Concetti Chiave
- L'Italia ha vissuto una modernizzazione industriale durante la guerra, focalizzandosi sulla produzione di armamenti, ma questo ha portato a un grave debito pubblico e disoccupazione.
- Il "biennio rosso" del 1919-1920 è stato caratterizzato da lotte sociali e nuove organizzazioni sindacali, con riforme come l'aumento salariale e la ridistribuzione delle terre.
- I socialisti italiani hanno affrontato divisioni interne tra rivoluzionari e riformisti, mentre emergevano nuovi gruppi ispirati alla "vittoria mutilata" di D'Annunzio.
- Il 1919 ha visto la nascita di nuovi partiti politici, tra cui il Partito Popolare Italiano di Luigi Sturzo e i Fasci di combattimento di Benito Mussolini.
- Le elezioni del 1919 con sistema proporzionale hanno reso il Partito socialista la prima forza politica, ma divisioni ideologiche hanno impedito la formazione di un governo di coalizione.
Indice
Modernizzazione e debito pubblico
• Italia: l’Italia durante la guerra era andata incontro a una profonda modernizzazione dell’apparato industriale, improntandolo principalmente alla produzione di armamenti. Questo tuttavia portò a un grave debito pubblico a causa degli investimenti dello Stato, e a una disoccupazione dovuta all’interruzione di tali produzioni.
Lotte sociali e divisioni ideologiche
Iniziò così un ciclo di lotte sociali e alla formazione di nuove organizzazioni sindacali, le quali furono portate avanti durante il “biennio rosso” del 1919-1920. Il governo in questi anni attuò diverse riforme come l’aumento salariale e la ridistribuzione delle terre. I socialisti italiani, come in quasi tutta Europa, andarono incontro a divisioni ideologiche interne, soprattutto tra i rivoluzionari e i riformisti. Nello stesso periodo presero piede nuove gruppi che facevano riferimento dal concetto dannunziano di “vittoria mutilata”, riferendosi principalmente al fatto che dopo la guerra non era stato rispettato il Patto di Londra secondo il cui oltre al Trentino Alto Adige e al Friuli, anche Fiume e l’Istria sarebbero dovute diventare italiane. Ed è per questo che lo stesso D’Annunzio occuperà Fiume nel 1919, cacciato solo 16 mesi dopo dal trattato italo-iugoslavo di Rapallo nel 1920.
Nuovi partiti e sistema proporzionale
Fu proprio il 1919 un anno importante nella storia politica italiana; in quest’anno infatti vennero a formarsi nuovi partiti come il Partito Popolare italiano, il primo partito di massa cattolico fondato da Luigi Sturzo, e il movimento dei Fasci di combattimento, guidati da Benito Mussolini. Inoltre, nel 1919 vi furono le prime elezioni politiche con sistema proporzionale, che videro il Partito socialista come prima forza, seguito da Partito popolare. Tuttavia, a causa di profondi contrasti ideologici non si riuscì a formare un governo di coalizione, e il governo andò nuovamente a Giolitti. Il termine definitivo del biennio rosso fu dato da numerose occupazioni delle principali fabbriche italiane, risolte poi con accordi tra industriali e sindacati.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della modernizzazione industriale in Italia durante la guerra?
- Quali furono le principali divisioni ideologiche tra i socialisti italiani durante il biennio rosso?
- Quali furono i nuovi partiti politici formati in Italia nel 1919 e quale sistema elettorale fu utilizzato?
La modernizzazione industriale in Italia durante la guerra portò a un grave debito pubblico a causa degli investimenti statali e a una disoccupazione dovuta all'interruzione della produzione di armamenti.
Durante il biennio rosso, i socialisti italiani si divisero ideologicamente tra rivoluzionari e riformisti, riflettendo una tendenza comune in Europa.
Nel 1919 si formarono nuovi partiti come il Partito Popolare Italiano e il movimento dei Fasci di combattimento. Le elezioni politiche di quell'anno furono le prime con il sistema proporzionale.