Vala93
Ominide
5 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Durante la Prima Guerra Mondiale, la Germania sfondò il piano offensivo francese attraversando il Belgio, arrivando pericolosamente vicino a Parigi prima di essere fermata da una controffensiva francese.
  • Il conflitto si trasformò in una guerra di trincea sul fronte occidentale, con un fronte di 700 km che si spostò solo di pochi chilometri a costo di molte vite umane.
  • La strategia tedesca di usura fallì, portando al cambio di comando da Falkenhayn a Hindenburg, mentre la guerra di massa devastava soldati e civili.
  • In Italia, il dibattito sull'intervento in guerra divise il parlamento tra interventisti, che vedevano opportunità imperiali e rivoluzionarie, e neutralisti, che preferivano evitare il conflitto.
  • L'Italia, dopo aver firmato il Patto di Londra con la Triplice Intesa, dichiarò guerra all'Austria nel maggio 1915, sperando di ottenere territori come il Trentino e Trieste.

Indice

  1. L'inizio della guerra e la sorpresa francese
  2. La guerra di trincea e il fronte orientale
  3. La strategia tedesca e il concetto di massa
  4. La neutralità italiana e il dibattito politico
  5. Il patto di Londra e l'entrata in guerra dell'Italia

L'inizio della guerra e la sorpresa francese

La Germania, passando per il Belgio, sfondò il piano 17 francese (i francesi conoscono a grandi linee il piano tedesco ma il loro “piano 17” prevedeva una guerra offensiva con un attacco concentrato in Alsazia e il contenimento dell’attacco tedesco dal Belgio).

La Francia venne presa di sorpresa; la Germania, con un'avanzata straordinaria, arriva a 40 Km da Parigi in poche settimane.

La guerra di trincea e il fronte orientale

All'inizio di Settembre la Francia riesce,con una controffensiva, a bloccare l'avanzata tedesca e a conquistare terreno spostando il conflitto su due fronti nuovi, dando inizio alla cosiddetta guerra di trincea: Il fronte occidentale sarà lungo 700 Km e in quattro anni si sposterà solamente di 10-15 Km (quindi la grande potenza della guerra era la trincea, di cui la prima linea era sempre destinata a perire , muovendosi di pochi Km al costo di migliaia di vittime). Sul fronte orientale invece la situazione era molto più mobile: L'esercito russo si mobilitò più facilmente di quanto la Germania pensasse. La Russia sposta un po’ del contingente tedesco sul fronte orientale, dando la possibilità alla Francia e all'Inghilterra di riorganizzarsi. Tutte le battaglie avranno la strategia dello sfondamento. I tedeschi, nel 1915 (22 aprile) cominciarono ad utilizzar i gas asfissianti. Gli aerei erano dotati di mitragliatrici.

La strategia tedesca e il concetto di massa

Falkenhayn, capo dello stato maggiore generale, cambia la strategia tedesca e utilizza una strategia di usura, dove concentra tutte le forze dell'esercito in un unico attacco disperato. Il progetto prevedeva una perdita enorme di soldati, però spostando fondamentalmente di poco il fronte. Dato che il suo progetto non ebbe successo, Falkenhayn verrà sostituito da Hindenburg.

In questa I guerra esplode il concetto di massa: gli eserciti verranno sterminati in massa in un campo circoscritto per la conquista di pochi Km. Il fronte interno sarà completamente stravolto e la guerra coinvolgerà anche i ricchi, non solo i poveri.

La produzione diventerà di massa, perché le fabbriche si metteranno a disposizione della produzione delle armi. La guerra ha devastato la mentalità generale. Un terzo dei soldati erano ancora vivi, ma loro mente era stata stravolta dalla brutalità della guerra.

La neutralità italiana e il dibattito politico

IL 3 agosto 1914 Antonio di San Giuliano dichiarò la neutralità dell' Italia, perché il patto stipulato con l'Austria era di tipo difensivo.

