Concetti Chiave
- Dopo la prima guerra mondiale, l'Italia affronta una grave crisi economica, con tensioni sociali e richieste di cambiamenti politici da parte degli operai.
- Il malcontento sociale è alimentato da fattori come i reduci di guerra, la crisi economica e il periodo del biennio rosso, che coinvolge anche la borghesia insoddisfatta.
- Nel 1919 emergono due partiti principali: il partito socialista, diviso tra massimalisti e riformisti, e il partito popolare di Don Luigi Sturzo, che diventa un partito di massa.
- Benito Mussolini fonda i fasci di combattimento, proponendo un programma demagogico basato sul malcontento, contrario sia al governo liberale che ai partiti socialista e popolare.
- Le organizzazioni sindacali crescono, con la nascita di CGdl e CIL, mentre la classe dirigente italiana manca di provvedimenti per calmare la situazione.
Indice
Crisi economica e tensioni sociali
Dopo la prima guerra mondiale, l’Italia era piegata da una forte crisi economica, solamente la borghesia industriale poteva contare su una consistente ricchezza; il generale malcontento provocava una forte tensione. Gli operai reclamavano non solo cambiamenti economici ma anche politici.
I principali contrasti erano:
- Reduci
- Crisi economica
- Bienno rosso
- Malessere borghesia
Scenario politico complesso
Lo scenario politico è quanto mai complesso: nel 1919 assistiamo all’affermazione di due partiti, il partito socialista (che non aveva avuto grandi consensi perché aveva una diffusione limitata tra gli operai) e che si divideva in massimalisti e riformisti e quello popolare, fondato da Don Luigi Sturzo, che diventò ben presto un partito di massa.
Fondazione dei fasci di combattimento
Nel 1919 vennero inoltre fondati i fasci di combattimento da Benito Mussolini, espulso dal partito socialista perché interventista; proponevano un programma demagogico che faceva leva sul malcontento del pubblico. Questi erano contrari sia al governo liberale che ai partiti socialista e popolare. Con il programma di San Sepolcro del 1919 si legittimava:
- Suffragio universale e repubblica
- Giornata lavorativa di 8 ore massimo e giustizia fiscale
- Abolizione servizio militare obbligatorio
La classe dirigente italiana non attuò provvedimenti che riuscissero a calmare la situazione.
Le organizzazioni sindacali erano cresciute notevolmente, ricordiamo la nascita di CGdl e CIL.