Concetti Chiave
- Il Congresso di Vienna (1814-1815) ridefinì i confini europei, ispirato dal principio di legittimità, restituendo sovranità ai monarchi pre-napoleonici.
- L'età della Restaurazione (1815-1848) mirava a ripristinare l'Antico regime, ma il ritorno al passato fu parziale e influenzato dalle trasformazioni napoleoniche.
- In Francia, Luigi XVIII fu restituito al trono con una monarchia costituzionale, mantenendo parte della legislazione napoleonica.
- In Italia, il principio di legittimità riportò la frammentazione politica pre-napoleonica e rafforzò l'egemonia austriaca.
- La Santa Alleanza, proposta dallo zar Alessandro I, impegnava i monarchi a mantenere l'ordine stabilito a Vienna e a supportarsi reciprocamente contro le rivoluzioni.
Indice
Il congresso di Vienna
Caduto Napoleone, alle monarchie vincitrici si poneva il complesso problema di ridisegnare l’ordine europeo sconvolto dalla Rivoluzione francese e dal dominio Napoleonico. Due tipi di problemi erano sul tappeto: ridefinire i confini dei diversi stati europei e impostare un nuovo rapporto tra governanti e governati.
Principio di legittimità
Il primo problema fu affrontato e risolto da congresso di Vienna, che tra il 1814 e il 1815 vide riuniti nella capitale asburgica i rappresentati delle principali potenze europee: Austria, Russia, Prussia, Gran Bretagna e anche la sconfitta Francia. Le deliberazioni del congresso si ispirarono a un principio fondamentale: il principio di legittimità, in base al quale la sovranità sui singoli territori venne restituita ai monarchi che vi regnavano prima delle conquiste napoleoniche.
L'età della restaurazione
La cosiddetta età della restaurazione comprende il periodo dal 1815 al 1848. Il termine restaurazione sta ad indicare la volontà di un ritorno al passato, di un ripristino dell’Antico regime. In realtà, un ritorno puro al passato era impossibile, a cominciare proprio dall’assetto della geografia politica europea che Napoleone aveva sconvolto. La ristrutturazione geopolitica dell’Europa fu condotta senza tenere in alcun conto le esigenze e le identità dei popoli.
Monarchie costituzionali
La Restaurazione, quindi, fu parziale. Prevalse la tendenza a ritornare all’assolutismo monarchico. In Francia Luigi XVIII fu ricollocato sul trono in omaggio al principio di legittimità, ma concesse una Costituzione e mantenne in gran parte la legislazione civile e penale napoleonica. La Francia restaurata era dunque una monarchia costituzionale.
Italia e principio di legittimità
In Italia, l’applicazione del principio di legittimità riportò la penisola allo stato di frantumazione politica precedente all’età napoleonica: il Regno di Sardegna fu riaffidato a Vittorio Emanuele I, lo Stato pontificio fu riaffidato a Pio VII e il Regno delle due Sicilie fu riaffidato a Ferdinando I di Borbone. Inoltre, in omaggio al principio di equilibrio, l’egemonia sull’Italia fu assegnata all’Austria. Anche in Italia molte trasformazioni operate dal dominio napoleonico si rivelarono irreversibili.
Santa alleanza
Impedire il riaccendersi delle rivoluzioni, era l’obiettivo dei monarchi europei. Lo zar di Russia Alessandro I nel 1815 propose la formazione di una Santa alleanza, cioè di un patto, stretto in nome della religione cristiana, che impegnava i sovrani a mantenere gli equilibri fissati a Vienna e a intervenire in reciproco aiuto là dove il potere delle monarchie venisse minacciato. Firmarono il patto tre imperatori: lo zar di Russia, l’imperatore di Prussia, l’imperatore d’Austria e il re di Francia.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale del Congresso di Vienna?
- In che modo la Restaurazione ha influenzato l'Italia?
- Qual era lo scopo della Santa Alleanza proposta dallo zar Alessandro I?
L'obiettivo principale del Congresso di Vienna era ridefinire i confini degli stati europei e ristabilire l'ordine monarchico precedente alle conquiste napoleoniche, basandosi sul principio di legittimità.
La Restaurazione ha riportato l'Italia alla frammentazione politica pre-napoleonica, riaffidando i territori ai monarchi legittimi e assegnando l'egemonia sull'Italia all'Austria, sebbene molte trasformazioni napoleoniche fossero irreversibili.
Lo scopo della Santa Alleanza era mantenere gli equilibri stabiliti a Vienna e prevenire nuove rivoluzioni, impegnando i sovrani a intervenire reciprocamente in caso di minacce al potere monarchico.