Concetti Chiave
- L'assassinio di Alessandro II nel 1881 ha ampliato le forze di opposizione, coinvolgendo operai e contadini insoddisfatti del regime.
- Alessandro III ha instaurato un regime autocratico con repressione poliziesca e persecuzione delle minoranze, mantenendo rigido centralismo.
- L'industrializzazione ha creato tensioni sociali, promuovendo sviluppo industriale senza trasformare l'agricoltura, grazie al capitale straniero e all'intervento statale.
- Il movimento populista è ripreso e il partito socialista rivoluzionario è nato nel 1900; i marxisti vedevano lo sviluppo capitalistico come un passo necessario per la rivoluzione socialista.
- Lenin ha guidato la creazione del partito socialdemocratico, con i bolscevichi favorendo un partito di rivoluzionari disciplinati e i menscevichi un approccio più occidentale.
Indice
L'assassinio di Alessandro II e le sue conseguenze
Nel 1881 c'è l'assassinio Alessandro II e le forze di opposizione si allargarono dai gruppi dell’intelligencija agli operai e contadini.
Politica di Alessandro III e repressione
Alessandro III fa un regime autocratico e repressione poliziesca, persecuzione ebrei e oppressione nazionalità non russe alimentato e incoraggiato dalla polizia e governo, rigido centralismo.
Problemi agrari e industrializzazione
Il Motivo del fermento rivoluzionario ancora il malcontento dei contadini e crea problemi all'equilibrio già precario del mir (insufficienza terra assegnata alle comunità e onere finanziario del riscatto) fu ulteriormente scosso dall’aumento della popolazione e dalle conseguenze dell’industrializzazione.
Sviluppo industriale e resistenza
La politica di industrializzazione aiuta a mantenere l'immobilismo delle strutture sociali delle campagne e per impedire disgregazione del mir lo scopo è quello di intensificare pressione fiscale e mantenere stabilità politica.
La creazione di un moderno apparato industriale grazie a Stato e senza trasformazione agricoltura.
La politica di industrializzazione si basò sull’incoraggiamento all’afflusso di capitale straniero e sull’intervento statale; risultato: alcune importanti zone industriali in mezzo a un immenso territorio che conservava un carattere agricolo arretrato.
Sviluppo industrializzazione porta ad una resistenza della classe dirigente e opposizione.
Nascita del partito socialista rivoluzionario
Si ha una ripresa del movimento populista e nascita del partito socialista rivoluzionario (1900); per i marxisti lo sviluppo capitalistico era una fase necessaria dello sviluppo economico e premessa indispensabile per la rivoluzione socialista; operai principale forza rivoluzionaria; obiettivo di creare partito socialdemocratico raggiunto nel 1898.
Lenin e la divisione del partito socialdemocratico
Lenin passò all’attività politica ricostruendo le fila del partito; partecipazione polemica contro i populisti, contributo a creazione del partito, attività propagandistica e organizzativa = posizione di 1° piano; nel 1903 il partito socialdemocratico poté tenere un Secondo Congresso: ci sono due tendenze sui metodi di azione
1. per il gruppo bolscevico (Lenin), il partito doveva essere formato da rivoluzionari professionali, capaci di operare con la disciplina nell’illegalità;
2. i menscevichi miravano a creare un partito di tipo occidentale e puntare sulla pressione politica: una trasformazione capitalistica e borghese doveva svolgersi prima che il movimento operaio potesse attuare programma sociale.
Per Lenin intervento di una forza consapevole, organizzata e legata alla classe operaia poteva trasformare la lotta della democrazia contro l’autocrazia in una rivoluzione socialista si crea un'alleanza attraverso il partito socialdemocratico (borghesi e nobili progressisti) che trovò una nuova forma di organizzazione nel partito costituzionale democratico (cadetti).
Fermento politico e crisi di regime
Il Fermento politico diede vita ad un'ulteriore resistenza delle nazionalità non russe alla politica di accentramento.
La crisi di regime esplose in occasione della guerra russo-giapponese (1905). Per la prima volta allora si fece l’esperienza della connessione tra guerra e rivoluzione.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze dell'assassinio di Alessandro II nel 1881?
- Come reagì Alessandro III alle tensioni politiche e sociali del suo tempo?
- Qual era l'obiettivo della politica di industrializzazione in Russia?
- Quali furono le differenze tra bolscevichi e menscevichi riguardo ai metodi di azione politica?
L'assassinio di Alessandro II portò all'espansione delle forze di opposizione, coinvolgendo non solo l'intelligencija ma anche operai e contadini, e contribuì al fermento rivoluzionario in Russia.
Alessandro III instaurò un regime autocratico caratterizzato da repressione poliziesca, persecuzione degli ebrei e oppressione delle nazionalità non russe, sostenuto da un rigido centralismo.
La politica di industrializzazione mirava a mantenere l'immobilismo delle strutture sociali rurali, intensificando la pressione fiscale e mantenendo la stabilità politica, senza trasformare l'agricoltura.
I bolscevichi, guidati da Lenin, volevano un partito di rivoluzionari professionali operanti nell'illegalità, mentre i menscevichi puntavano a un partito di tipo occidentale, basato sulla pressione politica e su una trasformazione capitalistica e borghese.