Concetti Chiave
- Il fascismo agrario nacque in risposta agli eventi del 1920 a Bologna, con ex combattenti e borghesia che formavano squadre d'azione per intimidire i socialisti.
- Mussolini trasformò i fasci in un partito, il Partito Nazionale Fascista, ottenendo consenso grazie a posizioni favorevoli a monarchia e politica economica liberale.
- La marcia su Roma nel 1922 portò Mussolini al potere, dopo il rifiuto del re di firmare lo stato d'assedio richiesto da Facta.
- Dal 1922 al 1924, il governo di coalizione di Mussolini vide riforme significative, inclusa la riforma scolastica di Giovanni Gentile.
- L'omicidio di Giacomo Matteotti nel 1924 scosse l'opinione pubblica, ma l'opposizione non riuscì a sfruttare l'occasione per sfiduciare Mussolini.
Indice
L'inizio del fascismo agrario
Il 21 novembre del 1920 il sindaco di Bologna si affacciò in onore dell'insediamento del consiglio comunale a Palazzo d'Accursio e i socialisti, incaricati della sicurezza, spararono sulla folla. I fasci di combattimento accantonarono quindi il programma di San Sepolcro e costituirono le squadre d'azione per intimidire i socialisti.
Qui nacque il fascismo agrario con il supporto di ex combattenti, giovani contro i nemici della patria e la borghesia, agivano con spedizioni punitive guidate dai Ras (feudali etiopi) che portavano all'esilio, ad atti di umiliazione come l'uso dell'olio di ricino e nei casi peggiori anche alla morte.La nascita del Partito Nazionale Fascista
Nel maggio del 1921 Giolitti indisse le elezioni accettando liste comunali ma i risultati non mutarono enormemente e quindi Giolitti si licenziò e subentrò al suo posto Ivanoe Bonomi ma il suo governo durò poco, quindi entrò in carica Luigi Facta. Nel frattempo Mussolini trasformò i fasci in un vero e proprio partito, ovvero il Partito Nazionale Fascista che si mostrò: favorevole alla monarchia per ricevere il consenso del re, favorevole alla politica economica liberale per il sostegno degli industriali e non favorevole al PPI per il sostegno del clero e questo li rese più credibili.
La marcia su Roma e il nuovo governo
Il 24 ottobre 1922 Mussolini raduna le camicie nere per marciare su Roma, Facta chiese di firmare lo stato d'assedio ma il re rifiutò, così il 30 Mussolini arrivò e riceve l'incarico nuovo del governo.
Riforme e tensioni politiche
Dal 1922 al 1924 venne formato un governo di coalizione con i liberali e i popolari, infatti i fascisti avevano solo 35 deputati ma avevano il consenso della corte. Mussolini in questo periodo abbandonò la precedente politica economica di Giolitti e attivò la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Il 27 aprile 1923 avvenne la riforma della scuola varata dal ministro Giovanni Gentile che istituiva: cinque anni di elementari, introduzione liceo classico e scientifico, introduzione istituto tecnico e magistrale e l'esame di stato.
L'omicidio di Giacomo Matteotti
Il 30 maggio 1924 Giacomo Matteotti presentò un discorso in cui denunciava i crimini fascisti e il 10 giugno venne rapito e ucciso in auto con un pugnale e il suo cadavere venne ritrovato due mesi dopo. Con questo evento l'opinione pubblica si risvegliò e gli assassini vennero arrestati ma i mandanti non vennero mai scoperti. L'opposizione non riuscì ad approfittarne, si rifiutarono ad entrare in Parlamento fino al ripristino della legalità non sfiducia a Mussolini. Poi il fascismo sembra placarsi e il 3 gennaio 1925 il duce si assume la propria responsabilità politica, morale e storica.
Domande da interrogazione
- Quali furono le circostanze che portarono alla nascita del fascismo agrario?
- Come si trasformò il movimento fascista sotto la guida di Mussolini?
- Quali furono le conseguenze del discorso di Giacomo Matteotti nel 1924?
- Quali riforme scolastiche furono introdotte dal ministro Giovanni Gentile nel 1923?
Il fascismo agrario nacque in risposta agli eventi del 21 novembre 1920 a Bologna, quando i socialisti spararono sulla folla. I fasci di combattimento formarono squadre d'azione per intimidire i socialisti, con il supporto di ex combattenti e giovani.
Mussolini trasformò i fasci in un partito politico, il Partito Nazionale Fascista, che si mostrò favorevole alla monarchia e alla politica economica liberale, guadagnando così il sostegno del re e degli industriali.
Dopo il discorso di Matteotti, che denunciava i crimini fascisti, egli fu rapito e ucciso. Questo evento risvegliò l'opinione pubblica, ma non portò a un cambiamento politico immediato, poiché l'opposizione non riuscì a sfruttare la situazione.
La riforma scolastica del 1923 introdusse cinque anni di scuola elementare, il liceo classico e scientifico, l'istituto tecnico e magistrale, e l'esame di stato, segnando un cambiamento significativo nel sistema educativo italiano.