Congresso terminò prima della definitiva sconfitta di Napoleone avvenuta a Waterloo il 18 giugno 1815. Tuttavia il Congresso si riunì effettivamente solo per la firma conclusiva, le decisioni furono prese dai ministri esteri di Gran Bretagna, Russia, Prussia e Austria.
Scontri politici al congresso
All’interno del Congresso ci fu uno scontro politico tra il negoziatore francese Talleyrand e il ministro austriaco Metternich. Gli Stati vincitori su Napoleone intendevano incrementare la loro potenza e si rese necessario costruire un nuovo ordine internazionale per ricomporre le aspirazioni delle grandi potenze. La Gran Bretagna voleva che ci fosse equilibrio tra i Paesi dell’Europa continentale e che nessuno prevalesse sugli altri per evitare altre guerre, inoltre intendeva estendere l’impero coloniale. L’Austria condivideva le proposte della Gran Bretagna ma voleva rafforzare i domini italiani e controllare tutta la Germania. La Prussia era consapevole di essere più debole delle altre. La Russia voleva estendere la propria influenza verso Occidente. La Francia tentava di sfruttare i contrasti tra gli altri Stati per tornare ad occupare un ruolo di prestigio e voleva limitare l’espansione di Prussia, Russia e Austria appoggiando i progetti della Gran Bretagna.
Principi di equilibrio e legittimità
I ministri, per le loro decisioni, si basarono sui principi di equilibrio(bilanciare la potenza fra gli Stati evitando che qualcuno affermasse l’egemonia in Europa) e legittimità(riportare sui troni i legittimi sovrani spodestati da Napoleone). Il principio di equilibrio venne utilizzato per ridisegnare la carta politica europea. Venne ignorato il principio di nazionalità secondo il quale i popoli avrebbero dovuto vedere realizzato il loro desiderio di indipendenza.
La carta costituzionale francese
La Francia ripone sul trono Luigi XVIII che concede una Carta costituzionale la quale prevede l’esistenza di un Parlamento elettivo. La Carta è definita octroyèe ossia elargita poiché concessa per volontà del sovrano. Il re conserva l’ordinamento amministrativo napoleonico e mantiene le cariche burocratiche del regime precedente.
Politiche reazionarie in Europa
In Italia alcuni sovrani adottano soluzioni moderate altri smantellano l’apparato napoleonico. Nell’Impero Austriaco la compresenza di popoli diversi impose repressioni di rivendicazioni d’indipendenza. In Prussia e Russia ci fu il rifiuto reazionario dei cambiamenti: la società doveva rimanere ancorata alla tradizione.
Le alleanze post-congresso
Per il Principio d’intervento le grandi potenze dovevano fermare qualunque insurrezione rivoluzionaria per non rischiare un nuovo episodio di Rivoluzione. Per mantenere la pace nacque la politica di congressi basata su frequenti consultazioni(concerto europeo). Furono stipulate tre alleanze: 1) Santa Alleanza proposta dallo Zar Alessandro I. I sovrani dovevano fornirsi reciproco aiuto se il loro trono si fosse trovato in pericolo. A Vienna nel settembre 1815 firmarono Austria, Prussia e Russia. 2) Quadruplice Alleanza firmata a Parigi nel novembre 1815 per isolare la Francia dove sarebbe potuto risorgere lo spirito rivoluzionario. Firmarono Inghilterra, Austria, Prussia e Russia. 3) Quintuplice Alleanza firmata ad Aquisgrana nel 1818 perché anche la Francia contribuisse a mantenere l’ordine restaurato a Vienna. Firmarono Inghilterra, Austria, Prussia, Russia e Francia.
Divergenze sulle decisioni del congresso
Non tutti furono d’accordo con le decisioni prese al Congresso di Vienna; vi erano infatti restauratori più intransigenti che miravano a restaurare i modi tipici di governare del passato caratterizzati dal potere assoluto e dalla supremazia sociale della nobiltà. Altri invece si resero conto dell’impossibilità di ristabilire l’Ancien Regime. La borghesia non voleva accettare un ritorno al passato e l’abolizione della servitù della Gleba era ormai un fatto compiuto. Anche nella Germani orientale e nell’Impero Austriaco ci fu l’emancipazione dei contadini attraverso riforme che concessero loro libertà. Per quanto riguarda l’assolutismo monarchico fu proprio durante la restaurazione che avvenne la sua fine; solo in Russia sopravvisse fino al 1905. Dal punto di vista giuridico, amministrativo e sociale la Restaurazione non ebbe un grande ruolo poiché l’abolizione dei privilegi di clero e nobiltà, l’uguaglianza giuridica e fiscale, l’accesso di tutti alle cariche pubbliche erano ormai legge in tutta Europa.
