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Concetti Chiave

  • La Riforma Gentile del 1923 mirava a indottrinare i giovani, elevando l'obbligo scolastico a 14 anni e riorganizzando le scuole elementari e superiori.
  • L'istruzione fascista enfatizzava le discipline umanistiche, con il latino centrale per collegare l'Italia all'impero romano, e la religione cattolica come base educativa.
  • La scuola era elitaria e discriminante, accessibile solo ai più abbienti, con l'obiettivo di formare i futuri dirigenti fascisti e inculcare certi ideali.
  • Le docenti erano obbligate a iscriversi al partito fascista, e solo pochi insegnanti dissidenti furono licenziati, rendendo la classe docente uno strumento del regime.
  • Il sistema educativo includeva il saluto fascista obbligatorio e un pensiero unico, con libri censurati per promuovere l'ideologia fascista tra gli studenti.

Indice

  1. Riforma Gentile e istruzione fascista
  2. Importanza del latino e cultura umanistica
  3. Religione cattolica e filosofia
  4. Discriminazione e inclusività scolastica
  5. Licei femminili e ideologia fascista
  6. Obblighi per la classe docente
  7. Pensiero unico e censura

Riforma Gentile e istruzione fascista

1923--> Riforma Gentile (dal nome di Gentile, colui che la redige): rappresenta una riforma dell'istruzione, con l'obbiettivo di indottrinare i giovani.

-l'obbligo scolastico viene innalzato a 14 anni

-le scuole elementari si articolano in 3 anni inferiori e 2 anni superiori,

-si possono poi optare per una serie di scelte al liceo.

Viene attuata una importante riforma per il piano di studi: si danno importanza a discipline in particolare per ''creare i fascisti del futuro''.

Importanza del latino e cultura umanistica

Viene introdotto il latino: in generale la scuola fascista dava un'importanza fondamentale alle discipline umanistiche, ma il latino aveva una posizione di rilievo--->perché tra gli scopi di Mussolini c'era il ritorno dell'Italia alla Roma imperiale, ovvero quando l' impero romano aveva tutto il mondo.

La cultura umanistica serviva per dare quella parvenza di umanità antica ( ancora più evidente quando Mussolini vorrà colonizzare l'Africa) e far tornare l'Italia ai fasti della Roma imperiale.

Religione cattolica e filosofia

religione cattolica: da intendere come una sorta di catechismo (preghiere e nozioni di dottrina cristiana)--> doveva costituire la base della scuola dell'epoca, introdotta per prima nelle scuole elementari e dopo i patti lateranensi anche nelle superiori.

Filosofia nel liceo classico: dato che doveva essere la scuola dei futuri dirigenti, la filosofia serviva per dare una cultura umanistica ancora più improntata.

Discriminazione e inclusività scolastica

Gentile pronuncia una frase che ci fa capire l'ideale di scuola dell'epoca-->come essa fosse basata sul censo e fortemente discriminante: ''studi di pochi, degli aristocratici, dei migliori/ mantenere queste scuole chiuse ai deboli e incapaci per tenerne alto il livello''.

La scuola ai giorni nostri è un ente inclusivo, cerca di eliminare le differenze che ci possono esser di censo, ma all'epoca. al contrario, si tendeva ad evidenziare le differenze= il figlio dell'operaio non poteva aspirare a un liceo classico, ma al massimo a un istituto tecnico, perché la scuola classica aveva un costo piuttosto elevato.

I fascisti volevano fin da subito plasmare i dirigenti del futuro e per questo li distinguevano già a partire dalla scuola, cercando di inculcare inoltre certi ideali.

Licei femminili e ideologia fascista

Licei femminili: con lo scopo di formare la ''perfetta donna fascista''-->donna di casa e con una fisicità forte e curata, in modo da poter per procreare il più possibile. infatti, in questa scuola tra le discipline vediamo la danza.

La scuola non era uno strumento per la formazione, ma per formare il fascista che da adulto sarà disposto a morire per la patria.

Obblighi per la classe docente

-Verrà introdotta per la classe docente una misura per obbligare all'iscrizione al partito fascista. Infatti, i docenti che non si iscrivevano al partito fascista venivano licenziati in tronco. Solo 11 insegnanti in Italia hanno avuto la forza di dire dissentire--->la classe docente diventa lo strumento affinché Mussolini potesse portare a termine il suo obbiettivo.

-Ma per cambiare l'ideologia non bastava riformare il sistema di educazione:

-in tutte le scuole era obbligatorio il saluto fascista: era un modo di identificarsi, per riconoscersi tutti appartenenti a una stessa identità/ideologia.

-viene avviata un' organizzazione della scuola che aveva l'obbiettivo di rappresentare gli insegnati (sorta di sindacato) ma qui vale il principio che, se un docente non aderiva alle idee del fascismo non veniva rappresentato, e, immediatamente allontanato a scuola.

Pensiero unico e censura

All'inizio degli anni 30: si inizia a introdurre dai libri il pensiero unico fascista. Viene creato il sussidiario per le elementari: libro unico che aveva all'interno nozioni ed esercizi particolari; con lo di scopo rendere talmente familiari certi percorsi mentali da inculcare un solo pensiero: difendere la patria,

Nelle scuole viene introdotta anche una commissione di censura---> controllare che tutti i libri scelti dagli insegnanti non riportassero informazioni sconvenienti per il regime: tutti i libri, in particolare storia e filosofia, dovevano omettere certi contenuti per risaltarne altri.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'obiettivo principale della Riforma Gentile del 1923?
  2. L'obiettivo principale della Riforma Gentile era indottrinare i giovani, enfatizzando discipline umanistiche per "creare i fascisti del futuro" e promuovere ideali fascisti.

  3. Come veniva strutturata l'istruzione elementare secondo la Riforma Gentile?
  4. Le scuole elementari erano articolate in 3 anni inferiori e 2 anni superiori, con l'obbligo scolastico innalzato a 14 anni.

  5. Qual era il ruolo della religione cattolica nell'istruzione durante il periodo fascista?
  6. La religione cattolica fungeva da base della scuola, introdotta come una sorta di catechismo, con preghiere e nozioni di dottrina cristiana, inizialmente nelle scuole elementari e successivamente anche nelle superiori.

  7. Quali misure furono adottate per garantire l'adesione dei docenti al partito fascista?
  8. Fu introdotta una misura che obbligava i docenti a iscriversi al partito fascista, pena il licenziamento immediato. Solo 11 insegnanti in Italia rifiutarono di aderire.

  9. In che modo il regime fascista cercava di controllare i contenuti educativi nelle scuole?
  10. Il regime introdusse un sussidiario unico per le elementari e una commissione di censura per controllare che i libri non contenessero informazioni sconvenienti, omettendo certi contenuti per esaltare altri.

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