irene.mereu98
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Concetti Chiave

  • L'Italia unificata ha ereditato un grande debito pubblico, che il primo governo cercò di riequilibrare attraverso la destra storica, che costruì infrastrutture e aumentò le tasse.
  • Depretis, con il suo programma "Stradella", promosse una serie di riforme fiscali ed elettorali, ma incontrò resistenze per la riforma agraria, cercando di conquistare territori in Africa.
  • La politica di Crispi, orientata al prestigio dello Stato e alla repressione dei movimenti rivoluzionari, portò a riforme elettorali ma fallì nelle campagne coloniali in Eritrea.
  • Giolitti favorì il suffragio maschile quasi universale e abolì le leggi antianarchiche, promuovendo accordi politici e finanziamenti pubblici per guadagnare sostegno politico.
  • Giolitti si avvicinò alla Francia, espandendo le colonie in Libia e Grecia, ma fu coinvolto in uno scandalo bancario che portò alla creazione della Banca d'Italia per un maggiore controllo finanziario.

Indice

  1. L'eredità del debito pubblico
  2. Il trasformismo politico
  3. Le ambizioni coloniali di Depretis
  4. Giolitti e le riforme elettorali

L'eredità del debito pubblico

L'Italia unificata ha ereditato un enorme debito pubblico poichè se l'Italia non ne avesse permesso l'acquisizione gli Stati preunitari non ne avrebbero permesso l'unificazione.Il primo governo tentò di riequilibrare il bilancio pubblico e ci riuscì la destra storica,la quale costruì gli italiani e diffuse la lingua;questa però voleva fare anche grandi investimenti in infrastrutture e per questo vennero aumentate le tasse a danno dei cittadini ma dopo un decennio,durante la nazionalizzazione delle ferrovie,la destra storica cade e segue un periodo in cui governa la sinistra storica con Depretis.

Depretis,presidente del consiglio appoggiato da democratici e radicali,sale al comando dopo aver elaborato un programma chiamato stradella;in esso permetteva:una serie di incentivi ai lavori pubblici;maggiore equità fiscale e una riforma elettorale ampliando il numero dei cittadini maschi al diritto al voto,abbassando il livello di età richiesto e permettendo all'alta borghesia di votare.

Il trasformismo politico

Depretis non aveva forte maggioranza parlamentare e sa che non può realizzare il suo programma;allora incentiva,anche corrompendo,il passaggio dei deputati nella sinistra storica.Dopo i primi atti molti passano senza corruzione,spontaneamente;questo meccanismo di scambi di favore tra maggioranza di governo e opposizione si chiama Trasformismo ed esiste anche oggi con il nome di turismo parlamentare.A questo punto Depretis ha quasi la totalità dei deputati dalla sua parte quindi riesce a realizzare i suoi progetti;con il tempo però si accorge della mancanza di una riforma agraria soprattutto nell'Italia meridionale ma non riesce a realizzarla perchè i suoi deputati sono aristocratici e non vogliono dare le loro terre ai contadini.

Le ambizioni coloniali di Depretis

Depretis decide allora di conquistare nuovi territori da consegnare ai contadini;tenta con una colonia africana nell'attuale Libia.Nel momento in cui egli dichiara le sue intenzioni ha il veto della Francia la quale,controllando l'Algeria,vuole espandersi in Libia;Depretis tenta ugualmente opponendosi alla Francia e per questo rompono i rapporti.A questo punto l'Italia rimane isolata perchè la Francia è con l'Inghilterra e si è schierata pure con il Papa che si dichiara ostile allo Stato italiano;per questo Depretis cerca accordi con la Germania e l'Austria e stipula con loro la Triplice Alleanza ottenendo il loro appoggio.Depretis ha ora la possibilità di conquistare la colonia;vengono però sconfitti a Dogali e sono costretti ad arrendersi;il governo di sinistra si dimette non riuscendo ad ottenere la riforma agraria.Con Depretis viene inoltre fatta la riforma scolastica con la Legge Coppino che stabilisce la durata dell'istruzione elementare a 5 anni con i primi 2 obbligatori e gratuiti.Dopo di lui segue il governo Crispi.

