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Concetti Chiave

  • Gli Accordi di Plombiéres del 1858 proponevano una divisione dell'Italia in tre parti, con un ruolo di guida per il Piemonte e concessioni territoriali alla Francia.
  • Cavour accetta l'egemonia francese credendo che il movimento italiano avrebbe cambiato la situazione politica a lungo termine.
  • Cavour vedeva l'espansione del Piemonte come essenziale per bilanciare il potere austriaco, senza mirare a uno stato unitario.
  • La partecipazione del Piemonte alla Guerra di Crimea ha portato la questione italiana a essere discussa a livello internazionale.
  • L'attentato a Napoleone III da parte di Felice Orsini ha aumentato l'interesse francese nella questione italiana, spingendo verso un'alleanza antiaustriaca.

Indice

  1. Accordi di Plombiéres
  2. Conseguenze degli accordi
  3. Strategia di Cavour
  4. Risultati della Guerra di Crimea
  5. Visione di Napoleone III

Accordi di Plombiéres

Qualche mese dopo l’attentato, nel luglio del 1858, si arriva a un accordo in funzione antiaustriaca ovvero gli Accordi di Plombiéres secondo i quali l’Italia avrebbe dovuto essere divisa in 3 parti:

    - Regno dell’alta Italia fino all’Isonzo sotto Vittorio Emanuele, compresi i ducati emiliani e le Legazioni pontificie;

    - Regno dell’Italia centrale: Toscana e restanti domini papali;

    - Regno delle Due Sicilie.

Conseguenze degli accordi

Questo avrebbe visto il Papa come presidente onorario di questa Confederazione italiana e in cambio la Francia si avrebbe annesso: Nizza e la Savoia.

La questione della Savoia, che è una regione e ad oggi si trova in Francia, costò tantissimo al re Vittorio Emanuele II perché era proprio la regione da cui proveniva la casa reale italiana, è perciò stato un accordo che è costato molto. Questa sistemazione dell’Italia vedrà un’egemonia della Francia, di Napoleone III, che Cavour accetta perché ha una convinzione forte cioè quella che in realtà questa situazione non sarebbe rimasta a lungo così perché si era accorto, già nel 1848, che il movimento italiano c’era anche se era stato sconfitto, stava per emergere in tutta la sua forza ed era quindi convinto che le cose non sarebbero rimaste così.

Strategia di Cavour

Cavour capisce che per potersi ingrandire e sistemare la situazione della penisola italiana è necessario controbilanciare la potenza austriaca. L’idea di Cavour è quella di non creare uno stato unitario, idea che verrà successivamente a Vittorio Emanuele II, ma di allargare il Piemonte creando un regno dell’Italia settentrionale attraverso l’acquisizione dei territori che al momento erano sotto l’Austria. Per fare questo, secondo Cavour, è necessario che la questione italiana venga in qualche modo dibattuta perché altrimenti a nessuno interessa e per far si che la questione venga dibattuta decide di buttarsi alla cieca nella Guerra di Crimea che era scoppiata perché la Russia voleva occupare la Crimea per avere uno sbocco sul mare, che poi potesse arrivare al Mediterraneo, e aveva attaccato l’Impero Ottomano (Turchia) che aveva a suo favore la Francia e la GB. L’intervento militare piemontese affidato al generale La Marmora non ha grande peso, non porta grandi conquiste da questo punto di vista, ma ha due grandissimi risultati:

    1.

    Risultati della Guerra di Crimea

    Politico: in una delle sessioni di discussioni al termine della guerra si assicura che si parli della questione italiana e che quindi divenga uno dei temi trattati durante la conferenza di pace;

    2. Opinione pubblica: tutto questo porta, nell’opinione pubblica europea e soprattutto nella Francia di Napoleone III, una simpatia nei confronti dell’Italia. Nello specifico si inizia a capire in tutta Europa che la questione italiana è una questione che bisogna pensare, nessuno ci aveva mai pensato perché affrontarla voleva dire scontrarsi in qualche modo con l’Impero asburgico, ma a questo punto evidentemente i tempi sono maturi e a far capire che è ora di affrontare la situazione c’è anche il famoso attentato a Napoleone III del gennaio del 1858 fatto da un anarchico italiano Felice Orsini che convince ulteriormente l’imperatore a decidere di affrontare questa questione italiana.

Visione di Napoleone III

Anche nell’ottica di Napoleone III vi è la creazione, in funzione antiaustriaca, di un regno d’Italia del Nord che fungesse da cuscinetto: un regno guidato dal Piemonte, alleato della Francia, fortemente in contrasto con l’Austria però funzionava bene per togliere territorio e limitare il potere austriaco in Italia.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono gli Accordi di Plombiéres e quale impatto ebbero sull'Italia?
  2. Gli Accordi di Plombiéres, stipulati nel luglio del 1858, prevedevano la divisione dell'Italia in tre parti sotto diverse leadership, con il Papa come presidente onorario della Confederazione italiana. In cambio, la Francia avrebbe annesso Nizza e la Savoia, influenzando l'egemonia francese in Italia.

  3. Qual era la visione di Cavour per l'Italia e come intendeva realizzarla?
  4. Cavour non mirava a creare uno stato unitario, ma a espandere il Piemonte per formare un regno dell'Italia settentrionale, sottraendo territori all'Austria. Per attirare l'attenzione sulla questione italiana, partecipò alla Guerra di Crimea, ottenendo risultati politici e di opinione pubblica favorevoli.

  5. Quali furono i risultati dell'intervento piemontese nella Guerra di Crimea?
  6. L'intervento piemontese, sebbene militarmente poco significativo, portò a due grandi risultati: la questione italiana fu discussa durante la conferenza di pace e l'opinione pubblica europea, specialmente in Francia, sviluppò simpatia verso l'Italia.

  7. Come influenzò l'attentato a Napoleone III la questione italiana?
  8. L'attentato a Napoleone III da parte dell'anarchico italiano Felice Orsini nel gennaio 1858 convinse ulteriormente l'imperatore a considerare seriamente la questione italiana, contribuendo a maturare i tempi per affrontare la situazione.

  9. Qual era l'obiettivo di Napoleone III riguardo all'Italia del Nord?
  10. Napoleone III mirava a creare un regno d'Italia del Nord, guidato dal Piemonte e alleato della Francia, per fungere da cuscinetto contro l'Austria, riducendo il potere austriaco in Italia.

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