Chiaracorsett-6
Ominide
5 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • Nell'Italia centro-settentrionale, durante la formazione del Regno del Sud e della RSI, nascono gruppi armati di resistenza antifascista composti da studenti, operai e militanti.
  • La Resistenza italiana si ispira a movimenti antifascisti precedenti, come Giustizia e Libertà, e coinvolge diverse formazioni partigiane, tra cui le Brigate Garibaldi e Matteotti.
  • Il Comitato di liberazione nazionale (Cln) si forma il 9 settembre 1943, includendo esponenti di vari partiti antifascisti, per coordinare la lotta contro il regime nazi-fascista.
  • La "svolta di Salerno" proposta da Togliatti nel marzo 1944 segna un cambiamento strategico, con il Cln che collabora con il governo Badoglio e le forze alleate per liberare l'Italia.
  • Nell'aprile 1944 si forma il primo governo di unità nazionale guidato da Badoglio, seguito dalla nomina di Ivanoe Bonomi nel giugno 1944, dopo la liberazione di Roma.

Indice

  1. Formazione della resistenza italiana
  2. Gruppi partigiani e ideali politici
  3. Comitato di liberazione nazionale
  4. Svolta di Salerno e governo di unità

Formazione della resistenza italiana

Proprio negli stessi giorni in cui si formano il Regno del Sud della Rsi, nell'Italia centro-settentrionale cominciano a costituirsi gruppi armati, composti da studenti, operai e militanti i quali hanno abbandonato i loro reparti e che intendono opporsi ai tedeschi e ai fascisti: nasce adesso anche in Italia una Resistenza contro i nazi-fascismo.

In realtà sin dalla costituzione del fascismo come regime hanno operato all'estero gruppi di politici ed intellettuali italiani che hanno tentato di tener viva la bandiera dell'antifascismo. Tra i gruppi più significativi c'è stato quello di Giustizia e Libertà, fondato nel 1929 a Parigi da Emilio Lussu e da Carlo Rosselli, ispirata da ideali liberal-socialisti, e c'è stato il reticolo clandestino organizzati in Italia dei comunisti guidati da Mosca dal segretario del partito, Palmiro Togliatti. Da un punto di vista pratico la loro azione è stata scarsamente incisiva. Ma al loro messaggio politico e morale si richiamano adesso i gruppi di partigiani che si formano nell'Italia occupata.

Gruppi partigiani e ideali politici

I resistenti che si sentono attratti dagli ideali comunisti cominciano a militare all'interno di formazioni militari che si chiamano Brigate Garibaldi. Le formazioni di Giustizia e Libertà si richiamano al movimento omonimo e al Partito d'Azione che da esso è derivato. Si costituiscono anche delle formazioni composte da partigiani di simpatie socialiste, le Brigate Matteotti, così come dei gruppi di partigiani di orientamento cattolico o liberal-monarchico. La mappa politica delle formazioni partigiane corrisponde, in grosso modo, alla mappa politica che si è creata dopo il 25 luglio e che dopo l'8 settembre agisce alla luce del sole nei territori del Regno del Sud.

Comitato di liberazione nazionale

Sin dal 9 settembre del 1943 si è formata il Comitato di liberazione nazionale (Cln), composto dagli esponenti dei partiti che si sono costituiti dopo la caduta del fascismo: si tratta del Partito d'Azione (PdA), che si fa prosecutore dell'esperienza di Giustizia e Libertà; della Democrazia cristiana (Dc), che si propone come erede del Partito popolare, del Partito socialista Italiano di unità proletaria (Psiup), che rappresenta l'area socialista, del Partito repubblicano italiano (Pri), erede della tradizione mazziniana, del Partito liberale italiano (Pli), prima formazione partitica di quest'area politica, del Partito democratico del lavoro (Pdl), un piccolo gruppo politico fondato ex nuovo da Ivanoe Bonomi e del Partito comunista italiano (Pci) che, grazie soprattutto all'azione di Togliatti, ha mantenuto a Mosca una sua continuità organizzativa. Inizialmente, sebbene tra grandi divisioni interne, gli esponenti di questi partiti raccolti nel Cln danno voce a una netta polemica con il governo Badoglio e con il re, quest'ultimo ritenuto responsabile del successo del fascismo e indegno di rappresentare una futura Italia libera. Una posizione di questo genere però indebolisce molto l'autorevolezza del Cln perché i responsabili delle forze anglo-americane considerano il solo governo Badoglio come l'interlocutore istituzionale legittimo con il quale dialogare.

Svolta di Salerno e governo di unità

Lo stallo che si è creato viene superato da una mossa inaspettata e spregiudicata, compiuta da Togliatti nel marzo del 1944, sbarcato a Napoli di ritorno dall'Urss dopo vent'anni di esilio, il dirigente del Pci propone di abbandonare la polemica con Badoglio e con il re e di fare in modo che il Cln collabori attivamente con il governo e con le forze alleate per il raggiungimento della liberazione della penisola dal fascismo e dagli occupanti nazisti. La mossa di Togliatti (che prende il nome di "svolta di Salerno" all'epoca la capitale del Regno del Sud) apre prospettive nuove. Il 24 aprile del 1944 si formò il primo governo di unità nazionale, che è presieduto da Badoglio e comprende gli esponenti dei partiti del Cln. Il re, Vittorio Emanuele III, si impegna una volta che sia stata liberata Roma a accedere provvisoriamente i suoi poteri al figlio Umberto. Effettivamente nel giugno del 1944 quando Roma viene liberata dalle forze alleate, Badoglio si dimette e viene sostituito alla presidenza del Consiglio da Ivanoe Bonomi. Contestualmente Umberto di Savoia assume la carica di luogotenente generale del Regno, in sostituzione di suo padre Vittorio Emanuele III.

Domande da interrogazione

  1. Quali gruppi si sono formati in Italia per opporsi al regime nazi-fascista?
  2. In Italia si sono formati gruppi armati composti da studenti, operai e militanti, tra cui le Brigate Garibaldi, le formazioni di Giustizia e Libertà, le Brigate Matteotti, e gruppi di orientamento cattolico o liberal-monarchico.

  3. Qual è stato il ruolo del Comitato di liberazione nazionale (Cln)?
  4. Il Cln, composto da esponenti di vari partiti, ha dato voce a una polemica contro il governo Badoglio e il re, ma successivamente ha collaborato con il governo e le forze alleate per liberare l'Italia dal fascismo e dai nazisti.

  5. Chi ha proposto la "svolta di Salerno" e quale impatto ha avuto?
  6. La "svolta di Salerno" è stata proposta da Palmiro Togliatti, leader del Pci, e ha portato alla collaborazione del Cln con il governo Badoglio e le forze alleate, aprendo nuove prospettive per la liberazione dell'Italia.

  7. Quali partiti facevano parte del Cln?
  8. Il Cln era composto dal Partito d'Azione, Democrazia Cristiana, Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, Partito Repubblicano Italiano, Partito Liberale Italiano, Partito Democratico del Lavoro e Partito Comunista Italiano.

  9. Cosa è successo dopo la liberazione di Roma nel 1944?
  10. Dopo la liberazione di Roma, Badoglio si dimise e fu sostituito da Ivanoe Bonomi come presidente del Consiglio, mentre Umberto di Savoia assunse la carica di luogotenente generale del Regno, sostituendo suo padre Vittorio Emanuele III.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Chiaracorsett-6 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Chiaracorsett-6 di Lud_

domandina

Chiaracorsett-6 di Samantha Petrosino