Crispi,esponente di sinistra,è stato garibaldino ed era appoggiato dai movimenti nazionalisti.Nel suo discorso d'insediamento come presidente del consiglio si presentò come estimatore della politica di Bismark,cancelliere prussiano,il cui potere era fondato sull'ordine assoluto e come lui si propose come obiettivo il prestigio dello Stato.I rivoluzionari rappresentavano un pericolo per l'Italia,serviva quindi dallo Stato una politica repressiva;Crispi promise una migliore politica fiscale e una legge sulla libertà di sciopero che fa approvare a patto che questa non rovini l'unificazione italiana,doveva essere infatti uno sciopero giusto che non andasse contro di essa;inoltre fece abbassare il censo del diritto al voto facendo votare anche la medio-bassa borghesia.Emanate queste leggi,Crispi si rende conto che se vuole continuare a governare deve dare uno spiraglio di benessere ai contadini dell'Italia meridionale,per questo segue le orme di Depretis ossia cerca di conquistare terre per loro e mira all'Eritrea e alla Somalia.Prima di procedere,Crispi stipula con l'Eritrea il trattato di"Uccialli"nel 1889;questo era molto ambiguo perchè come succedeva spesso per l'Italia non era chiaro cosa fosse;per l'Eritrea questa sembrava un'alleanza mentre l'Italia con questo si garantiva il protettorato sulla costa somala e il possesso di alcune zone dell'Eritrea.L'Eritrea a questo punto dichiara guerra all'Italia;questa perde ad Adua nel 1896 e Crispi si dimette ma di lui rimangono alcune leggi come la riforma elettorale e le leggi antianarchiche che permettono allo Stato di intervenire contro gli scioperi.

Giolitti e le riforme elettorali

Dopo Crispi il re decide di dare l'incarico a Giolitti:egli ritiene che le pratiche dei contadini non siano una minaccia per lo Stato così come le rivendicazioni dei datori di lavoro che non volevano dare loro le terre.Lo Stato deve permettere lo scontro,all'interno delle regole,tra le due parti in modo che si giunga ad un accordo e il compito dello Stato è quello di garantire il rispetto di questo stando al di sopra delle parti che contrattano;questo porta all'abolizione delle leggi antianarchiche di Crispi.Giolitti rende ancora più democratica la legge elettorale estendendo il diritto di voto e si ha quasi il suffragio universale maschile:potevano votare tutti i maschi che avevano compiuto i 30 anni e che sapevano leggere e scrivere,ma anche chi non lo sapeva fare poteva votare se aveva 30 anni e aveva fatto il servizio militare.Di seguito a questa nuova regola i socialisti potevano così vincere le elezioni avendo fatto quasi tutti il servizio militare e i contadini avrebbero votato loro;da una parte Giolitti fece una legge elettorale democratica,ma cerca anche di garantirsi la vittoria con il partito liberale facendo il Patto Gentiloni.Con l'abolizione delle leggi antianarchiche si organizza meglio il partito socialista nascendo le prime organizzazioni sindacali come la CGL(confederazione generale del lavoro).A questo punto lo Stato concede dei finanziamenti alle opere pubbliche favorevoli al partito liberale;finanziò l'acquedotto in Puglia e la rete ferroviaria.Giolitti per estendere i propri confini cerca di dividere il fronte bellico conquistando colonie in Grecia e la Libia però prima cerca di avvicinarsi alla Francia con la quale ritiene necessario un accordo.In questo scontro con la pace di Losanna l'impero ottomano cade e cede la Libia all'Italia.Egli allentò i rapporti con Austria e Germania ponendo fine al protezionismo e facendo così fallire le piccole aziende che non hanno retto la concorrenza con le grandi e ne migliorò le produzioni interne.Giolitti fu coinvolto in uno scandalo nella Banca di Roma che aveva concesso a lui e ad altri politici dei prestiti senza copertura usando i soldi dei cittadini per finanziarli.Giolitti aveva avuto i prestiti e gli aveva restituiti ma avendone usufruito è stato coinvolto nello scandalo e ha proceduto ad una riforma bancaria creando la Banca d'Italia che controlla tutte le altre banche.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali sfide economiche affrontate dall'Italia unificata?
  2. L'Italia unificata ereditò un enorme debito pubblico e il primo governo cercò di riequilibrare il bilancio, aumentando le tasse per finanziare investimenti infrastrutturali.

  3. Come Depretis cercò di ampliare il diritto di voto in Italia?
  4. Depretis ampliò il diritto di voto abbassando l'età richiesta e permettendo all'alta borghesia di votare, nonostante la mancanza di una forte maggioranza parlamentare.

  5. Quali furono le conseguenze del tentativo di espansione coloniale di Depretis?
  6. Il tentativo di espansione in Libia portò a un isolamento diplomatico dell'Italia e alla sconfitta a Dogali, costringendo il governo di sinistra a dimettersi.

  7. Quali riforme furono introdotte da Crispi durante il suo governo?
  8. Crispi introdusse una riforma elettorale, leggi antianarchiche e una legge sulla libertà di sciopero, cercando di espandere il territorio italiano in Eritrea e Somalia.

  9. In che modo Giolitti cercò di gestire le tensioni sociali e politiche in Italia?
  10. Giolitti abolì le leggi antianarchiche, estese il diritto di voto, favorì la nascita di organizzazioni sindacali e cercò di mediare tra contadini e datori di lavoro, promuovendo un approccio più democratico.

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