Concetti Chiave
- L'Imperialismo fu una corsa alla colonizzazione per estendere i confini nazionali, spartendo un quarto del mondo tra pochi Stati tra il 1870 e il 1914.
- La Germania, sotto Bismarck, era il centro dell'equilibrio europeo, ma tensioni come il revanscismo francese e le dispute nei Balcani aumentarono la pressione politica.
- La competizione coloniale esacerbò le tensioni tra le potenze europee, portando a conflitti e rivalità.
- La grande depressione spinse gli Stati verso il protezionismo e una politica imperialista per sostenere l'economia nazionale.
- L'Imperialismo era giustificato da ideologie nazionaliste e razziste, promuovendo il mito della missione civilizzatrice europea.
Indice
L'imperialismo e la corsa alla colonizzazione
L' Imperialismo fu una corsa alla colonizzazione guidata dai governi in competizione tra loro, che ebbe come obiettivo l'estensione dei confini nazionali. Tra il 1870 e il 1914 un quarto del mondo venne spartito tra pochi Stati.
La Germania e l'equilibrio europeo
La Germania era diventata il punto di equilibrio dei rapporti di forza in Europa.
Bismarck aveva garantito la pace con una politica di equilibrio, ma la tensione salì a causa:
- del revanscismo (significato: Atteggiamento collettivo di rivincita, Specifico da parte di un paese sconfitto in guerra, improntato a uno spirito di rivalsa o di vendetta) francese;
- delle tensioni nei Balcani;
- della competizione coloniale.
Politiche economiche e motivazioni ideologiche
Con la grande depressione (1873-96) gli Stati presero a sostenere l'economia nazionale con il protezionismo, le commesse statali e la politica imperialista. Quest' ultima:
- garantì nuovi sbocchi commerciali e materie prime a basso costo;
- fu sorretta da motivazioni ideologiche, fondate sul nazionalismo, sul razzismo e sul mito della missione civilizzatrice degli Europei: il "fardello dell'uomo bianco" (Kipling).