Concetti Chiave
- La Germania del periodo autoritario vede una crescita economica notevole, dominando il settore chimico e superando la Gran Bretagna nella produzione siderurgica, grazie a risorse minerarie e sviluppo scientifico.
- L'impero tedesco, nato nel 1871, è una struttura federale con 25 stati, dominata dalla Prussia e caratterizzata da un sistema elettorale chiuso, con un Kaiser che detiene poteri significativi.
- Sotto Bismark, la politica tedesca si concentra su autoritarismo e militarismo, con politiche che mirano a unificare gli interessi di agricoltura e industria contro opposizioni come cattolici e socialisti.
- Dopo il 1890, con la salita al trono di Guglielmo II e il licenziamento di Bismark, la Germania si orienta verso l'espansione mondiale, sostenuta da una crescente capacità produttiva e una potente flotta navale.
- Il movimento socialista, nonostante le opposizioni, cresce di forza nella politica tedesca, culminando nel congresso di Erfurt del 1891 e portando il partito socialista al centro della scena parlamentare.
Indice
Crescita economica e politica rigida
La Germania:
Crescita economico-sociale in una struttura politica rigida, la quale si proponeva di garantire la permanenza al potere dei gruppi dirigenti tradizionali.
Industria tedesca:
- Sviluppo fino a dominare il settore chimico
- Dopo gli Stati Uniti per la produzione siderurgica e prima della Gran Bretagna
- Sia risorse minerarie: carbone-ferro, sia il grado di sviluppo della scienza e dell'industria.
Politica rigida voluta da Bismark che impediva l'effettiva apertura della società verso le libertà moderne.
Struttura federale dell'impero
Il carattere federale dell'impero:
1871 nasce l'impero costituzione di carattere federale.
Come sovrano è proprio principe.
Tre città libere: Amburgo, Lubecca, Brema. La propria costituzione talvolta liberale e un proprio parlamento.
È diviso 25 stati di fatto lo stato egemone è la Prussia. Aveva promosso l'unificazione del popolo, il suo territorio era il più vasto, la sua costituzione era assai più chiusa perché il sistema elettorale prevedeva tre classi.
Ruolo del kaiser e del parlamento
Al vertice stava l'imperatore il kaiser. Il capo dello Stato perché presidente della confederazione dei principi, Dirige la politica estera, Capo dell'esercito, nomina il cancelliere imperiale: capo del governo al tempo stesso Primo Ministro della Prussia.
I camera: Bundesrat (consiglio federale), formato dai delegati dei singoli stati.
II camera: Reichstag (parlamento nazionale) eletto a suffragio universale maschile. Potere legislativo.
I ministri erano responsabili di fronte al cancelliere. Continuità di indirizzo politico del nuovo Reich con il mondo prussiano:
Autoritarismo statale-militarismo programmato-sviluppo industriale.
L'Impero era uno Stato di diritto cioè non esisteva un potere dispotico perché il rapporto tra governo e governati erano scrupolosamente regolati dalla legge che stabiliva i diritti di ciascuno.
Tuttavia il potere esecutivo, cioè il governo, non dipendeva fatto dall'autorità del parlamento: regime costituzionale puro.
Prestigio dell'esercito e identità nazionale
Il prestigio dell'esercito:
Di tipo sociale, impone l'insieme del paese i propri valori.Rafforzamento della struttura gerarchica, aristocratica, della società tedesca.
Autorità: il cui ossequio bene ritenuto il segno di fedeltà alla patria.
Il problema dell'identità nazionale:
Modo stesso di formazione dell'unità politica
Permanenza degli antichi Stati tedeschi
Politica di Bismark e opposizioni
Vita politica tedesca prima del 1890: sotto Guglielmo I
-Bismark gode del potere ma fa i conti: Grande proprietà terriera, la grande industria, e i loro rappresentanti al Reichstag.
Bismark per avere il favore della maggioranza parlamentare manipolo l'opinione pubblica, intorno al governo delle forze nazionali, liberal nazionale conservatori.
Politiche con amica per legare gli interessi dell'agricoltura e dell'industria.
Parlamento, cattolici e socialisti erano i mesi di Bismark.
