DarioA06
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Concetti Chiave

  • All'inizio del XX secolo, la Russia iniziò un significativo sviluppo industriale grazie al supporto statale e ai capitali stranieri.
  • L'industrializzazione portò alla creazione di un proletariato urbano, concentrato principalmente nelle grandi città russe.
  • Il proletariato emergente adottò le teorie marxiste, promuovendo l'idea di una rivoluzione contro il capitalismo.
  • Nel 1898 fu fondato il partito operaio socialdemocratico russo, che si divise in due fazioni: i bolscevichi rivoluzionari e i menscevichi riformisti.
  • Nonostante la repressione zarista, le idee socialiste continuarono a guadagnare terreno nella società russa.

Indice

  1. L'industrializzazione della Russia
  2. La nascita del partito socialdemocratico
  3. Differenze tra bolscevichi e menscevichi

L'industrializzazione della Russia

All'inizio del XX secolo la Russia era ancora un paese prevalentemente agricolo. Tuttavia già a partire dall'ultimo decennio del XIX secolo il paese conobbe una forte sviluppo industriale grazie all'intervento finanziario dello Stato, all'adozione del protezionismo e a un consistente afflusso di capitali stranieri.

Come conseguenza dell'industrializzazione si ebbe la formazione di un proletariato, sia pure concentrato solo in alcune grandi città. Il fenomeno indusse i numerosi socialisti russi-tra cui Vladimir Il'ic Ul'janov, detto Lenin-a fare proprie le teorie marxiste, secondo le quali solo un proletariato industriale politicamente maturo avrebbe potuto avviare un processo rivoluzionario contro il sistema capitalistico.

La nascita del partito socialdemocratico

Nel 1898 i socialisti russi dettero vita al partito operaio socialdemocratico che visse tra la clandestinità e l'esilio e al cui interno nel 1903 prevalse la corrente rivoluzionaria marxista, detta perciò bolscevica (in russo "maggioritario") contro la minoranza riformista detta sua volta menscevica (in russo "minoritario") .

Differenze tra bolscevichi e menscevichi

I bolscevichi, legati a Lenin, erano sostenitori di un "programma massimo", mirante alla conquista del potere con la rivoluzione, all'eliminazione del capitalismo e alla dittatura del proletariato; i menscevichi invece fecero proprio un "programma minimo" volto alla collaborazione con la borghesia liberale, all'abbattimento dello zarismo e alla formazione di una repubblica democratica. Tali forze, pur ancora esigue numericamente, andando vano radicandosi nella società russa, mentre lo zar, nonostante le dure misure repressive, non era in grado di porre un freno al loro sviluppo.

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