NUOVA CARTA POLITICA
Nuova carta politica europea
La Francia perde le conquiste fatte con la Rivoluzione e torna ai confini tradizionali. Gli Stati confinanti con la Francia vengono rafforzati: Olanda e Belgio formano il Regno dei Paesi Bassi ma nel 1830 il Belgio consegue l’indipendenza; la Prussia annette nuovi territori tedeschi; il Regno di Sardegna annette la Repubblica di Genova. L’Impero germanico è sostituito dalla Confederazione Germanica di 39 Stati sotto l’Austria. La Russia di Alessandro I ottiene la Polonia e la Finlandia. L’Impero Austriaco comprende Boemia, Slovacchia, Ungheria, Croazia,Slovenia, Istria,Dalmazia, Lombardo-Veneto. L’Austria inoltre ha legami militari e dinastici nel Ducato di Parma, nel Ducato di Modena, nel Granducato di Toscana e nel Regno delle Due Sicilie. La Gran Bretagna può accrescere l’Impero coloniale in Asia e Oceania e mantiene le basi strategiche di Gibilterra e Malta che diviene indipendente nel 1964. Spagna e Portogallo tornano sotto Borboni e Braganza. La Svezia è unita alla Norvegia tolta alla Danimarca che ottiene territori nel nord della Germania e mantiene il controllo di Far-Oer, Islanda e Groenlandia. La Svizzera viene riconosciuta indipendente e neutrale; essa ha per capitale Berna e ottiene la città stato di Ginevra. Il Principato di Monaco e la Repubblica di San Marino furono proclamate indipendenti. L’Impero Turco con capitale Istanbul e governato da un sultano rimase esteso su Turchia, Medio-Oriente(Siria, Libano, Palestina,Iraq e Penisola arabica), Africa settentrionale(Egitto, Libia,Tunisia, Algeria e Marocco), sull’isola di Cipro e di Creta e sulla penisola balcanica: greci,bulgari, rumeni, albanesi, macedoni, bosniaci e serbi rimasero sotto dominazione turca. Nel 1831 la Grecia consegue l’indipendenza dall’Impero Turco.
Riorganizzazione territoriale in Italia
In Italia: a) il Regno di Sardegna con capitale Torino era sotto i Savoia e comprendeva Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Savoia e Sardegna; b) Lombardia, Veneto e Friuli divennero possesso austriaco; Trentino Alto Adige e Venezia Giulia erano territori austriaci; c) Ducato di Parma torna ai legittimi Borbone-Parma dopo essere stato sotto Maria Luisa d’Austria; d) Ducato di Modena è assegnato agli Este; e) Granducato di Toscana con capitale Firenze è assegnato ai Lorena; f) Stato Pontificio con capitale Roma e comprendente Lazio, Umbria, Marche e Romagna con Bologna era governato dal Papa; g) Regno delle Due Sicilie con capitale Napoli e comprendente il sud Italia è assegnato ai Borbone-Napoli.
Domande da interrogazione
- Quali furono gli obiettivi principali del Congresso di Vienna?
- Come venne ridisegnata la carta politica europea dopo il Congresso di Vienna?
- Quali furono le principali alleanze formate dopo il Congresso di Vienna?
- Quali furono le reazioni delle diverse nazioni alle decisioni del Congresso di Vienna?
- Quali furono le conseguenze del Congresso di Vienna per l'Italia?
Il Congresso di Vienna mirava a restaurare il vecchio sistema politico e sociale, ristabilendo l'assolutismo monarchico e l'equilibrio tra le potenze europee, evitando che una sola nazione prevalesse sulle altre.
La Francia tornò ai confini tradizionali, la Prussia e la Russia annetterono nuovi territori, e l'Impero germanico fu sostituito dalla Confederazione Germanica. L'Austria mantenne il controllo su vari territori, mentre la Gran Bretagna espanse il suo impero coloniale.
Furono formate la Santa Alleanza tra Austria, Prussia e Russia, la Quadruplice Alleanza con l'aggiunta dell'Inghilterra, e la Quintuplice Alleanza che includeva anche la Francia, per mantenere l'ordine restaurato.
Alcuni sovrani adottarono soluzioni moderate, mentre altri smantellarono l'apparato napoleonico. La borghesia e i contadini emancipati si opposero a un ritorno al passato, e in alcuni casi ci furono repressioni delle rivendicazioni d'indipendenza.
In Italia, il Regno di Sardegna fu sotto i Savoia, Lombardia e Veneto divennero possesso austriaco, e vari ducati furono assegnati ai legittimi sovrani, come il Ducato di Parma ai Borbone-Parma e il Ducato di Modena agli Este.