Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Eamon de Valera, leader del Fianna Fáil, promosse l'indipendenza irlandese, abolendo il giuramento di fedeltà alla monarchia inglese e i legami giudiziari con la Gran Bretagna.
  • Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'Irlanda migliorò economicamente grazie alle esportazioni verso la Gran Bretagna e mantenne una posizione di neutralità.
  • La neutralità irlandese durante la guerra fu sostenuta dalla popolazione, permettendo a de Valera di trionfare nelle elezioni del 1943 e 1944.
  • Nel 1948, il partito Fine Gael salì al potere e proclamò la piena sovranità dell'Irlanda, uscendo dal Commonwealth e dichiarandosi Repubblica.
  • L'Irlanda si impegnò a perseguire la riunificazione con l'Ulster rispettando la volontà della maggioranza della sua popolazione.

Indice

  1. L'ascesa di Eamon de Valera
  2. Politica estera e neutralità
  3. Declino politico e nuova repubblica

L'ascesa di Eamon de Valera

Negli anni Trenta e Quaranta, la storia politica dell’Irlanda è dominata dalla figura di Eamon de Valera, il quale si affermò nella scena politica irlandese, fondando il partito chiamato Fianna Fáil (= Soldati del destino); all’inizio, questo partito era caratterizzato da posizioni di centro-sinistra con un certo radicalismo; era fortemente repubblicano e contrario a mantenere dei legami stretti con la Gran Bretagna.

Quando egli diventò primo ministro, l’Irlanda era scossa da una grave crisi economica. Immediatamente fece abolire il giuramento di fedeltà alla monarchia inglese e eliminò tutti i legami ancora esistenti fra Irlanda e Gran Bretagna a livello giudiziario. Nel 1936, fu abolito il Senato che costituiva il baluardo delle forze conservatrici del Paese. L’anno successivo fu abrogato unilateralmente il trattato del 1921 con la Gran Bretagna, senza alcuna reazione da parte di quest’ultima. Nel 1932, de Valera fu presidente della Società delle Nazioni a cui l’Irlanda aveva aderito 9 anni prima e, più tardi, si schierò a fianco degli Inglesi nel dibattito delle sanzioni contro l’Italia, colpevole di aver aggredito l’Etiopia. Quando l’URSS chiede di essere ammessa alla società delle Nazioni, esso si espresse in senso favorevole, mentre rischiò di diventare impopolare, rispondendo la richiesta dell’opinione pubblica di partecipare alla guerra civile di Spagna a sostegno del regime fascista del caudillo, Francisco Franco, nonostante anche le sollecitazioni provenienti dalla Chiesa cattolica. L’atteggiamento vigoroso ed indipendente di de Valera fece sì che esso diventasse ben presto il leader dei piccoli paesi all’interno della Società delle Nazioni.

Politica estera e neutralità

Durante la Seconda guerra Mondiale la situazione economica irlandese migliorò notevolmente grazie all’esportazione verso la Gran Bretagna, soprattutto di prodotti agricoli. Durante il conflitto, de Valera si mantenne neutrale; infatti, negò alla Gran Bretagna l’uso delle basi militari sul suolo irlandese, protestò contro la violazione tedesca delle acque territoriali dell’Irlanda e più tardi anche contro lo stanziamento a Londonderry, nell’Irlanda del Nord, di una base americana. Inoltre, nel 1941, resistette con forza alle pressioni statunitensi affinché egli allontanasse i diplomatici tedeschi e giapponesi. La popolazione appoggiò sempre le sue decisioni e, infatti, il suo partito ottenne un vero trionfo nelle elezioni del 1943 e del 1944.

Declino politico e nuova repubblica

La fine della Seconda Guerra Mondiale determinò un cambio e quindi un declino della fortuna politica di de Valera. Infatti, sulla scena politica arrivò un nuovo partito “Nuova Repubblica” che sosteneva un atteggiamento più vigoroso in tema di riunificazione. A seguito delle elezioni del 1948, arrivò al governo il partito Fine Gael che può essere considerato un partito di centro-destra, europeista, vicino alle posizioni cristiano-democratiche e del Partito laburista. Nel settembre dello stesso anno, il nuovo primo ministro, con una dichiarazione di politica costituzionale, rivendicò all’Irlanda il diritto alla piena sovranità e l’indipendenza sotto forma di Repubblica. La legge relativa proclamava l’uscita delle 26 contee dell’Eire dal Commonwealth e l’attribuzione al suo presidente di tutte le prerogative di un capo di Stato, comprese quelle esercitate fino ad allora, dalla monarchia inglese. Londra non si oppose agli sviluppi che erano in atto nell’Eire; addirittura, essa concesse gli stessi diritti dei sudditi inglesi ai cittadini della nuova Repubblica Irlandese residenti in Gran Bretagna. Da parte sua, il governo irlandese si impegnò solennemente a perseguire la riunificazione dell’Irlanda (mancava l’Ulster o Irlanda del nord) soltanto nel rispetto della volontà della maggioranza della popolazione di quel territorio.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Eamon de Valera e quale ruolo ha avuto nella storia politica dell'Irlanda?
  2. Eamon de Valera è stato una figura dominante nella politica irlandese degli anni Trenta e Quaranta, fondatore del partito Fianna Fáil e promotore dell'indipendenza irlandese dalla Gran Bretagna.

  3. Quali furono le azioni principali di de Valera per ridurre i legami con la Gran Bretagna?
  4. De Valera abolì il giuramento di fedeltà alla monarchia inglese, eliminò i legami giudiziari con la Gran Bretagna, abrogò il trattato del 1921 e mantenne una posizione neutrale durante la Seconda Guerra Mondiale.

  5. Come ha reagito la popolazione irlandese alle decisioni di de Valera durante la Seconda Guerra Mondiale?
  6. La popolazione irlandese ha sostenuto le decisioni di de Valera, come dimostrato dal successo elettorale del suo partito nel 1943 e 1944.

  7. Quali cambiamenti politici si sono verificati in Irlanda dopo la Seconda Guerra Mondiale?
  8. Dopo la guerra, un nuovo partito, "Nuova Repubblica", emerse sulla scena politica, e nel 1948 il partito Fine Gael, di centro-destra, salì al potere, proclamando l'indipendenza dell'Irlanda come Repubblica.

  9. Qual è stata la reazione della Gran Bretagna alla dichiarazione di indipendenza dell'Irlanda?
  10. La Gran Bretagna non si oppose alla dichiarazione di indipendenza dell'Irlanda e concesse ai cittadini irlandesi residenti in Gran Bretagna gli stessi diritti dei sudditi inglesi.

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