Concetti Chiave
- Otto von Bismarck, rappresentante degli Junkers, fu determinante nell'unificazione tedesca sotto la corona degli Hohenzollern, superando l'opposizione della Francia di Napoleone III.
- La guerra franco-prussiana culminò con la sconfitta francese a Sedan e la proclamazione dell'Impero tedesco nel 1871, segnando un periodo di umiliazione nazionale per la Francia.
- L'equilibrio politico europeo dopo la guerra si basò sul sistema di alleanze bismarckiano, mirato a isolare diplomaticamente la Francia, con alleanze chiave come il Patto dei tre imperatori e la Triplice Alleanza.
- L'Impero tedesco, guidato da Bismarck, era il più potente stato economico e militare dell'Europa continentale, con un sistema politico che combinava un governo centrale forte e autonomie statali.
- Bismarck affrontò sfide interne, come il Kulturkampf contro i cattolici e le leggi contro la socialdemocrazia, cercando di mantenere l'ordine sociale e politico dell'Impero.
Indice
- Bismarck e l'unificazione tedesca
- La guerra franco-prussiana
- La proclamazione dell'impero tedesco
- Il trattato di Francoforte e le sue conseguenze
- La Comune di Parigi
- Il nuovo clima politico europeo
- Il patto dei tre imperatori
- Il congresso di Berlino
- La struttura politica della Germania unificata
- I partiti politici in Germania
- Il Kulturkampf e le leggi antisocialiste
Bismarck e l'unificazione tedesca
Otto von Bismarck --> rappresentante degli Junkers, avversione al liberalismo e alla democrazia, nominato primo ministro nel 1862 da Guglielmo I
Obiettivo --> unificazione degli Stati della Confederazione germanica in un unico Reich tedesco sotto la corona degli Hohenzollern.
L'unico ostacolo era la Francia di Napoleone IIILa guerra franco-prussiana
Nel 1868 la corona di Spagna fu offerta a un parente del re di Prussia. I timori della Francia, che si sentiva minacciata di accerchiamento, e l'indignazione suscitata da Bismarck, che all'indomani di un incontro fra Guglielmo I e l'ambasciatore francese emanò un comunicato in cui faceva intendere che quest'ultimo fosse stato messo alla porta dal re, sfociarono nella dichiarazione di guerra alla Prussia (19 luglio 1870).
La Francia aveva scarsa preparazione militare e fu sconfitta a Sedan (1 settembre). A Parigi si formò un governo provvisorio composto prevalentemente da repubblicani. Il ministro della guerra Leon Gambetta fuggì da Parigi su un pallone aerostatico per mobilitare la resistenza nella campagne, ma dopo una serie di sconfitte fu firmato l'armistizio (28 gennaio 1871).
La proclamazione dell'impero tedesco
9 dicembre 1870 --> viene proclamato 18 gennaio 1871 --> Guglielmo I viene incoronato imperatore tedesco (Deutscher Kaiser) a Versailles
Il trattato di Francoforte e le sue conseguenze
La Francia firmò il Trattato di Francoforte (10 maggio 1871), prevedeva:
- pagamento indennità di guerra
- truppe d'occupazione tedesche sul territorio fino al pagamento
- cessione di Alsazia e Lorena
Si trattò di una vera a propria umiliazione nazionale e il desiderio di riparare a questa umiliazione (revanscismo, da revanche (vendetta)), condizionò la futura politica francese e gli equilibri europei.
La Comune di Parigi
Dopo Sedan il popolo di Parigi insorse , costituì una Guardia nazionale e decretò la fine del regime napoleonico. Ma l'Assemblea nazionale risultò composta prevalentemente da moderati e conservatori e a presiedere il governo fu chiamato il moderato Adolphe Thiers, che aprì le trattative per la pace con la Germania. Appena furono note le durissime condizioni imposte da Bismarck il popolo della capitale insorse e decise di difendere la città. Quando il governo chiese la restituzione della armi raccolte la Guardia nazionale rifiutò e indisse le elezioni per il Consiglio della Comune.
La Comune diede vita ad un esperimento di democrazia diretta, salutato da Marx e Bakunin come il primo esempio di gestione diretta del potere da parte delle masse. Ma non riuscì a coinvolgere i piccoli centri e le campagne e già fra il 21 e il 28 maggio le truppe governative procedettero all'occupazione di Parigi. Durante la “settimana di sangue” si susseguirono le esecuzioni sommarie a cui i difensori della Comune risposero con violente rappresaglie che contribuirono ad accrescere nell'opinione pubblica moderata paura e odio per i rivoluzionari.
Il nuovo clima politico europeo
Dopo la guerra franco-prussiana si diffuse in Europa un nuovo clima politico: l'ideologia della forza e la politica di potenza, che spinsero molti Stati a ripudiare la politica del libero scambio e accentuare le misure protezionistiche. Ma, dopo l'unificazione italiana e tedesca, cioè dal 1870, l'Europa godette di un lungo periodo di pace. L'equilibrio europeo di fondò soprattutto sul sistema di alleanze bismarckiano, il cui scopo era di mantenere l'isolamento diplomatico della Francia.
