Concetti Chiave
- La politica economica nazista si ispirò al modello di intervento statale del New Deal americano, ma si concentrò sull'industria bellica per riassorbire la disoccupazione.
- Il piano Reinhard prevedeva un forte intervento statale nell'economia, con la costruzione di infrastrutture come la rete autostradale, pensata per scopi militari.
- Hitler ignorò i limiti del trattato di Varsavia, reintroducendo il servizio militare e rimilitarizzando la Renania, per preparare la Germania alla guerra.
- L'economia nazista rischiava di crollare senza la guerra, poiché lo sviluppo era basato principalmente sulla produzione militare, non sostenibile a lungo termine.
- Grandi industrie tedesche, come Siemens e Croop, trassero profitto dalla politica bellica, contribuendo al successo economico temporaneo del regime nazista.
Indice
Strategie economiche ispirate all'estero
La strategia per fronteggiare la crisi economica nonostante le abissali differenza ideologiche, si ispirò a quanto avveniva negli altri paesi, dall'America alla Russia, prevedendo un forte intervento dello stato nell'organizzazione dell'economia: il piano Reinhard.
Il ruolo dell'industria bellica
Roosvelt aveva fatto intervenire lo stato, finanziando le opere pubbliche che permettono di riassorbire la disoccupazione, questa è la sua idea centrale. Questa stessa idea viene ripresa da Hitler e adattata al suo disegno, ma l'industria che permette alla Germania di uscire dalla crisi è quella bellica, quindi questa è una sorta di New Deal, basato sull'industria bellica. Quindi lo stato riassorbe la disoccupazione, infatti nel 39 quando invaderanno la Polonia la disoccupazione è a zero in Germania, perché lo stato con il capitale che raccoglie attraverso le tasse, le reinveste e dà lavoro alle industrie, le industrie assorbono mano d'opera e il ciclo riprende il suo corso.
Il trattato di Varsavia e le autostrade
Il trattato di Varsavia poneva dei grossi limiti, impediva prima che l'esercito avesse più di 100.000 uomini, e già questo viene abolito da Hitler, che reintroduce il servizio militare nel 35, rimilitarizza la Renania, che il trattavo di Varsavia prevedeva fosse smilitarizzata, inizialmente non compra proprio armi, ma comincia per esempio a costruire la rete autostradale, essa all'epoca aveva a che fare con la guerra perché permetteva di trasportare le truppe rapidamente dal fronte francese a quello russo, il problema sarà poi questo. Quindi la prima operazione che fa dal punto di vista economico è la costruzione di una rete autostradale la quale va pensata militarmente, poi quando ormai il regime si è consolidato al potere, dal 36 in poi, c'è la costruzione delle armi, non lo fermano perché Francia e Inghilterra speravano che Hitler si accontentasse di successi parziali, inizieranno una politica accondiscendente nei confronti delle conquiste e delle violazioni del trattato di Varsavia da parte della Germania nazista perché sperano così di evitare la guerra e che il nazismo rimanga contenuto poi in Germania, cosa che non avverrà.
Confronto tra New Deal e politica di Hitler
Se è vero che c'è questa analogia con il New Deal, ma il New Deal poteva stare in piedi da solo, perché lo stato prendeva denaro dai cittadini, lo investiva in opere pubbliche che aumentavano la capacità e la ricchezza della nazione e anche la capacità produttiva, la capacità dell'America di conquistare nuovi spazi economici, se invece seguiamo la politica di Hitler e investiamo in armi, l'economia prima o poi crolla, perché ad un certo punto non si avranno più armi da costruire, la gente non mangia armi. Quindi la politica economica di Hitler o faceva crollare l'economia su se stessa arrivata alla conclusione della costruzione di tutte le armi o seguiva l'altra possibilità che è quella che Hitler voleva far seguire alla Germania, la guerra, che usando queste armi facesse tornare in casa le cose da mangiare. Hitler fin dall'inizio voleva una guerra, aveva chiaro che voleva la guerra, compito della razza padrona è dominare il mondo. Quello che voleva fare l'ha scritto nel 23 e l'ha fatto finché è morto, tutti gli altri hanno interpretato si accontenterà, si fermerà, ma l'industria tedesca era stata la principale complice di questa operazione perché non si può andare avanti sulle armi all'infinito, le armi sono investimento produttivo se con quelle armi si ammazza la gente e ne ricavo un profitto. Se quelle armi permettono di conquistare qualcosa sono un investimento buono.
Industrie tedesche e il nazismo
Nomi delle grandi industrie tedesche che si sono arricchite: Siemens, Croop (acciaierie, cannone a gittata più lunga durante la prima guerra mondiale), industria chimica produce i gas per le camere a gas, utilizzerà anche personale nei campi di concentramento, Levi racconta che se la caverà perché era un chimico.
Il nazismo è stato l'astuzia della ragione. Gli operai hanno dei salari che aumentano, la disoccupazione è zero, i tedeschi negli anni di Hitler cominciano a fare le prime ferie, mangiano tranquillamente.
Domande da interrogazione
- Qual era la strategia economica adottata dalla Germania nazista per affrontare la crisi economica?
- Come ha contribuito l'industria bellica alla riduzione della disoccupazione in Germania?
- Quali furono le violazioni del trattato di Varsavia da parte di Hitler?
- Qual era la visione di Hitler riguardo alla guerra e all'economia?
- Quali industrie tedesche trassero profitto dalla politica economica nazista?
La strategia economica nazista si ispirò a modelli di altri paesi, come l'America e la Russia, prevedendo un forte intervento statale nell'economia, simile al New Deal, ma focalizzato sull'industria bellica.
L'industria bellica ha assorbito manodopera grazie agli investimenti statali, portando la disoccupazione a zero nel 1939, quando la Germania invase la Polonia.
Hitler abolì il limite di 100.000 uomini per l'esercito, reintrodusse il servizio militare nel 1935 e rimilitarizzò la Renania, violando il trattato di Varsavia.
Hitler vedeva la guerra come inevitabile e necessaria per utilizzare le armi prodotte e ottenere risorse, poiché l'economia basata sulle armi sarebbe crollata senza un conflitto.
Grandi industrie come Siemens, Croop e l'industria chimica si arricchirono, producendo armi e gas per le camere a gas, e utilizzando anche personale dai campi di concentramento.