Concetti Chiave
- Dopo il 1850, un boom economico portò alla nascita di grandi magazzini francesi come Bon Marché, Louvre e Printemps.
- I grandi magazzini riducevano il margine di profitto per articolo per aumentare le vendite, supportati da una produzione efficiente e innovativa.
- Strategie come facciate in vetro e ferro, vetrine accattivanti e pubblicità creativa erano utilizzate per attrarre clienti e stimolare gli acquisti.
- L'iconografia della moda utilizzava modelli per trasmettere ideali di bellezza e mettere in risalto gli abiti, con disegni chiari e contesti realistici.
- Nonostante il sogno di attrarre un pubblico vasto, i grandi magazzini iniziarono a specializzarsi, mentre le case di moda rispondevano alle esigenze di una clientela più esclusiva.
Indice
La nascita dei grandi magazzini
Dopo la crisi del 1848, iniziò una fase di ripresa che dal 1850 prese la forma di un vero e proprio boom economico e cominciarono a sorgere i nuovi grandi magazzini: Bon Marché nel 1852, Louvre nel 1854, Printemps nel 1865.
Strategie di vendita innovative
Le regole del grande magazzino erano le stesse elaborate per i magasins de nou.: ridurre il margine di profitto sui singoli articoli per favorire le vendite e quindi un rapido giro delle merci e del capitale.
Questo richiedeva una produzione in serie efficace e capace di offrire costanti novità, la donna borghese doveva essere indotta a entrare e a perdersi nella fantasmagoria delle meraviglie esposte, fino a dimenticare i propri principi etici del risparmio e lasciarsi andare agli acquisti, magari con la falsa coscienza di poterci ripensare e restituire il tutto, tecniche utilizzate per raggiungere questo scopo:
• Facciata, per la quale venivano usati nuovi materiali, ferro e vetro;
• Vetrine, inducevano ad entrare nel negozio e quindi venivano esposte le occasioni, le merci a prezzo basso e ribassato con esposizioni di scadenza mensile;
• Pubblicità, veniva fatta utilizzando i mezzi più diversi: dalle vetture per la consegna a domicilio, agli striscioni appesi alle immense facciate per annunciare occasioni particolari. I cataloghi pubblicati dai grandi magazzini avevano di norma uscite stagionali, e con la diminuzione dei costi degli abbonamenti si svilupparono ulteriormente;
• L’iconografia più comunemente seguita nelle immagini di moda all’inizio del secolo prevedeva una figura umana caratterizzata secondo l’ideale di bellezza in voga: la modella era usata per trasmettere i codici di tale bellezza e per mostrare l’abito, lo scopo era quello di dare visibilità al vestito, la cui confezione poteva essere sartoriale oppure casalinga e quindi il disegno doveva essere il più chiaro possibile. Poi venne introdotto anche il realismo idealizzato, che prevedeva di pubblicare tavole in cui la figura era ambientata in un contesto adeguato;
L'utopia dei grandi magazzini
L’utopia dei grandi magazzini era quella di attirare tutto il mondo ad ammirare le merci, le diverse occasioni di vendita, la varietà delle merci, la diversificazione dei prezzi dovevano operare questo miracolo anche se poi le esigenze di gusto e di vita delle diverse componenti della società ebbero il sopravvento e i magazzini cominciarono a selezionare le proprie offerte in ragione di tipi omogenei di clientela [Bon Marchè aveva un carattere provinciale, Louvre specializzato in moda lussuosa]. Accanto a loro, continuavano a prosperare le sartorie di lusso e le maison di moda più esclusive alla nobiltà e all’alta borghesia, in questo modo il commercio di moda era in grado di rispondere alle esigenze dell’intero mercato borghese con una modalità democratica, in cui tutti potevano accedere.
Domande da interrogazione
- Quali furono le strategie utilizzate dai grandi magazzini francesi per attrarre i clienti?
- Come influenzarono i grandi magazzini il comportamento delle donne borghesi?
- In che modo i grandi magazzini si adattarono alle diverse esigenze della clientela?
- Qual era l'utopia dei grandi magazzini e come si realizzò?
I grandi magazzini francesi utilizzavano nuove facciate in ferro e vetro, vetrine accattivanti, pubblicità innovativa e cataloghi stagionali per attrarre i clienti e stimolare gli acquisti.
I grandi magazzini indussero le donne borghesi a perdersi nella varietà delle merci esposte, spingendole a dimenticare i principi di risparmio e a lasciarsi andare agli acquisti.
I grandi magazzini iniziarono a selezionare le proprie offerte in base a tipi omogenei di clientela, come Bon Marché con un carattere provinciale e Louvre specializzato in moda lussuosa.
L'utopia dei grandi magazzini era attirare tutto il mondo ad ammirare le merci e le occasioni di vendita, realizzata attraverso la diversificazione dei prezzi e delle offerte per rispondere alle esigenze dell'intero mercato borghese.