Concetti Chiave
- L'uscita della Russia dalla guerra e l'arrivo delle forze americane segnarono l'inizio della fase conclusiva del conflitto mondiale.
- L'offensiva tedesca sul fronte occidentale fu fermata dagli anglo-francesi, mentre gli italiani sconfissero gli austriaci a Vittorio Veneto.
- La conferenza di pace a Parigi vide il contrasto tra l'ideale di pace democratica di Wilson e le condizioni punitive imposte da Francia e Gran Bretagna.
- I trattati di pace portarono alla scomparsa degli imperi tedesco, asburgico e ottomano, con pesanti condizioni imposte alla Germania e all'Austria.
- La Società delle nazioni, promossa da Wilson, fu creata per mantenere la pace e la cooperazione internazionale, ma fu limitata dall'esclusione di diversi paesi.
Indice
La fase conclusiva della Grande guerra
L’uscita della Russia avviò la Grande guerra alla sua fase conclusiva, oltre all’arrivo delle forze americane in Europa. Tra marzo e luglio 1918, i tedeschi attaccarono sul fronte occidentale, e sfondarono le linee nemiche fino alla Marna.
Gli anglo-francesi seppero resistere.Il contrattacco degli alleati
Il 18 luglio gli anglo-franco-americani passarono al contrattacco e nella battaglia di Amiens inflissero una pesante sconfitta alle truppe tedesche. Gli italiani sconfissero definitivamente le armate austriache nella battaglia di Vittorio Veneto.
Gli austriaci firmarono la resa il 3 novembre 1918 e, più tardi, anche la Germania firmò l’armistizio, dopo che Guglielmo II fuggì in Olanda.
La conferenza di pace di Parigi
Nel gennaio 1919 iniziarono a Parigi i lavori della conferenza di pace, con i rappresentanti dei paesi vincitori (Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Italia); i vinti furono convocati solo per firmare i trattati.
Emerse un contrasto tra il presidente americano Wilson che sosteneva un ideale di pace democratica e i governi francese e brittanico, che volevano imporre condizioni punitive. Finì per prevalere la seconda linea e in particolare la Francia chiedeva una pace mirante ad annientare economicamente e politicamente la Germania.
Le condizioni del trattato di Versailles
La Germania fu chiamata a firmare il trattato di Versailles; tra le condizioni c’erano la restituzione dell’Alsazia e della Lorena alla Francia, lo smembramento dei possessi coloniali tedeschi, il pagamento di danni di guerra altissimi, abolire il servizio di leva, rinunciare alla flotta e ridurre l’esercito.
Con questi risarcimenti si voleva impedire che la Germania tornasse a essere la maggiore potenza economica, e rovinarne l’economia.
Il trattato di Saint-Germain-en-Laye
L’Austria, diventata repubblica dopo l’abdicazione dell’imperatore, con il trattato di Saint-Germain-en-Laye, dovette riconoscere l’indipendenza degli stati che si stavano formando dal dissolvimento dell’ex Impero, doveva cedere all’Italia l’Alto Adige, Trieste e l’Istria; la Dalmazia entrava invece a far parte del Regno di Iugoslavia.
Il trattato di Sevres e la Società delle nazioni
Con il trattato di Sevres, i territori dell’Impero ottomano vennero sottoposti all’amministrazione di Francia e Gran Bretagna, che avrebbero garantito loro l’indipendenza dopo un certo numero di anni.
L’ultimo risultato della conferenza di pace fu la creazione, promossa dal presidente Wilson, della Società delle nazioni, con sede a Ginevra.
Si trattava di un organismo sovranazionale, finalizzato a:
- Conservazione del nuovo assetto territoriale;
- Cooperazione tra gli stati membri;
- Prevenzione di nuovi conflitti.
Il progetto rimase però largamente incompiuto a causa dell’autoesclusione di Germania, Russia, Stati Uniti.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze dell'uscita della Russia dalla Grande guerra?
- Come si concluse il conflitto per l'Austria e la Germania?
- Quali furono le principali condizioni imposte alla Germania dal trattato di Versailles?
- Qual era l'obiettivo della Società delle nazioni e perché il progetto rimase incompiuto?
L'uscita della Russia avviò la fase conclusiva della guerra, facilitata anche dall'arrivo delle forze americane in Europa, e portò a una serie di offensive e controffensive decisive sul fronte occidentale.
L'Austria firmò la resa il 3 novembre 1918, seguita dalla Germania che firmò l'armistizio dopo la fuga di Guglielmo II in Olanda. Successivamente, furono imposti trattati di pace con condizioni punitive.
La Germania dovette restituire l'Alsazia e la Lorena alla Francia, smembrare i suoi possessi coloniali, pagare danni di guerra elevati, abolire il servizio di leva, rinunciare alla flotta e ridurre l'esercito.
La Società delle nazioni mirava a conservare il nuovo assetto territoriale, promuovere la cooperazione tra stati membri e prevenire nuovi conflitti. Tuttavia, il progetto rimase incompiuto a causa dell'autoesclusione di Germania, Russia e Stati Uniti.