Il patto dei tre imperatori
Patto dei tre imperatori (1873) --> Germania, Austria, Russia. Patto difensivo che si fondava sulla solidarietà dinastica fra le tre monarchie e aveva come obiettivo la tutela degli equilibri conservatori all'interno dei singoli Stati. Punto debole: rivalità fra Austria e Russia nei balcani.
Il congresso di Berlino
Fra il 1875 e il 1876 il governo turco represse una serie di rivolte in Bosnia, Erzegovina e Bulgaria, Nel '77 la Russia, protettrice dei popoli slavi dichiarò guerra alla Turchia e la sconfisse, imponendole una pace che avrebbe sancito la sua egemonia sui balcani. Austria e Inghilterra minacciarono di dichiarare guerra alla Russia.
Congresso di Berlino (1878) --> Bismarck mediatore
- Bulgaria ottenne l'indipendenza
- Bosnia e Erzegovina vennero dichiarate autonome ma affidate in “amministrazione temporanea” all'Austria
- la Gran Bretagna ottenne Cipro
- la Francia ottenne mano libera per una possibile espansione in Tunisia
La struttura politica della Germania unificata
Componenti su cui contava Bismarck: La Germania era, dal punto di vista economico e militare, lo Stato più potente dell'Europa continentale.
Ereditava la struttura della Confederazione germanica: era suddivisa in 25 Stati, con propri governi e parlamenti, con sole funzioni amministrative. Il governo centrale era presieduto da un cancelliere responsabile di fronte all'imperatore. Nelle loro mani era concentrato l'esecutivo. Il potere legislativo era esercitato da una Camera elettiva (Reichstag) eletta a suffragio universale e un Consiglio federale (Bundesrat), composto da rappresentanti dei singoli Stati. Il blocco sociale dominante era costituito da un'alleanza fra il mondo industriale e bancario e l'aristocrazia terriera e militare (Junkers).
I partiti politici in Germania
Partiti tradizionali --> Partito conservatore (Junkers), Partito nazional-liberale (borghesia industriale e commerciale), piccolo raggruppamento di intellettuali liberal-progressisti.
Partiti di nuova formazione --> Centro (1871), di dichiarata ispirazione cattolica, poggiava su una base sociale composita, formata per lo più da agricoltori e ceti medi urbani degli Stati cattolici (Baviera). Partito socialdemocratico tedesco (Spd) (1875), traeva la sua forza dalla massiccia adesione operaia.
Il Kulturkampf e le leggi antisocialiste
Kultukampf (“battaglia per la civiltà”) --> lotta intrapresa da Bismarck contro i cattolici. Emanò una serie di misure volte ad affermare il carattere laico dello Stato (obbligo del matrimonio civile, abolizione del controllo religioso sull'insegnamento), ma i cattolici raddoppiarono nel giro di pochi anni la loro presenza parlamentare e Bismarck attenuò le misure anticattoliche per poi varare (1887) una nuova, più moderata, legislazione ecclesiastica.
Leggi contro le tendenze sov itrici --> contro la socialdemocrazia, ponevano limitazioni alla libertà di stampa e di riunione, dichiarando illegali tutte le associazione aventi lo scopo di rovesciare l'ordinamento statale o sociale.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale di Otto von Bismarck durante la guerra franco-prussiana?
- Quali furono le conseguenze del Trattato di Francoforte per la Francia?
- Come reagì il popolo di Parigi alle condizioni imposte da Bismarck dopo la guerra?
- Qual era il ruolo del sistema di alleanze bismarckiano nell'equilibrio europeo post-guerra?
- Quali furono le principali componenti politiche e sociali dell'Impero tedesco sotto Bismarck?
L'obiettivo principale di Otto von Bismarck era l'unificazione degli Stati della Confederazione germanica in un unico Reich tedesco sotto la corona degli Hohenzollern, superando l'ostacolo rappresentato dalla Francia di Napoleone III.
Il Trattato di Francoforte impose alla Francia il pagamento di un'indennità di guerra, la presenza di truppe d'occupazione tedesche fino al pagamento e la cessione di Alsazia e Lorena, causando un'umiliazione nazionale e influenzando la politica francese futura.
Il popolo di Parigi insorse, costituì una Guardia nazionale e decretò la fine del regime napoleonico. Quando furono note le dure condizioni di pace, il popolo si ribellò ulteriormente, portando alla formazione della Comune di Parigi.
Il sistema di alleanze bismarckiano mirava a mantenere l'isolamento diplomatico della Francia e a tutelare gli equilibri conservatori in Europa, fondandosi su alleanze come il Patto dei tre imperatori e la Triplice Alleanza.
L'Impero tedesco contava su componenti come gli Junkers, l'esercito e i burocrati. Il potere legislativo era esercitato dal Reichstag e dal Bundesrat, mentre il blocco sociale dominante era un'alleanza tra il mondo industriale, bancario e l'aristocrazia terriera e militare.