Concetti Chiave
- La partecipazione della Russia alla Prima Guerra Mondiale accentuò la povertà e il malcontento, con sommosse già iniziate nel 1905.
- Nel 1917, la crisi economica e la carestia portarono alla "rivoluzione di febbraio" contro lo zar Nicola II, costringendolo ad abdicare.
- Un governo provvisorio si formò sotto il principe Georgij L'vov, ma il dualismo con i soviet, assemblee di operai e soldati, creò tensioni.
- Il soviet di Pietrogrado emerse come forza politica alternativa, spingendo per l'uscita della Russia dalla guerra a qualsiasi costo.
- Lenin, rientrato a Pietrogrado nell'aprile 1917, promulgò le "Tesi di aprile", proponendo una rivoluzione comunista e riscuotendo successo popolare.
La povertà in Russia
La partecipazione al conflitto mondiale non fece altro che accentuare la situazione di estrema povertà della società russa. Già nel 1905 si erano verificate in tutto il paese delle sommosse, che avevano costretto lo zar Nicola II ad istituire un Parlamento: la Duma.
Nel 1914 lo zar, convinto che il conflitto si sarebbe risolto velocemente, decise di entrare in guerra a fianco dell'Intesa.
La Russia registrò enormi perdite che contribuirono ad aumentare il malcontento della società, infatti, dall’autunno del 1915 si erano verificati scioperi e proteste, causati dalla mancanza di beni di prima necessità e dall’esagerato aumento dei prezzi.
La rivoluzione di febbraio
All'inizio del 1917 la situazione precipitò.
L'8 marzo scoppiò a Pietrogrado una protesta popolare contro la dilagante carestia, nota come "rivoluzione di febbraio" che dilagò in tutto il paese, trasformandosi in una sommossa generale contro lo zar.Il dualismo politico
Il 12 marzo si formò un governo provvisorio sotto il principe Georgij L'vov, l’unico ministro di sinistra era un socialdemocratico, Aleksandr Kerenskij. La pressione fu tale che il 15 marzo lo zar fu costretto ad abdicare e indicò come suo successore il fratello Michele, il quale però rifiutò la corona rendendosi conto dell'impossibilità di dominare la situazione. Per aiutare il governo liberale, le forze popolari e socialiste ricostruirono i soviet, le assemblee dei rappresentanti di operai, soldati e contadini. Nei nuovi soviet presero parte individui eletti dai lavoratori nelle fabbriche e dai corpi dell'esercito che si erano ammutinati: presto si verificò un vero e proprio dualismo fra il governo e i soviet. In particolare il soviet di Pietrogrado diventò un'alternativa politica al potere centrale. Intanto si chiedeva di far uscire la Russia dalla guerra accettando di una pace a qualsiasi prezzo.
Le Tesi di Lenin
La situazione ebbe una svolta solo quando il capo bolscevico Lenin, nell'aprile 1917 rientrò a Pietrogrado dove enunciò le cosiddette "Tesi di aprile", che affermarono la tradizione marxista sostenendo una rivoluzione comunista. In questo modo tutto il potere doveva passare ai soviet che esprimevano pienamente gli interessi proletari e popolari.
Le Tesi di Lenin prevedevano il concetto di "la terra ai contadini e le fabbriche agli operai" e la necessità di stipulare una pace immediata e per questo motivo riscossero largo successo tra la popolazione.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali del malcontento della società russa durante la partecipazione al conflitto mondiale?
- Quali furono le conseguenze immediate della "rivoluzione di febbraio" del 1917?
- Quali erano i punti principali delle "Tesi di aprile" di Lenin e perché ebbero successo?
La partecipazione al conflitto mondiale accentuò la povertà in Russia, con enormi perdite umane e una carenza di beni di prima necessità, portando a scioperi e proteste.
La "rivoluzione di febbraio" portò alla formazione di un governo provvisorio e all'abdicazione dello zar Nicola II, con il rifiuto del fratello Michele di assumere il trono.
Le "Tesi di aprile" di Lenin proponevano il trasferimento del potere ai soviet, la redistribuzione della terra ai contadini e delle fabbriche agli operai, e una pace immediata, riscuotendo successo per il loro appello agli interessi proletari e popolari.