Dammacco
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Concetti Chiave

  • Dopo aver vinto le elezioni, Mussolini formò un governo di coalizione con il supporto di liberali, popolari e indipendenti, ottenendo 306 voti favorevoli in Parlamento.
  • Nel novembre 1921, Mussolini trasformò il movimento fascista in un partito politico, il Partito Nazionale Fascista, cercando di presentarlo come una forza politica nuova e costituzionale.
  • La natura autoritaria del nuovo partito divenne evidente con la creazione del Gran Consiglio del Fascismo e della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale.
  • Nel 1924, Mussolini approvò la legge Acerbo che garantiva al partito di maggioranza relativa il 65% dei seggi in Parlamento, consolidando ulteriormente il suo potere.
  • Le nuove elezioni furono organizzate con un "listone" di partiti, mentre i partiti popolari e socialisti, tra cui Matteotti e Turati, si opposero fortemente.

Indice

  1. Formazione del governo di coalizione
  2. Nascita del partito nazionale fascista
  3. Consolidamento del potere di Mussolini

Formazione del governo di coalizione

Vinte le elezioni, Mussolini formò un governo di coalizione. Con soli 135 deputati non avrebbe potuto fare altrimenti. Grazie al supporto dei liberali, popolari e indipendenti, invece, conquistò in Parlamento 306 voti favorevoli, contro 116 contrari e 7 astenuti. Insediatosi al governo, riorganizzò la struttura prefettizia lasciando libere le squadre e il movimento operaio, ma smantellando allo stesso tempo la legislazione del primo dopoguerra organizzando un vero e proprio partito.

Nascita del partito nazionale fascista

Nel novembre del 1921, infatti, Mussolini riunì a Roma i fascisti per un congresso. Aveva deciso di trasformare in un partito quell’insieme di forze che costituivano il movimento fascista. Nacque così il partito nazionale fascista. Mussolini cercò di presentarlo come una forza politica nuova ma inserita nella tradizione costituzionale italiana. Nel nuovo partito confluì inizialmente, soprattutto la piccola borghesia, che aveva già appoggiato i fasci di combattimento. Molto presto cominciò a manifestarsi la natura autoritaria del nuovo partito e del suo capo. Creerà il Gran Consiglio del fascismo, cui diede carattere istituzionale, stabilendo che doveva essere interpellato su ogni questione costituzionale. Fu intanto costituita la Milizia Volontaria per la sicurezza nazionale, un corpo armato posto direttamente agli ordini del capo del governo: in lui riconoscevano il proprio duce. Fu fatto credere che quella milizia sarebbe servita ad assorbire lo squadrismo, e quindi neutralizzarlo; in realtà “le squadre” continuarono a essere uno strumento efficace della repressione fascista.

Consolidamento del potere di Mussolini

Nel 1924 Mussolini godeva di poteri straordinari: presidente del consiglio e ministro degli Interni e degli Esteri. Ma la sua posizione non era ancora del tutto consolidata, perché non poteva disporre di una maggioranza parlamentare. Per ottenerla, fece approvare una nuova legge elettorale, detta legge Acerbo, dal nome del deputato fascista che ne stese il testo. In base alle nuove norme il partito di maggioranza relativa che avesse ottenuto almeno il 25% dei voti, avrebbe avuto il diritto al 65% dei seggi nella Camera dei Deputati. Ottenuta l’approvazione della legge, Mussolini sciolse le camere indisse nuove elezioni politiche. Il partito fascista, organizzò per questo evento un “listone” di partiti cui fece parte il partito liberale, guidato da Salandra e Orlando, che appariva come continuità. Contrari, invece, si mostrarono il partito popolare e i socialisti guidati da Matteotti e Turati, i massimalisti e i liberali di Giolitti.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i passi iniziali di Mussolini per consolidare il suo potere dopo aver formato il governo?
  2. Mussolini formò un governo di coalizione e riorganizzò la struttura prefettizia, smantellando la legislazione del primo dopoguerra e creando il partito nazionale fascista per consolidare il suo potere.

  3. Come cercò Mussolini di ottenere una maggioranza parlamentare?
  4. Mussolini fece approvare la legge Acerbo, che garantiva al partito di maggioranza relativa con almeno il 25% dei voti il 65% dei seggi, e sciolse le camere per indire nuove elezioni.

  5. Qual era la funzione della Milizia Volontaria per la sicurezza nazionale?
  6. La Milizia Volontaria per la sicurezza nazionale era un corpo armato agli ordini del capo del governo, ufficialmente per assorbire lo squadrismo, ma in realtà continuava a essere uno strumento di repressione fascista.

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