Concetti Chiave
- Mussolini establishes a totalitarian state with a personal dictatorship and a single-party system, initiating with the "leggi fascistissime" to consolidate power.
- In 1925, the regime suppresses political opponents, shutting down antifascist associations and arresting socialists and communists.
- Laws centralize legislative power to the government, with the Prime Minister becoming Secretary of State, accountable only to the king.
- Local governance changes by dissolving municipal councils and mayors, enhancing the authority of prefects over associations.
- Press freedom is obliterated through controlled news dissemination and manipulated narratives, enforced by the regime's "veline".
Indice
Creazione dello stato totalitario
- Mussolini procede alla creazione di uno stato totalitario, fondato su una dittatura personale e su un partito unico
Repressione politica del 1925
- il 1925 è caratterizzato da violenze squadriste e da misure di repressione contro gli avversari politici.
Vengono chiusi circoli e associazioni politiche antifasciste e vengono arrestati socialisti e comunistiLeggi fascistissime e consolidamento
- il consolidamento del regime inizia tra la fine del 1925 e nel corso del 1926, quando vengono promulgate le “leggi fascistissime” ispirate dal giurista Alfredo Rocco e volte a rafforzare il governo e abolire la distinzione dei poteri
Riforme del potere governativo
- il potere legislativo viene assegnato al governo
- la carica del presidente del consiglio dei ministri viene trasformata in quella di segretario dello stato, viene nominato e revocato dal re, è responsabile del proprio indirizzo di governo solo di fronte al re e non più di fronte al parlamento
- il potere del governo aumenta anche a livello locale
- vengono estese le prerogative dei prefetti che ora possono sciogliere associazioni
- viene modificato l’ordinamento municipale attraverso l’eliminazione del consiglio comunale e del sindaco
- viene introdotta la possibilità di licenziare i dipendenti dei servizi pubblici per ragioni politiche
Attentato e provvedimenti repressivi
Verso la fine del 1926 c’è un attentato, senza conseguenze, contro Mussolini a Bologna, da parte di un ragazzo quindicenne Anteo Zamboni. Porta il Governo ad emettere una serie di provvedimenti repressivi:
- annullamento dei passaporti
- soppressione di tutte le associazioni (compresi i partiti) e di tutte le pubblicazioni non fasciste
- viene abolita definitivamente ogni libertà di opinione e di stampa
- l’Avanti!, l’Unità e la Voce Repubblicana sono costretti a sospendere le proprie pubblicazioni
Fascistizzazione della stampa
Durante il periodo del fascismo avviene un fenomeno chiamato fascistizzazione della stampa, e fu il processo con cui il fascismo iniziò a controllare la stampa, impedendo quindi la libertà di opinione. Infatti:
- vengono controllate tutte le notizie e vengono manipolate dall’alto, in questo modo aumenta il controllo con le “veline”, ovvero le comunicazioni telegrafate dall’ufficio stampa e trasmesse alle redazioni dei giornali, lo stato indica quali sono le notizie che vanno pubblicate specificando il titolo e il tipo di commento da far seguire
Misure contro i deputati antifascisti
- il 9 novembre 1926 viene dichiarato decaduto il mandato dei 122 deputati non fascisti che avevano un seggio al parlamento in seguito alle elezioni del 1924 e che avevano creato la successione dell’Aventino
- vengono arrestati i deputati comunisti, poiché nemici del fascismo
- viene ripristinata la pena di morte
- viene creato un tribunale speciale per la difesa dello Stato allo scopo di reprimere tutte le attività antifasciste, ovviamente questo significò la negazione del diritto di opinione per gli avversari dello stato
- viene istituito il confino, provvedimento amministrativo imposto dalla polizia per cui si è costretti ad abitare, per un certo periodo di tempo, in una località prestabilita diversa da quella di residenza
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali misure introdotte dalle "leggi fascistissime"?
- Come venne modificato il ruolo del presidente del consiglio dei ministri?
- Quali furono le conseguenze dell'attentato a Mussolini nel 1926?
- In che modo il fascismo controllava la stampa?
Le "leggi fascistissime" furono promulgate per rafforzare il governo e abolire la distinzione dei poteri, assegnando il potere legislativo al governo e aumentando il potere del governo a livello locale.
La carica del presidente del consiglio dei ministri fu trasformata in quella di segretario dello stato, nominato e revocato dal re, e responsabile solo di fronte al re.
L'attentato portò a provvedimenti repressivi come l'annullamento dei passaporti, la soppressione di associazioni e pubblicazioni non fasciste, e l'abolizione della libertà di opinione e di stampa.
Il fascismo controllava la stampa attraverso la manipolazione delle notizie con le "veline", specificando quali notizie pubblicare e come commentarle, negando così la libertà di opinione.