Concetti Chiave
- La campagna di non cooperazione gandhiana del 1920-22 mirava a boicottare le istituzioni britanniche, promuovendo azioni come restituire onorificenze e boicottare università e tribunali.
- Gandhi incoraggiò la distruzione dei tessuti inglesi, simbolicamente bruciando abiti di fabbricazione britannica, e adottò il dhoti come abbigliamento tradizionale indiano.
- La ruota dell'arcolaio, sempre presente con Gandhi, diventò un potente simbolo dell'indipendenza indiana, rappresentando l'autosufficienza.
- Gandhi sostenne fermamente l'emancipazione delle donne, l'abolizione della casta degli intoccabili e la collaborazione interreligiosa.
- Un incidente violento nel 1922 portò Gandhi a revocare la campagna di non cooperazione, seguito dal suo arresto e condanna a sei anni di carcere.
Indice
La campagna di non cooperazione
Nel 1920-22 Gandhi lancia una grande campagna per la non cooperazione: i notabili devono restituire le onorificenze ricevute dagli inglesi, gli studenti devono boicottare le università, gli avvocati rifiutarsi di discutere le cause nei tribunali, le elezioni per gli organi amministrativi locali devono essere disertate, i tessuti inglesi devono essere distrutti.
Simboli e azioni della protesta
Quest'ultima questione dà vita a uno dei momenti più spettacolari della protesta gandhiana, infatti i suoi seguaci sono invitati a bruciare pubblicamente giacche e tessuti di fattura inglese. Gandhi stesso rinuncia agli abiti occidentali e comincia a indossare il dhoti, tradizionale abbigliamento indiano; inoltre tesse da solo i propri vestiti, invitando i suoi seguaci a fare altrettanto. La ruota dell'arcolaio che Gandhi ha sempre con sé diventa il simbolo dell'indipendenza indiana.
Emancipazione e unità indiana
Gandhi prende anche chiaramente posizione per l'emancipazione delle donne e per la loro partecipazione attiva al movimento indipendentista, si dichiara a favore dell'abolizione dea casta degli intoccabili e insiste incessantemente sulla necessità di una collaborazione tra tutti gli indiani anche se seguono diverse confessioni religiose.
Incidente e revoca della campagna
Nel 1922, quando il movimento di non cooperazione sta riscuotendo un notevole successo, in un villaggio dell'India settentrionale si verifica un incidente che va contro la filosofia politica di Gandhi: infatti i manifestanti indiani rinchiudono in gruppo di poliziotti dentro la stazione di polizia e le danno fuoco, uccidendo i poliziotti. Per questo motivo Gandhi, turbato dal ricorso alla violenza e timoroso che altri episodi simili possano accadere, proclama la revoca della campagna.
Arresto e declino di Gandhi
Al governo coloniale britannico sembra una dichiarazione di sconfitta: Gandhi viene arrestato per attività antigovernative e condannato a sei anni di carcere. Ne sconta due e poi esce nel 1924 per potersi operare di appendicite. A quell'epoca la stella di Gandhi sembra smesso di brillare.
Domande da interrogazione
- Quali erano gli obiettivi principali della campagna di non cooperazione lanciata da Gandhi nel 1920-22?
- Quali simboli e azioni caratterizzavano la protesta gandhiana?
- Cosa portò alla revoca della campagna di non cooperazione nel 1922?
La campagna mirava a restituire le onorificenze agli inglesi, boicottare le università, rifiutare di discutere cause nei tribunali, disertare le elezioni locali e distruggere i tessuti inglesi.
I seguaci di Gandhi bruciavano pubblicamente tessuti inglesi, e Gandhi stesso indossava il dhoti e tesseva i propri vestiti. La ruota dell'arcolaio divenne il simbolo dell'indipendenza indiana.
Un incidente in cui manifestanti indiani uccisero poliziotti bruciando una stazione di polizia portò Gandhi, turbato dalla violenza, a revocare la campagna.