Concetti Chiave
- Nel secondo dopoguerra, i paesi asiatici e meridionali cercano l'indipendenza approfittando dell'indebolimento delle potenze coloniali come il Regno Unito, la Francia e l'Olanda.
- Movimenti nazionalisti combinano ideologie occidentali con tradizioni locali, con esempi rilevanti in India e nei paesi musulmani come Pakistan e Indonesia.
- In Indocina si sviluppano movimenti ispirati al comunismo cinese, supportati dalla Cina stessa.
- La Partition dell'India nel 1947 porta alla formazione di due stati, l'Unione Indiana e il Pakistan, e causa un esodo di massa e violenze interreligiose con circa 250.000 morti.
- L'India indipendente adotta una costituzione laica e democratica, mentre il Pakistan è diviso tra visioni laiche e religiose sull'organizzazione dello stato.
Indice
Indipendenza asiatica post-guerra
I paesi asiatici e meridionali vogliono conquistarsi l’indipendenza dalle potenze coloniali.
Questi paesi possono ora approfittare del fortissimo indebolimento politico e militare sofferto sia dal Regno Unito, sia dalla Francia, che dall’Olanda, dovuto alla seconda guerra mondiale, per poter conquistare l’indipendenza.
L’indipendenza è voluta da movimenti che combinano tradizioni e culture locali con modelli di organizzazione politica ed ideologie occidentali.
Movimenti nazionalisti e religiosi
Ci sono aree in cui si sviluppano movimenti nazionalisti che uniscono il discorso patriottico di matrice europea con l’identità religiosa e culturale locale; questo accade nell’India e nei paesi musulmani (Pakistan, Indonesia e l’area meridionale).
Nell’Asia sud-orientale (Indocina) si formano movimenti che seguono l’esperienza del comunismo cinese e che dalla Cina ricevono aiuti.
La Partition dell'India
• La Partition dell’India: l’India vuole ottenere la sua indipendenza dalla Gran Bretagna; i Laburisti sono convinti di poter lasciarla indipendente.
Il governo laburista convoca le elezioni per un’Assemblea Costituente indiana, che dovrebbe redire una costituzione per un’India indipendente (1946).
Tuttavia le elezioni non danno il risultato sperato dal governo britannico, poiché vi è una netta rottura tra il Partito Nazionale del Congresso di Gandhi e la Lega Mussulmana, guidata da Mohammed Ali Jinnah.
Jinnah voleva costituire due entità politiche separate, una per i musulmani e una per gli indù, poiché egli ritiene che i due popoli siano due nazioni distinte.
La mancanza di intese tra i leader indù e musulmani costringe il governo britannico procede ad una divisione (‘Partition’) del territorio indiano, con la formazione di uno Stato a maggioranza indù, l’Unione Indiana, e di uno a maggioranza musulmana, il Pakistan.
Il 14 agosto 1947 Mountbatten annuncia l’indipendenza del Pakistan; il 15 agosto quella dell’India.
Tragedia della Partition
La Partition però si trasforma in un’immensa tragedia.
Tra i due nuovi Stati scoppiano subito contestazioni lungo i confini, soprattutto nel Kashmir, dove avvengono anche degli scontri armati tra gli eserciti.
Il Kashmir era stato annesso all’India poiché il suo principe (maharajah) era indù, mentre i suoi abitanti sono di maggioranza musulmana.
Al tempo stesso vi è un enorme esodo: gli indù e i sikh decidono di spostarsi in India, mentre i musulmani in Pakistan; l’esodo coinvolge 17 milioni di persone.
Lo spostamento delle popolazioni è accompagnato da terribili disagi e da gravissime violenze interreligiose.
I morti sono circa 250.000.
Primi passi dell'India indipendente
I Primi Passi dell’India Indipendente: Gandhi si dichiara favorevole ad una divisione delle risorse patrimoniali lasciate dagli inglesi e ora a disposizione del governo dell’Unione Indiana col Pakistan.
È un gesto molto generoso, ma non tutti in India lo capiscono e lo apprezzano.
E infatti proprio per quel gesto di distensione Gandhi perde la vita, assassinato il 30 gennaio del 1948 da un estremista indù.
L’Assemblea Costituente eletta nel 1946 continua i suoi lavori fino alla redazione di una Costituzione che crea uno Stato indiano laico e democratico.
Divisioni interne del Pakistan
• Il Pakistan: il nuovo Stato pakistano è diviso in due territori distinti, Pakistan orientale e occidentale; vi sono differenti gruppi etno-linguistici diversi, il cui unico elemento comune è la religione islamica.
Lo stato viene edificato appunto sull’islam.
Da un lato le autorità religiose islamiche vogliono uno Stato interamente modellato sui principi della Sharia (codice etico islamico); dall’altro la Lega Musulmana, appoggiata dall’esercito, vuole la formazione di uno Stato laico.
Domande da interrogazione
- Quali fattori hanno contribuito all'inizio della decolonizzazione nel secondo dopoguerra?
- Come si è sviluppato il movimento nazionalista in India?
- Cosa ha portato alla Partition dell'India e quali sono state le sue conseguenze immediate?
- Qual è stato il ruolo di Gandhi nei primi passi dell'India indipendente?
- Quali sfide ha affrontato il nuovo Stato del Pakistan dopo l'indipendenza?
I paesi asiatici e meridionali hanno approfittato dell'indebolimento politico e militare delle potenze coloniali come il Regno Unito, la Francia e l'Olanda, causato dalla seconda guerra mondiale, per conquistare l'indipendenza.
In India, il movimento nazionalista ha combinato il discorso patriottico europeo con l'identità religiosa e culturale locale, portando a una divisione tra il Partito Nazionale del Congresso di Gandhi e la Lega Mussulmana di Jinnah.
La mancanza di intese tra i leader indù e musulmani ha portato alla Partition, creando l'Unione Indiana e il Pakistan. Le conseguenze immediate furono contestazioni lungo i confini, scontri armati nel Kashmir e un esodo di 17 milioni di persone accompagnato da violenze interreligiose.
Gandhi ha sostenuto la divisione delle risorse patrimoniali tra India e Pakistan, un gesto di distensione che non è stato compreso da tutti e che ha portato al suo assassinio da parte di un estremista indù.
Il Pakistan, diviso in due territori distinti, ha affrontato tensioni tra le autorità religiose islamiche che volevano uno Stato basato sulla Sharia e la Lega Musulmana, sostenuta dall'esercito, che voleva uno Stato laico.