Cattolici e socialisti additati come nemici dell'impero:
Contro i cattolici lanciò il Kulturkampf ossia la guerra civile, che prendendo a pretesto le controverse decisioni del concilio Vaticano primo affermava il diritto di intervento dello Stato nella vita della Chiesa, ma nel 1871 ci fu il rafforzamento dei cattolici nel partito di centro.
Nel 1876 ci furono delle leggi speciali contro socialisti come il divieto di stampa e di organizzazione del partito. Il pretesto furono dei finti attentati al sovrano.
Politiche sociali ed economiche
Dal 1831 nel governo promozione attiva politica sociale, misure previdenziali per le malattie, gli infortuni di invalidità e la vecchiaia, e programma di assicurazione.
Dal 1889 politica economica: tariffa doganale
-Pesanti dazi di importazione sui cereali: protezione dei grandi proprietari terrieri soprattutto della Prussia orientale (junkers)= stabilità sociale.
-dazi di importazione su prodotti industriali: protezione degli interessi delle industrie nazionali.
Cambiamenti politici dopo il 1890
Vita politica tedesca dopo il 1890
1888 Guglielmo II dopo il breve regno di Federico III, disguidi con l'imperatore per la politica estera e sociale.
1890 licenziamento di Bismark i suoi successori non avevano la capacità di intelligenza, in più il nuovo sovrano era debole, insicuro, accentratore arrogante. Limiti della costituzione tedesca che gli lasciano troppo potere.
I successori di Bismark dopo il 1890
Conte Leo VON Caprivi 1890-94 generale moderato
Principe Hohenlohe 1894-1900, funzionario reggente amministrativo dell'Alsazia-Lorena
Principe Von Bulow 1900-1909 dal corpo diplomatico
John Bethman-Hollweg 1909-1917 appartenente all'amministrazione prussiana
Ascesa del movimento nazionalista
La volontà di diventare una potenza mondiale e dopo il 1890 era legittimata dalla crescente capacità produttiva, dalla conquista di mercati esteri indispensabile, e ciò poteva avvenire in un quadro Pacifico.
1914 la flotta era seconda solo alla Gran Bretagna manda visione del sovrano dell'opinione pubblica era il concetto di una potenza mondiale: potenza militare.
Emergere del movimento nazionalista: da questo particolare clima in più non si voleva far apparire socialisti come nemici della patria.
Ma dal 1891 al congresso di Erfurt: la socialdemocrazia tedesca agiva nella piena legalità sia per il movimento sindacale che con la forza parlamentare.
Tra il 1890 il 1911 numeri di deputati socialisti al Reichstag passava da 35 a 110: il partito socialista diventava il più forte è partito politico tedesco, tuttavia ai margini della vita nazionale.
Domande da interrogazione
- Qual era la struttura politica della Germania sotto Bismark?
- Quali erano le principali caratteristiche economiche dell'industria tedesca?
- Come venivano trattati i cattolici e i socialisti sotto il governo di Bismark?
- Quali cambiamenti politici avvennero in Germania dopo il 1890?
- Come si sviluppò il movimento socialista in Germania tra il 1890 e il 1911?
La Germania aveva una struttura politica rigida che garantiva il potere ai gruppi dirigenti tradizionali, con un sistema federale dominato dalla Prussia e un parlamento eletto a suffragio universale maschile.
L'industria tedesca era avanzata, dominando il settore chimico e posizionandosi seconda dopo gli Stati Uniti nella produzione siderurgica, grazie alle risorse minerarie e allo sviluppo scientifico e industriale.
I cattolici e i socialisti erano considerati nemici dell'impero; Bismark lanciò il Kulturkampf contro i cattolici e impose leggi speciali contro i socialisti, limitando la stampa e l'organizzazione del partito.
Dopo il 1890, con il licenziamento di Bismark, i suoi successori non riuscirono a mantenere la stessa capacità di governo, e il nuovo sovrano Guglielmo II era debole e accentratore, portando a un aumento del potere esecutivo.
Il movimento socialista crebbe significativamente, con il numero di deputati socialisti al Reichstag che passò da 35 a 110, rendendo il partito socialista il più forte in Germania, sebbene rimanesse ai margini della vita nazionale.