All'interno del parlamento si creò una spaccatura trasversale tra due principali schieramenti: interventisti e neutralisti.

Il fronte interventista aveva al suo interno:

1) I nazionalisti di Corradini. Spinti da fini imperialistici e per entrare a far parte delle grandi potenze occidentali.

2) I sindacalisti. La guerra rompe gli equilibri sociali e si potevano così creare le giuste condizioni per attuare una rivoluzione.

3) I socialisti riformisti (sinistra democratica). Spinti dal desiderio di chiudere il processo risorgimentale strappando i territori all'Austria e per partecipare anche ad una guerra tra conservatori e democratici.

4) La destra del governo (Salandra, Sonnino). Volevano riuscire dare una svolta sul fronte della “destra”, per porre un freno all’avanzata della sinistra socialista massimalista.

Il dibattito politico per l'entrata in guerra durò 10 mesi. La posizione pubblica maggioritaria era per il neutralismo. Si sapeva già da subito che se l'Italia fosse entrata in guerra, sarebbe entrata a fianco della triplice intesa.

Il fronte neutralista comprendeva:

1) La sinistra liberale (Giolitti). Per questo fronte l'Italia non era pronta , si aspettavano che la guerra non sarebbe durata poco e ritenevano che si potessero ottenere i territori facendo un patto con l'Austria -Ungheria.

2) I cattolici. Tradizionalmente la Chiesa interpreta il sentimento pubblico volto alla pace e inoltre la guerra avrebbe portato allo scontro con l’Austria, un paese fortemente cattolico.

3) I socialisti. La guerra implica l'imperialismo, concetto non accettato dai socialisti.

Il patto di Londra e l'entrata in guerra dell'Italia

Salandra e Sonnino firmano un patto segreto il 24 aprile 1914 (Patto di Londra) con l'Intesa: se l'Italia fosse entrata in guerra a fianco dell’ Intesa entro un mese, avrebbe ottenuto:

Trentino e Alto Adige fino al Brennero

Trieste, l’Istria e parte della Dalmazia

Valona e il protettorato in Albania

• Sovranità su Rodi e sulle isole del Dodecaneso, Adalia

• compensi coloniali

Dopo varie vicissitudine, per non creare una crisi istituzionale,viene votata (anche Giolitti) l'entrata in guerra a fianco dell'Intesa.

Il 24 Maggio 1915 l'Italia dichiara guerra all’ Austria.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il piano strategico della Francia all'inizio della I guerra mondiale?
  2. La Francia aveva il "piano 17", che prevedeva una guerra offensiva con un attacco concentrato in Alsazia e il contenimento dell'attacco tedesco dal Belgio.

  3. Come si è evoluta la situazione sul fronte occidentale durante la guerra?
  4. La guerra di trincea ha caratterizzato il fronte occidentale, che si è spostato di soli 10-15 Km in quattro anni, con un costo elevato di vite umane.

  5. Quali erano le principali fazioni politiche in Italia riguardo all'entrata in guerra?
  6. In Italia c'erano due principali fazioni: gli interventisti, che includevano nazionalisti, sindacalisti, socialisti riformisti e la destra del governo, e i neutralisti, che comprendevano la sinistra liberale, i cattolici e i socialisti.

  7. Quali territori avrebbe ottenuto l'Italia secondo il Patto di Londra?
  8. L'Italia avrebbe ottenuto Trentino e Alto Adige fino al Brennero, Trieste, l'Istria, parte della Dalmazia, Valona e il protettorato in Albania, sovranità su Rodi e sulle isole del Dodecaneso, Adalia e compensi coloniali.

  9. Quando l'Italia ha dichiarato guerra all'Austria e perché?
  10. L'Italia ha dichiarato guerra all'Austria il 24 maggio 1915, dopo aver firmato il Patto di Londra con l'Intesa, per ottenere i territori promessi e per evitare una crisi istituzionale.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino